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Francesco Iannuzzelli

Tutte le informazioni presenti su questo sito sono di origine pubblica e ne e' incoraggiata la diffusione. In nessun caso sono state violate norme di sicurezza o segreti militari.
  Documenti - oscar report

Oscar report n. 18
Armi leggere: la concorrenza abbassa i prezzi?

Sarebbero 500 milioni le "piccole armi" in circolazione nel mondo secondo l’Onu. Il mercato è in crescita, in quantità più che in valore.

Il più recente rapporto del panel internazionale di esperti delle Nazioni Unite sul problema delle "piccole armi" ha stimato che vi siano oltre 500 milioni di armi leggere in circolazione nel mondo. Negli anni ’90 molte delle vittime, spesso civili, dei conflitti in corso sono state uccise da "piccole armi" come fucili automatici, mitragliette, granate, mine. Questo tipo di strumenti bellici sarebbe ampiamente disponibile e in larga misura fuori controllo. L’allarme è tale che l’Assemblea Generale dell’Onu ha deciso di arrivare ad una Conferenza internazionale sul mercato illegale delle armi leggere entro il 2001 e il Consiglio di Sicurezza ha affrontato il problema nella riunione del 24 settembre 1999. Il Segretario Generale dell’Onu Kofi Annan ha sottolineato come l’impegno contro le piccole armi è "una delle sfide chiave per prevenire i conflitti nel prossimo secolo". Annan ha aderito alle indicazioni dei movimenti non governativi, in particolare dell’International Action Network on Small Arms (IANSA), per un bando della commercializzazione delle armi portatili nelle regioni dove esse possono essere usare per fomentare conflitti armati.

Ma quanto è ampio e quali sono le tendenze del mercato delle armi leggere? I dati in questo campo sono precari, ma un indicatore indiretto può essere ottenuto attraverso le statistiche dell’export/import al capitolo doganale "arms and ammunitions" (voce 891 della classificazione SITC e capitolo 93 della HS). In questo capitolo infatti i dati dichiarati sono quelli relativi a mezzi blindati, artiglieria (pesante e leggera), fucili, pistole, munizionamento di ogni genere, comprese le armi cosiddette "non militari". Ma è frequente una sottostima delle informazioni riguardanti i sistemi d’arma maggiori. Ovviamente, invece, non vi possono essere comprese le cifre del commercio clandestino.

Le esportazioni di armi leggere

SITC 891/HS 93: armi e munizioni
Valori in milioni di dollari

Paesi esportatori

1994

1995

1996

1997

1998

Stati Uniti

3.884,0

4.271,0

4.826,7

3.540,2

3.104,8

Gran Bretagna

686,3

1.182,0

1.260,3

1.319,7

2.109,2

Italia

307,4

292,6

332,1

315,4

296,1

Cina

36,6

26,3

22,7

20,4

288,7

Olanda

158,3

176,6

321,5

170,6

214,3

Germania

247,0

272,1

251,1

205,3

204,2

Francia

119,4

148,0

150,6

148,7

203,4

Canada

316,1

372,2

272,9

173,7

141,5

Svizzera

116,2

67,7

120,0

130,4

106,9

Giappone

134,7

90,3

75,2

58,4

80,1

Norvegia

62,1

61,3

103,9

54,6

77,9

Repubblica Ceca

12,8

9,1

75,1

66,2

77,4

Spagna

98,0

104,3

81,1

74,7

74,2

Corea del Sud

67,8

45,2

43,0

65,3

72,4

Brasile

95,5

76,4

71,2

60,3

57,3

Belgio

42,6

48,0

43,4

44,1

50,3

Portogallo

39,4

52,8

49,8

29,1

34,3

Svezia

134,6

25,3

26,3

20,2

33,3

Slovacchia

60,2

63,4

61,2

27,8

30,0

Austria

145,3

32,5

119,5

28,5

28,6

Russia

18,1

26,9

Finlandia

23,0

42,1

26,9

21,5

Polonia

49,9

48,5

25,9

20,2

Thailandia

1,8

6,5

1,5

19,4

Turchia

8,9

12,5

19,0

27,7

17,7

Totale (compresi altri)

6.935,4

7.688,0

8.551,9

6.722,9

7.372,0


Nota: la casella vuota indica dato non disponibile

Fonte: Comtrade, database della United Nations Statistics Division.

Le importazioni di armi leggere

SITC 891/HS 93: armi e munizioni
Valori in milioni di dollari

Paesi importatori

1994

1995

1996

1997

1998

Stati Uniti

844,4

722,8

687,6

688,6

745,4

Gran Bretagna

330,4

536,2

505,6

463,0

547,3

Corea del Sud

329,2

206,2

234,5

363,2

447,2

Arabia Saudita

372,9

391,5

344,3

Canada

316,3

349,5

425,1

291,6

285,6

Turchia

97,0

95,5

63,5

207,6

269,7

Norvegia

198,0

191,6

178,9

164,0

211,7

Finlandia

178,2

61,7

143,2

178,8

Giappone

415,7

346,8

251,1

201,6

177,8

Svizzera

171,6

153,7

115,9

121,4

140,9

Germania

157,1

167,5

177,9

143,8

139,7

Australia

125,3

186,0

161,7

126,9

Indonesia

45,6

50,9

64,9

79,6

119,1

Thailandia

48,4

111,1

172,4

106,9

Olanda

209,4

127,8

226,5

317,1

105,2

Francia

103,7

110,5

99,9

85,9

86,7

Colombia

41,4

52,7

41,8

67,5

Italia

46,1

62,6

91,7

59,7

59,2

Spagna

74,6

127,8

45,5

46,3

49,5

Portogallo

36,3

49,3

45,8

30,5

47,4

Austria

218,9

29,0

93,1

31,2

36,0

Cipro

139,3

125,3

229,1

192,9

34,2

Belgio

42,6

28,7

33,1

31,4

33,7

Svezia

154,9

37,8

28,3

26,4

30,3

Bahrein

62,4

8,0

26,7

Totale (compresi altri)

5.125,1

4.631,8

4.957,9

4.393,1

3.803,8


Nota: la casella vuota indica dato non disponibile

Fonte: Comtrade, database della United Nations Statistics Division.

Nei dati tratti dalle statistiche internazionali del commercio con l’estero si nota, in primo luogo, che i valori globali delle esportazioni sono sistematicamente superiori a quelli delle importazioni, fino ad un valore quasi doppio nel ’98. Pur tenendo conto dei ritardi nella trasmissione dei dati dal singolo paese all’organismo di raccolta - in questo caso la Divisione statistica dell’Onu - non v’è dubbio che una parte delle transazioni viene nascosta, almeno da parte dei paesi acquirenti.

Il trend mostrato dai dati (prendiamo in considerazione l’export, più completo) è nettamente crescente, +10/11% l’anno, con l’eccezione del 1997, dove si segnala un brusco ridimensionamento. Il valore ’98, 7,4 miliardi di dollari circa, è un ritorno ai livelli della prima metà degli anni ’90, dopo un picco di oltre 8 miliardi e mezzo di dollari nel 1996. Ma il trend in valore non necessariamente corrisponde al trend in quantità. Secondo una fonte russa, ad esempio, il valore complessivo dei contratti di vendita 1999-2000 di tutti i tipi di AKM - il celebre "fucile d’assalto" sovietico concepito cinquant’anni fa da Mikhail Kalashnikov - sarebbe di "diverse dozzine di milioni di dollari", tra i quali 4 milioni di dollari per una maxicommessa da parte di un "paese del Nord Africa". Ma i kalashnikov, anche nuovi, sono in testa alle vendite perché costano sempre meno: "Sicuramente un SIG SG-550 [fucile d’assalto di produzione svizzera n.d.r.] è migliore di un AKM, ma quando il secondo viene offerto a 50 dollari al pezzo la competizione si può considerare conclusa" dichiara un consulente di un importante produttore europeo di armi portatili.

D’altra parte molti produttori occidentali cercano di soddisfare la domanda di segmenti più specializzati di mercato, per i quali le prestazioni del kalashnikov non sono sufficienti. "Esistono utilizzatori, come ad esempio Forze Speciali ed organizzazioni governative di vario tipo, che richiedono equipaggiamenti speciali adatti alle loro specifiche necessità". Tra questi clienti vi sono gli stessi Stati Uniti, e inoltre, come si può vedere dalla tabella degli importatori, paesi come la Corea del Sud, la Turchia, l’Indonesia, la Thailandia, la Colombia. Gli Stati Uniti, peraltro, dominano il mercato delle armi leggere come esportatori: più della metà del totale in tutti gli anni considerati, salvo il ’98 (ma nel caso degli Usa in questi dati sono compresi certamente alcuni mezzi e armi terrestri pesanti). Tra i principali venditori troviamo la Gran Bretagna, l’Italia, la Cina, seguiti da Olanda, Germania, Francia. Tra i nuovi esportatori si segnalano la Corea del Sud (in crescita) e il Brasile (in calo). La Repubblica Ceca negli anni ha recuperato posizioni, mentre la Russia appare con cifre relativamente contenute, sia per la forte quota di export in "grigio" e in "nero", sia per i "saldi competitivi" sui kalashnikov.

 

Piccole armi: e l’Italia si ritrovò al top

Le preoccupazioni costantemente espresse dalle Relazioni governative sull’export italiano di armi a proposito della perdita di posizioni dell’Italia nel mercato mondiale non hanno molta ragione di essere nel campo delle armi leggere: le vendite italiane sono al terzo posto nella classifica ’98 (vedi tabella), e comunque ai primi posti anche calcolando una sottovalutazione delle esportazioni russe, e forse cinesi. Il cliente principale sono gli Stati Uniti, ma tra i primi destinatari sono numerosi quelli per i quali c’è da dubitare che si tratti di vendite di armi da caccia o sportive: Turchia, Algeria, Brasile, Filippine, Libano, Congo...

Le esportazioni italiane di armi leggere

SITC 891/HS 93: armi e munizioni
Valori in milioni di dollari

Paesi importatori

1994

1995

1996

1997

1998 (gen-giu)

Stati Uniti

74,8

84,0

86,9

79,1

46,6

Turchia

10,1

20,0

23,5

17,2

4,4

Malaysia

0,7

14,4

0,8

11,0

0,2

Australia

1,6

1,8

6,2

6,7

0,8

Giappone

5,1

4,9

7,1

6,7

3,4

Algeria

4,7

4,4

1,7

5,0

0,2

Israele

4,0

4,5

3,8

3,7

0,7

Messico

1,1

...

2,8

3,6

...

Brasile

0,1

0,2

0,2

3,1

0,3

Argentina

3,3

2,2

1,8

2,3

1,5

Filippine

0,1

0,3

1,4

2,2

0,3

Libano

0,8

1,7

2,2

2,0

0,5

Svizzera

3,7

2,4

2,4

2,0

1,4

Norvegia

1,2

1,7

2,9

1,9

1,2

Thailandia

0,6

2,0

5,0

1,8

0,4

Russia

0,5

0,5

1,1

1,7

0,6

Venezuela

0,4

0,7

0,5

1,5

0,6

Cipro

1,1

1,9

2,8

1,4

0,3

Corea del Sud

1,7

0,5

1,4

1,4

0,1

Perù

3,7

3,7

3,3

1,3

2,1

Cile

0,3

0,7

0,9

1,1

0,3

Kuwait

0,6

1,3

1,4

1,1

0,4

Repubblica Ceca

1,1

2,1

1,5

1,1

0,4

Congo (Brazzaville)

1,3

1,7

2,2

1,0

0,8

Marocco

1,9

1,8

2,0

1,0

0,8

Nuova Zelanda

0,7

0,9

0,9

1,0

0,2

Slovenia

1,2

1,2

1,3

0,9

0,4

India

0,2

...

0,8

0,8

...

Bulgaria

0,5

0,5

0,6

0,7

0,5

Colombia

0,8

0,3

1,3

0,7

0,5


... = inferiore a 0,1 milioni di dollari

Fonte: Comext, database di Eurostat

Nota: i totali annui Comext, qui non riportati, sono inferiori a quelli Comtrade perché comprendono solo le destinazioni dichiarate, e in alcune sottovoci della SITC 891/HS 93 le destinazioni sono "riservate". I dati per paese destinatario sono disponibili fino alla metà del ’98.

 

Il caso Beretta

Secondo le prime anticipazioni, il fatturato 1999 della Beretta Holding, il principale gruppo industriale italiano produttore di fucili, pistole e "piccole armi", è pari a circa 430 miliardi di lire, di poco superiore ai 420 miliardi del ’98. L’azienda dichiara di ricavare dal settore militare il 30% circa del suo fatturato, cioè tra i 120 e i 130 miliardi di lire. D’altra parte si stima che le imprese italiane produttrici di armi leggere realizzino all’estero l’80% delle vendite. Un calcolo prudenziale indicherebbe per la Beretta un fatturato militare export pari a 30-40 miliardi di lire. Ma le operazioni di esportazione autorizzate ai sensi della Legge 185/90 sono state pari, nel ’98, a poco più di 1 miliardo di lire in termini di consegne; a meno di un miliardo di nuove autorizzazioni; a meno di 2 miliardi in termini di operazioni bancarie. In ogni caso vi è una netta sproporzione tra fatturato militare export e vendite all’estero controllate dalla Legge, una sproporzione indicativa dell’ampia zona grigia in cui si esportano armi portatili adatte all’uso militare facendole passare per "armi civili".

Inoltre il fatturato estero del gruppo Beretta comprende un’ampia quota di produzione fatta direttamente in paesi esteri, e costituisce il frutto di una vasta rete distributiva e commerciale presente in 120 paesi.

Gruppo Beretta: la rete di vendita nell’Est e nel Sud del mondo

Paese

Società

Località

Argentina

Modestini y cia srl

Rosario Santa Fè

Bulgaria

Bereta Trading

Sofia

Cile

Tec Harseim ltda

Santiago

Cina

Beijing Anhua The App. Shop

Pekino

Cina

Hong Kong Sporting Arms

Hong Kong

Cipro

Beretta Hellas srl

Atene

Colombia

Anglo Latina ltda

Santafè de Bogota

Corea del Sud

Shinn-a International inc.

Seoul

Costa d’Avorio

Eximco

Abidijan

Egitto

MF International Fathallah of Egypt

Alexandria

Filippine

PB Dioniso & co. inc.

Quezon City

Giordania

Tiger Stores

Amman

Guatemala

Safari Shooting sa

Guatemala

Israele

LHB ltd

Tel Aviv

Israele

Michlin & co. ltd

Haifa

Kuwait

Rammai for Hunting

Kuwait

Libano

Brescia LE Middle East

Beirut

Malaysia

Kajang Arms Son. bdh

Kajang

Malaysia

Malayan Arms co. ltd no.

Kuala Lumpur

Marocco

ETS AM Falcoz

Casablanca

Pakistan

Para Company

Lahore

Pakistan

Para-Fair International ltd

Londra

Paraguay

Perfecta sami

Asuncion

Polonia

Kaliber

Varsavia

Repubblica Ceca

CEF ltd

Praga

Romania

Veperom srl

Bucarest

Russia

VIT ltd

Mosca

Singapore

Chey Whatt Seng

Singapore

Singapore

Hock Ann Sports pte ltd

Singapore

Sudafrica

AADSA

Midrand

Taiwan

Jen Shuenn Enterprise co.

Kaohsiung

Thailandia

Thai European Arms

Bangkok

Tunisia

ETS Robbana

Tunisi

Turchia

Sarsilmaz Av Ve Spor as

Istanbul

Ungheria

Szent Hubertus kft

Kaposvar

Venezuela

Maximo Olivieri ca

Caracas


Fonte: sito internet della Beretta www.beretta.it