Quito, 30 Gennaio 2001
Nel rifiutare questo atteggiamento del capo del governo e del presidente
della Repubblica, denunciamo la loro incapacità di governare con
riferimento ai diritti umani ed alla Costituzione. Fare uso della
violenza della forza pubblica, delle pallottole, della repressione, delle
incarcerazioni per fermare la lotta contro la fame, la corruzione ed il
saccheggio delle risorse e dei beni dello Stato... questa è la forma di
governare delle tirannie per proteggere i loro esclusivi interessi, delle
classi al potere.
Sono loro che questa mattina si sono espresse attraverso i mezzi di
comunicazione, rifiutando il malcontento sociale e domandando al proprio
governo, mano dura.
Circa 10 feriti da armi da fuoco e 30 da bombe lacrimogene, decine di
asfissiati, quasi 300 detenuti, un numero imprecisato di feriti dai colpi
di manganello e dalle catene, le perquisizioni di decine di abitazioni,
la minaccia attraverso i mezzi di comunicazione per chiedere in altre
parole il silenzio e la sottomissione al potere; è l'unica risposta che
proviene da questo governo.
La resistenza saggia e millenaria di secoli, ci aiuterà a eludere questa
repressione e con dignità a difendere la vita nostra e quella delle
prossime generazioni.
Chiamiamo la comunità nazionale ed internazionale, i mezzi di
comunicazione, a non accettare ed a rifiutare l'autoritarismo ed ogni
abuso di potere che ciò generi ed ad esigere la libertà di Antonio Vargas
e degli altri compagni arrestati.
Ricardo Ulcuango
PRESIDENTE CONAIE
---- diffuso e tradotto da Comitato Internazionalista Arco Iris
----