Scrivi a PeaceLink |
Homepage | Chi siamo | Come contattarci | Mappa del sito | Come navigare nel sito | Aiuta PeaceLink |
Editoriale | News | Database | Dossier | Libri | Appelli | Appuntamenti |
Mailing-list Rischio nucleare Uranio impoverito Spese militari Eserciti e basi Armamenti Legislazione Documenti Contattaci Sezione gestita da Francesco Iannuzzelli Tutte le informazioni presenti su questo sito sono di origine pubblica e ne e' incoraggiata la diffusione. In nessun caso sono state violate norme di sicurezza o segreti militari. |
Rischio nucleare
Ancora 31.535 bombe atomiche sparse nel mondo Secondo un recente studio del Natural Resources Defense Council ci sono ancora 31.535 bombe atomiche sparse nel mondo, e il numero e' da ritenersi sicuramente sottostimato in quanto considera solo gli stati che hanno ammesso ufficialmente di possedere armi nucleari, cioe' USA (10.500 bombe), Russia (20.000), Gran Bretagna (185), Francia (450), China (400). Mancano i dati relativi a Israele, India e Pakistan, che non hanno ammesso di essere in possesso di bombe atomiche (India e Pakistan pero' hanno gia' effettuato 5 test nucleari). Il Sud Africa ne costrui' 4 o 5 ma poi le distrusse insieme ai progetti, rinunciandone alla costruzione (almeno cosi' disse De Klerk nel 1993). Dove sono dislocate realmente queste testate nucleari?
Dal 1951 gli Stati Uniti hanno sparso le loro bombe un po' dappertutto, raggiungendo il massimo nel 1970 con 7.000 ordigni nucleari in Europa e 2.000 nel Pacifico. Oggi, dopo i trattati internazionali che hanno posto fine alla proliferazione nucleare, rimangono ancora parecchie atomiche in giro. In Europa sono dislocate nelle varie basi americane circa 150 bombe atomiche (45 in Germania, 30 in Gran Bretagna e Italia, 15 in Turchia, 10 Belgio, Olanda e Grecia). Le 30 atomiche italiane, tutte del tipo B61 (200 volte piu' potenti rispetto a quelle di Hiroshima e Nagasaki), sono divise tra le basi di Aviano (circa 20 bombe) e Ghedi Torre. Ancor piu' preoccupante e' lo scenario riguardante il plutonio, ovvero l'elemento fondamentale per l'innesco della reazione nucleare degli ordigni atomici. Se lo schema di costruzione di una bomba atomica oggi e' alla portata di tutti, nel senso che e' ormai stato reso pubblico e chiunque puo' trovarlo, anche in rete (ad es sul sito della Federation of American Scientists), l'aspetto principale e' la quantita' di plutonio (circa 3 Kg) necessaria. Il plutonio deriva dal combustibile utilizzato per la fissione nei reattori nucleari, ma quello ad uso militare richiede una successiva separazione. Nel mondo ci sono circa 400 reattori nucleari divisi in 20 paesi, e potenzialmente tutti questi possono avere il combustibile necessario per la costruzione di una bomba atomica. Attualmente risulta che solo gli stati in possesso della bomba atomica hanno un programma di produzione di plutonio ad uso militare, ma altri (come Giappone, Corea, Germania) conservano plutonio separato. Una recente foto satellitare ha mostrato come la Corea abbia probabilmente avviato un programma di costruzione della bomba atomica e di missili balistici.
|