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Legislazione
17 gennaio 2001 Moratoria sull'impiego di munizioni all'uranio impoverito Risoluzione comune sulle conseguenze dell'impiego di munizioni all'uranio impoverito
In applicazione del principio di precauzione, il Parlamento ha approvato con 394 voti favorevoli, 60 contrari e 106 astenuti una risoluzione comune nella quale si chiede agli Stati membri che fanno parte della NATO di proporre una moratoria sull'uso delle armi all'uranio impoverito. L'Assemblea sollecita inoltre l'Alleanza a prendere in considerazione altri tipi di munizioni finchè non saranno noti i risultati degli studi sull'uranio impoverito. Al momento non vi sono prove scientifiche sull'esistenza di un nesso tra l'utilizzo di questa sostanza e l'insorgenza di leucemia e di altre forme di cancro tra i soldati che hanno partecipato alle operazioni militari in Bosnia nel 1995 e in Kosovo nel 1999. Nel caso fosse confermato il rapporto causa-effetto, vi sarebbero gravi preoccupazioni anche per le popolazioni civili delle zone interessate. L'Assemblea chiede quindi che vengano valutati gli eventuali effetti a lungo termine sui siti bombardati e sulla popolazione civile, considerando tali priorità nei programmi di aiuto e di ricostruzione destinati ai Balcani. Il Parlamento ha anche chiesto al Consiglio e agli Stati membri di promuovere un dibattito chiaro e trasparente nel quadro delle iniziative legate alla messa in atto della nuova politica di sicurezza e difesa dell'Unione e di valutare tutte le misure che potrebbero rivelarsi necessarie per proteggere la salute pubblica e l'ambiente. L'Assemblea ha infine invitato il Consiglio e la Commissione a garantire un adeguato coordinamento dei risultati delle varie inchieste in corso e ha sollecitato la Presidenza del Consiglio e l'Alto rappresentante per la PESC a fornire informazioni regolari in merito alla 'sindrome dei Balcani'.
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