Da: "Nello Margiotta" A: Oggetto: Colombia:Preparatevi a quattro anni del modello Uribe Data: sabato 1 giugno 2002 23.46 Znet Latin American Watch 30 Maggio 2002 Cambiamento e continuità dopo le elezioni colombiane Justin Podur e Manuel Rozental "Un onorato Presidente, il Dott. Alvaro Uribe Velez, è stato eletto consapevolmente ed in maniera definitiva al primo turno, da e per una Patria che ambisce alla pace e che vuole crescere nella solidarietà". - Salvatore Mancuso, Comandante delle Forze di Autodifesa Unite della Colombia (AUC), 26 Maggio 2002. L'appoggio altisonante delle forze paramilitari colombiane avrebbe dovuto far temere il neo-presidente colombiano Alvaro Uribe Velez per la sua reputazione politica. Dati i precedenti sanguinari dei paramilitari, che hanno commesso numerosi omicidi proprio in quest'ultimo mese, ci si aspettava che Uribe dichiarasse che non vuole avere niente a che fare con leAUC, di non essere loro amico, e che il loro appoggio è un gesto vergognoso di cui li farà pentire portandoli di fronte alla giustizia e smantellando la loro organizzazione. L'appoggio altisonante delle forze paramilitari colombiane avrebbe dovuto far temere il neo-presidente colombiano Alvaro Uribe Velez per la sua reputazione politica. Dati i precedenti sanguinari dei paramilitari, che hanno commesso numerosi omicidi proprio in quest'ultimo mese, ci si aspettava che Uribe dichiarasse che non vuole avere niente a che fare con leAUC, di non essere loro amico, e che il loro appoggio è un gesto vergognoso di cui li farà pentire portandoli di fronte alla giustizia e smantellando la loro organizzazione. Nel suo discorso inaugurale, invece, il neo-presidente Alvaro Uribe Velez non ha detto niente di tutto questo. Oh, sono state pronunciate molte banalità sui diritti umani. C'è stato un momento commovente in cui Uribe Velez ha ricordato sua madre in paradiso e suo padre, ucciso dalle FARC (sebbene non abbia ricordato tutti i padri e le madri il cui viaggio in paradiso è stato facilitato dalle AUC). C'è stato persino un momento in cui ha detto che bisogna smettere di assassinare i sindacalisti. Ma una rinuncia definitiva alle AUC? Nossignore. Questo è perché Uribe ed i paramilitari sono tutt'altro che nemici. I paramilitari fanno parte del "Modello Uribe" che i colombiani possono aspettarsi nei prossimi quattro anni. Il "modello Uribe" è in realtà solo una versione più aggressiva di quello che la Colombia ha sofferto fino ad ora, così come il terrorismo di Bush è solo una versione più aggressiva del terrorismo che gli Stati Uniti hanno imposto storicamente in tutto il mondo. Per la maggior parte il contesto non è cambiato, la situazione è soltanto notevolmente peggiorata. Questo significa che il lavoro del movimento per la pace e la giustizia in Colombia non è cambiato: ci aspetta soltanto una vita più travagliata. COSA NON È CAMBIATO Il piano per la ricolonizzazione delle Americhe, inclusa la Colombia, non è cambiato con l'elezione di Uribe. Il piano per la Colombia consiste ancora in uno "sviluppo accelerato": mega-progetti nelle campagne svuotate dai suoi abitanti, da dove vengono estratti petrolio, legno, acqua e prodotti agricoli ad alto rendimento; spiagge deserte in cui le comunità vengono sostituite dai grandi hotels; grandi città dove una forza lavoro disciplinata, disperata e senza alcun potere sgobba per un salario da fame, senza tutele o servizi. L'ostacolo principale a questa visione del mondo esiste ancora presso quelle organizzazioni e comunità che hanno le proprie idee circa il paese: un paese multietnico e multiculturale, che rispetti l'autonomia territoriale degli Afrocolombiani, degli indigeni e delle comunità contadine; un'economia di solidarietà che rispetti i diritti e la dignità dei lavoratori, ed il bisogno di un salario che consenta di vivere degnamente; una riforma agraria che garantisca la sicurezza alimentare ed una gestione ecologica e sensata delle immense risorse del paese. Affinché le élites possano realizzare i loro piani, devono distruggere queste visioni e speranze nella gente. La strategia per ottenere ciò è familiare per coloro che seguono la politica colombiana: guerre, e tante. La guerra alla droga per fumigare i contadini e cacciarli così dalle loro terre; la guerra sporca per uccidere sindacalisti, attivisti di pace, attivisti donne, e leader contadini; la guerra al terrorismo, per ottenere ancora maggiori aiuti dagli USA; la guerra economica, con i piani di aggiustamento strutturale del FMI, le privatizzazioni, che portano le persone alla disoccupazione ed alla disperazione; la guerra delle bugie, che rende le persone invisibili e presenta il quadro di un governo sotto pressione che deve affrontare la guerra ai narcotrafficanti ed alla guerriglia. Tutte queste guerre erano in corso prima delle elezioni di Uribe il 26 Maggio, e sono ancora in corso. COSA È CAMBIATO Ciò che ci si può aspettare sotto Uribe è un'intensificazione della strategia. Si possono indovinare i contorni del "modello Uribe" dalle sue attività precedenti fino al momento delle elezioni. Numerosi articoli su Znet (di Al Giordano, di Sean Donahue, e di Lazala/Ferrer) descrivono l' affascinante carriera di Uribe. È sufficiente qui menzionare solo alcuni punti: Creare disperazione e limitare il potere. Da parlamentare, Uribe si è fatto promotore della Legge 50, che smantella le leggi sul lavoro e le tutele dei diritti dei lavoratori; e della Legge 100, che ha privatizzato il sistema previdenziale così come Bush sognava di fare negli Stati Uniti. Questo è parte della famosa "corsa verso il fondo", ed una peculiarità della corsa verso il fondo è che, dal momento che la Colombia è in gara, tutti devono darsi da fare per raggiungerla - inclusi i lavoratori, dal Brasile fino al Nord America. Promuovere le forze paramilitari e la violenza: Quando era Governatore di Antoquia, tra il 1995 ed il 1997, Uribe si fece promotore di "CONVIVIR", un tentativo di legalizzare il paramilitarismo. In quegli anni, i sindacati vennero destabilizzati: nel 1996, ad Antioquia, vennero uccisi 198 sindacalisti, nel 1997 ne vennero uccisi 210. Alla fine del suo mandato, Uribe dichiarò Uraba, una regione caratterizzata un tempo da una grande mobilitazione sindacale dei lavoratori bananieri, "rappacificata". La "rappacificazione" era stata ottenuta uccidendo più di 3500 persone in tre anni. Nel 1999 Uribe dichiarò il suo supporto ai generali Rito Alejo e Fernando Milan, che erano stati sospesi dal servizio per i loro legami con i paramilitari. La campagna elettorale di Uribe era basata interamente sul "fallimento delle negoziazioni" tra Pastrana e le FARC. (Qui, in parentesi, vale la pena di menzionare che in realtà non ci sono mai state negoziazioni tra Pastrana e le FARC. Le parti facevano a gara nel commettere atrocità contro gente innocente nel corso dell'intero processo di "negoziazione", e mentre il governo ha sicuramente vinto la competizione, le FARC sono state un avversario duro da battere. Uribe può essere altrettanto grato alle FARC per la sua vittoria elettorale che a chiunque altro). Le sue promesse includono il pugno di ferro contro la guerriglia, un milione in pi di Colombiani armati, e interventi dall'esterno. Riconoscere i paramilitari come partners negoziali: L'ultima novità di Uribe è la proposta di portare i paramilitari al tavolo delle negoziazioni. Gli autori di questo articolo lo avevano già previsto e temuto da tanto tempo (vedi "The War Foretold" - "La Guerra Annunciata"). Il processo è il seguente: prima, si applica alla guerriglia la dottrina di Bush "niente negoziazioni con i terroristi", aggiungendo i paramilitari solo in un secondo momento alla lista dei terroristi. Successivamente, si ammette con riluttanza che le negoziazioni sono necessarie per la pace. Si applica poi il principio che le negoziazioni sono per loro natura selettive, così che i paramilitari sono "terroristi con cui bisogna negoziare", mentre la i guerriglieri sono "terroristi che bisogna elimiare". Otto Reich, che ha un curriculum notevole di suo (si veda l'articolo "Reich Reich" di Turnipseed, http://www.zmag.org/content/LatinAmerica/Turnipseedlam.cfm) è d'accordo con questo piano. Tra il portare i paramilitari al tavolo delle negoziazioni, ed il reiterare che oltre il 30% dei legislatori è adesso in qualche modo legato ai paramilitari, vale la pena di ricordare quanto Arundhati Roy ha detto dell'India: "Non ci saranno sempre stragi spettacolari di cui parlare. Il fascismo è anche la lenta, inesorabile infiltrazione di tutti gli strumenti del potere di Stato." Anche questo è parte del "modello Uribe". Essere amico dei narcotrafficanti: Mentre era sindaco di Medellin nel 1982, Uribe e suo padre vennero pubblicamente associati al Clan Ochoa del cartello di Medellin. Nel 1989 Uribe si oppose all'estradizione dei narcotrafficanti. Insomma, ciò che ci si può aspettare da Uribe è simile a quanto descritto finora - solo peggio. COSA FARE I movimenti sociali proveranno, sotto Uribe, a fare quello che hanno fatto finora: sopravvivere alle campagne di sterminio contro di loro. La cosa più importante che il movimento di solidarietà può fare è aiutarli in questo compito, continuando a fare, ancora di più, ciò che è stato fatto finora - portare alla luce le menzogne, lavorare contro l'ALCA; contro il complesso FMI/WB/WTO, contro l'intervento militare statunitense, andare in Colombia ad accompagnare la gente e a presenziare i processi, seguire la situazione e rispondere agli appelli per le campagne e per l'invio di lettere, organizzare ed andare alle dimostrazioni di massa, fare pressione per una risoluzione negoziale del conflitto armato. Nel lungo periodo, saranno i movimenti sociali nel Nord America a porre un freno al modello Uribe, dal momento che il modello Uribe non è una sua invenzione, ma una creazione delle élites nordamericane. Il compito nel breve periodo è fare in modo che ci sia un lungo periodo. In altre parole, fare avere ai movimenti colombiani le risorse, i testimoni, la protezione e la solidarietà di cui hanno bisogno per sopravvivere, mentre noi costruiamo i nostri movimenti qui. È importante ricordare che mentre Uribe ha ricevuto il 53% dei voti, con il secondo avversario al 31,7%, e la vera opposizione, quella di sinistra, di Lucho Garzon al 5,82%, il vero vincitore delle elezioni colombiane è stato l 'assenteismo. Uribe ha ottenuto 5,8 milioni di voti da un elettorato di 24,2 milioni di persone. Citando Luis Guillermo Perez Casas, non c'è stato un plebiscito a favore della guerra in Colombia, né per una soluzione militare al conflitto armato. Meno di 6 milioni di persone su 44 milioni di colombiani non possono rappresentare il volere del popolo." Quel popolo non può abbandonare la lotta, né possono farlo quelli che simpatizzano con loro. **************************************************************************** ******************************** Nello change the world before the world changes you because another world is possible www.peacelink.it/tematiche/latina/latina.htm