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Legislazione
Risoluzione 1373 (2001) Il Consiglio di Sicurezza, riaffermando inoltre la sua inequivocabile condanna degli attacchi terroristici che hanno avuto luogo a New York, Washington, D.C. e in Pennsylvania l'11 settembre 2001, ed esprimendo la sua determinazione a prevenire tutti gli atti di quel tipo, riaffermando inoltre che tali atti, come qualsiasi atto di terrorismo internazionale, costituiscono una minaccia alla pace e alla sicurezza internazionali, riaffermando il diritto intrinseco all'autodifesa individuale o collettiva come riconosciuto dalla Carta delle Nazioni Unite e ripetuto nella risoluzione 1368 (2001), riaffermando la necessità di combattere con tutti i mezzi, in accordo con la Carta delle Nazioni Unite, le minacce alla pace e alla sicurezza internazionali causate da atti terroristici, profondamente preoccupato dall'aumento, in diverse regioni del mondo, di atti di terrorismo motivati da intolleranza o estremismo, fa appello agli Stati affinché lavorino urgentemente insieme per evitare e sopprimere gli atti terroristici, anche attraverso una maggiore cooperazione e attraverso la piena implementazione delle rilevanti convenzioni internazionali relative al terrorismo, riconoscendo la necessità che gli Stati integrino la cooperazione internazionale prendendo misure supplementari per prevenire e reprimere, nei loro territori con tutti i mezzi legali disponibili, il finanziamento e la preparazione di qualsiasi atto di terrorismo, riaffermando il principio stabilito dall'Assemblea Generale nella sua dichiarazione dell'ottobre 1970 (risoluzione 2625 (XXV)) e ripetuto dal Consiglio di Sicurezza nella risoluzione 1189 (1998) del 13 agosto 1998, ovvero che ciascuno Stato ha il dovere di astenersi dall'organizzare, istigare, assistere o partecipare ad atti terroristici in un altro Stato o di tacere sulle attività organizzate all'interno del suo territorio finalizzate alla perpetrazione di tali atti, agendo in base al Capitolo VII della Carta delle Nazioni Unite, 1. decide che tutti gli Stati dovranno: 2. decide inoltre che tutti gli Stati dovranno: 3. fa appello a tutti gli Stati affinché: 4. nota con preoccupazione lo stretto rapporto tra terrorismo internazionale e criminalità organizzata transnazionale, stupefacenti illeciti, riciclaggio di denaro, traffico illegale di armi e movimento illegale di materiali nucleari, chimici, biologici e altri materiali potenzialmente mortali, e a questo proposito sottolinea la necessità di aumentare il coordinamento degli sforzi a livello nazionale, subregionale, regionale e internazionale per rafforzare la risposta globale a questa grave minaccia alla sicurezza internazionale; 5. dichiara che gli atti, i metodi e le pratiche del terrorismo sono contrari agli scopi e ai principi delle Nazioni Unite e che il finanziamento, la pianificazione e l'incitamento consapevoli di atti terroristici sono anch'essi contrari agli scopi e ai principi delle Nazioni Unite; 6. decide di istituire, in accordo con la norma 28 delle norme provvisorie di procedimento, un Comitato del Consiglio di Sicurezza, comprendente tutti i membri del Consiglio, per monitorare l'implementazione di questa risoluzione, con l'assistenza di conoscenze appropriate, e fa appello a tutti gli Stati affinché riferiscano al Comitato, non oltre 90 giorni dalla data di adozione di questa risoluzione e in seguito secondo una tabella delle scadenze che verrà proposta dal Comitato, sulle misure intraprese per implementare questa risoluzione; 7. ordina al Comitato di delineare i propri compiti, presentare un programma di lavoro entro 30 giorni dall'adozione di questa risoluzione e di definire l'aiuto di cui necessita, di concerto con il Segretario Generale; 8. esprime la propria determinazione a prendere tutte le misure necessarie per assicurare la piena implementazione di questa risoluzione, in accordo con le sue responsabilità secondo la Carta; 9. decide di continuare ad occuparsi della questione
Nota: la presente traduzione è stata svolta autonomamente dall'Associazione
PeaceLink sulla base del
testo inglese disponibile su Internet e deve pertanto considerarsi ufficiosa.
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