Da: "Nello Margiotta" A: Oggetto: BOLIVIA: OPPOSIZIONE ACCUSA TELEVISIONE PUBBLICA DI CENSURA Data: sabato 7 settembre 2002 0.37 fonte www.misna.org Una polemica sorta attorno alle accuse di censura da parte della televisione di Stato ha relegato in questi giorni in secondo piano il dibattito sulle riforme costituzionali avviato per volere della maggioranza in seno al Congresso di La Paz. Un gruppo di deputati del Movimento al socialismo (Mas) - schieramento che fa capo all'ex candidato presidenziale e leader dei 'cocaleros' (produttori di coca) del Chapare, Evo Morales Ayma - ha accusato l'esecutivo di aver silenziato il partito nel corso di una trasmissione dedicata al dibattito sulla revisione della Carta nazionale. Il governo ha replicato attraverso il capo di gabinetto, Carlos Sanchez, il quale ha negato ogni responsabilità, sostenendo che "probabilmente si è trattato di un errore". Sanchez ha peraltro annunciato sanzioni contro i responsabili, nel caso in cui venga provata l'effettiva discriminazione di un parlamentare. Ma le scuse non sono bastate al Mas che, assieme al Movimento indigeno Pachacuti e a Nuova forza repubblicana, ha sollecitato per la settimana prossima un pronunciamento della Camera dei deputati in merito. L' incidente, come è stato definito dalla stampa locale, ha tra l'altro messo in evidenza le difficoltà del governo a riunire i due terzi dei voti del Congresso necessari a condurre in porto le riforme costituzionali. Se per l' esecutivo del presidente Gonzalo Sanchez de Lozada si tratta di modifiche che apriranno le porte ad una maggiore partecipazione degli elettori alla vita politica boliviana, l'opposizione sostiene invece che è solo una manovra volta a consolidare il modello economico neoliberale che vige nel Paese andino ormai da 17 anni. ************************************************** Nello change the world before the world changes you because another world is possible