APPELLO A TUTTI GLI  ITALIANI E' URGENTE LAGGIU' SI MUORE !!

 

Un'altro cittadino italiano vittima della "giustizia DEMOCRATICA argentina".

 

 

Pochi giorni fa si è parlato (poco purtroppo) dei militari argentini

giudicati in Italia per i desaparecidos italiani in Argentina.

 

Fra poco il governo italiano dovrà intraprendere una nuova causa : questa

volta contro il Democratico Presidente di centro sinistra  dell'Argentina

Fernando De la Rúa.

 

Forse nessuno sa che un nostro connazionale, Roberto Felicetti, ha bussato

nell'ambasciata italiana in Argentina ma nessuno gli ha aperto le porte.

 

Roberto Felicetti, cittadino italiano, è stato dichiarato colpevole dopo

un giudizio irregolare, senza diritto alla difesa né ad un ulteriore

appello nel 1989, per un attacco alla Caserma de La Tablada di Buenos

Aires, Argentina.

 

I Prigionieri Politici de La Tablada, militanti del "Movimento Todos por la

Patria" (MTP), il 23 gennaio del 1989 assaltarono la caserma del 3°

Reggimento di Fanteria de La Tablada, nel tentativo disperato di frenare i

militari fascisti, meglio conosciuti come "carapintadas", che stavano

preparando l'ennesimo golpe militare contro il debole governo Alfonsín.

 

In un eroico quanto diseguale combattimento, un gruppo di civili si scontrò

contro 3600 effettivi della polizia e dell'esercito argentino.

L'esercito argentino ricorse all'utilizzo di mezzi blindati ed al

bombardamento della zona, con fosforo bianco (violando così la Convenzione

di Ginevra, sottoscritta dallo stesso governo argentino). 28 furono i

civili massacrati, 3 coloro che vennero fatti scomparire ed 11 gli uomini

dell'esercito morti (la maggiorparte dei quali in conseguenza dei

bombardamenti ordinati dai generali argentini).

 

Dopo 11 anni, ancora non si è fatta giustizia.

 

 

Roberto Felicetti; quarantasettenne, venti passati in carcere se si

computano otto durante la Dittatura Militare. Sposato con Dora Molina,

detenuta 8 anni per gli stessi fatti, oggi  in libertà condizionale. Ha tre

figli, di 16, 14, e 11 anni.

 

Da più di 84 giorni, insieme con altri dodici detenuti portano avanti uno

sciopero della fame ed il Presidente dell'Argentina ha deciso non dar

 ascolto al loro richiamo.

 

Il governo democratico di centro sinistra di Fernando De la Rúa ha assunto

la posizione che lo sciopero  dei detenuti de La Tablada è un atto

volontario e che, pertanto, la morte sarà esclusiva responsabilità loro.

 

Sbaglia il Presidente: Il Presidente Democratico di Centro-sinistra

argentino Fernando De La Rúa dovrà rispondere a tutto il popolo italiano

della violazione dei diritti nei confronti del nostro connazionale Roberto

Felicetti

 

Non è in gioco una questione di etica, ma una violazione della legalità

dello Stato di Diritto, la cui riparazione compete soltanto al governo

argentino, secondo sentenza della Commissione Interamericana dei Diritti

Umani (C.I.D.H.) dell'Organizzazione degli Stati Americani (O.E.A.), nel

1997, Amnesty International di Londra, 8 luglio, 2000 e la Commissione

Permanente del Congresso dell'Unione degli Stati Uniti Messicani, il 7

luglio, 2000.

 

La CIDH ha constatato nel suo documento N° 55/97 sull'attacco armato del

Movimiento Todos por la Patria (MTP) alla caserma militare de La Tablada,

della Provincia de Buenos Aires,  (gennaio 1989), che lo Stato Argentino

aveva violato la legge, commettendo esecuzioni extragiudiziali, torture e

maltrattamento, ha richiesto inoltre  un'inchiesta completa, imparziale e

indipendente sugli operati rispettivi, il diritto all'appello ed a

compensazione, da parte dei detenuti

 

E'oportuno a questo punto, rilevare che in quei giorni due persone: Carlos

Alberto Burgos e Ivan Ruiz che avevano fino a poco tempo fa un mandato di

cattura internazionale emesso dal giudice federale d'istruzione Gerardo

Larrambere, sono  DESPARECIDOS: Gennaio 1989;

 

GOVERNO DEMOCRATICO DI ALFONSIN. Più grave ancora: esistono registrazioni

di giornalisti di TV del momento in cui è stato detenuto Ivan Ruiz insieme

con José Díaz. I militari hanno dichiarato che sono fuggiti durante il

loro trasporto in ambulanza. Nel Tribunale di Morón esistono denuncie che

nel terreno de La Tablada si sono trovati resti umani duranti gli scavi per

la costruzione di un supermercato. Questo é solo un fatto...

 

 

Concretamente: il Governo Argentino non solo non vuole rispettare la legge

ma non vuole neanche fare un'inchiesta seria sull'evidenza: LA REPRESIONE

HA RIPETUTO LE PEGGIORE ATROCITA' DELLA DITATURA MILITARE (1976- 1983)

 

La Camera Nazionale di Cassazione Penale ha respinto una richiesta dei

Detenuti Politici di La Tablada, per considerare che in Argentina non ci

sono leggi che contemplano la seconda istanza giudiziaria per detenuti

come questi, che furono giudicati per una legge speciale chiamata di Difesa

della Democrazia.

 Anche i giudici affermano che le sollecitazioni, che per questo caso

specifico è stata formulata dalla Commissione Interamericana di Diritti

Umani de l'O.E.A. (tra cui quella per concedere il diritto d'appello), NON

SONO OBBLIGHI PER L'ARGENTINA.

 Cioè, la Giustizia Argentina considera di non dover rispondere  di fronte

a organismi sopranazionali, neanche a Trattati, come il Patto di San José

di Costa Rica, incluso, dal 1994 nella Costituzione Nazionale.

 

I detenuti, a 83 giorni dello sciopero della fame chiedono la revisione

delle condanne.

 

Hanno un unico cammino come alternativa alla morte sicura per denutrizione:

la decisione politica del Presidente Fernando De la Rúa di concedere

l'indulto, commutargli la pena oppure promulgare un Decreto Legge (Decreto

di Necessità e Urgenza) che gli permetta di appellare le loro sentenze.

 

Gli italiani soltanto chiediamo al governo democratico di centro sinistra

argentino Fernando De la Rúa di rispettare i Patti Internazionali di

Diritti Umani e la Costituzione Nazionale per non prolungare la situazione

di sofferenza ingiusta che vivono i detenuti de La Tablada.

 

Embajada Argentina en Italia

Doctora Elsa Diana Rosa Kelly

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