Cari amici di peacelink.it sono il fratello di un militare che ha fatto sia la campagna in Bosnia e sia quella in Kossovo. Per la prima missione, considerato il luogo dove è stato ( nella periferia di Sarajevo) sembra non esserci problemi. Per quanto riguarda, invece, la seconda missione, controllando sulle cartine da voi pubblicate, il problema c'è ed e pure serio . Dal comando militare di appartenenza, continuano a pervenirci messaggi di rassicurazione ma, a dire il vero la cosa non ci convince; come pure, non ci convincono gli screening garantiti dal Ministero della Difesa che dovrebbero rimuovere ogni forma di paura o di dubbio. Quali sono le indagini cliniche da effetture per avere la certezza che l'organismo non sia stato contaminato dalle polveri di uranio arricchito? Quali sono i centri in Italia o all'estero che effettuano tali analisi? Insomma, cè un modo per venire a capo di questo problema che ci tormenta ormai da mesi? Il mio è un appello disperato che solo voi, con la vostra attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica, potete accogliere. Vi prego, datemi una risposta.