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Uranio impoverito
Carloforte: Manifesti anti esercito, identificato un impiegato
Dopo aver affisso cinque manifesti non proprio amichevoli nei confronti delle forze armate e aver pagato anche la regolare tassa comunale, Antonello Repetto - dipendente Aias quarantasettenne di Carloforte - si è visto recapitare dai carabinieri del paese l'avviso che sono in corso accertamenti sulla sua "azzardata" iniziativa. Alcune frasi del foglio che campeggiava sui muri del paese pare non siano piaciute a qualche cittadino rispettoso della divisa che avrebbe immediatamente segnalato il "misfatto" alle autorità. I manifesti fai da te, compilati completamente a mano libera con i pennarelli colorati, erano ironicamente intitolati "Forze armate pubblicità progresso" e riportavano una vignetta di Franco Putzolu (comparsa su L'Unione Sarda del 4 gennaio 2001). Il messaggio di boicottaggio era diretto ai giovani o a chi ha intenzione di arruolarsi. In sostanza si diceva: «Attenzione ragazzi, durante le missioni umanitarie si rischia di morire di radioattività», con ovvi riferimenti alla vicenda dell'uranio impoverito. Una citazione da Fabrizio de André terminava il quadretto antimilitarista: «Dove sono i generali che si fregiaron delle battaglie con cimiteri di croci sul petto?». Repetto, militante cattolico dell'associazione Pax Christi, non si scompone: «Non voglio insultare nessuno, tantomeno i militari. Credo piuttosto che i ragazzi che sono stati mandati in missione nei territori di guerra non siano adeguatamente tutelati, quindi invito alla prudenza prima di compiere determinate scelte». I carabinieri di Carloforte confermano che al momento hanno soltanto provveduto a identificare l'autore dei manifesti. Walter Falgio
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