Da: "Nello Margiotta" A: "Nello Margiotta" Oggetto: Fw: Urgente da Lima Data: sabato 11 maggio 2002 12.12 PERU: I MOVIMENTI DEI RAGAZZI LAVORATORI ORGANIZZATI DENUNCIANO L'OIL PER LOTTARE IN FAVORE DEL LAVORO IN CONDIZIONI DIGNITOSE E NON SFRUTTATO. A cura di Cristiano Morsolin da Lima "Si al lavoro dignitoso, no allo sfruttamento": e' uno degli slogan lanciati durante il corteo di quasi un migliaio di bambini/e e ragazzi/e lavoratori organizzati del Peru', che si e' snodato per il centro di Lima. In occasione della festa del lavoro anche i Nats (sigla in spagnolo - Niños Adolescentes Trabajadores, che identifica i bambini e ragazzi lavoratori) sono scesi in piazza per far sentire la loro voce. Isabel Llantoy, 12 anni, del gruppo Nats di Pesquero, rappresentando i 12.000 nats aderenti al Movimento Nazionale dei Nats organizzati del Peru' MNNATSOP che coordina 30 associazioni di base, ha sottolineato che " come Nats contribuiamo allo sviluppo del nostro paese perche' con il nostro lavoro siamo soggetti economicamente attivi. Non vogliamo che il nostro lavoro sia riconosciuto come sinonimo di poverta'. Nel nostro paese stiamo vivendo una tappa di recupero della democrazia e per questo chiediamo ai nostri governanti di tenerci in considerazione quando prendono decisioni che ci competono". Il corteo era particolarmente colorato e gioioso: nel palco si sono alternate danze flokloristiche espressione di culture ancestrali come quella quechua e aymara che considerano il valore del lavoro minorile per la comunita', con gli interventi di Maria Rodriguez, quattordicenne ex ragazza di strada della Comunita' "Generacion" che adesso lavora nel progetto "MI Jardineritos" insieme a 100 nats che gestiscono la pulizia dei parchi in convenzione del Municipio di Lima ( presente con la consigliera comunale Helsie Guerrero in rappresentanza del Sindaco Andreade), lavorando quattro ore quotidiane per poi poter andare a scuola. E' intervenuta anche Melissa Jaramillo, 13 anni, venditrice di fiori, del MANTHOC - Movimento di Nats figli di operai cristiani che e' membro del MNNATSOP, raccontando l'esperienza dei 25 anni di azione protagonica dei Nats anche grazie al percorso curriculare alternativo delle Scuole Nats (13 in tutto il paese andino) per garantire il diritto all'educazione e la crescita culturale a bambini che lavorano per collaborare all'economia familiare. Momento clou della manifestazione e' stata la denuncia pubblica rivolta all'Organizzazione Internazionale del Lavoro OIL che agli inizi dell'anno attraverso l'IPEC - Istituto latinoamericano per la radicazione del lavoro minorile, ha diffuso un rapporto che dichiara: "in America Latina c'e' una situzione eccezionale che consideriamo fondamentale per intendere e capire la strategia del programma (di erradicazione del lavoro minorile). Esiste nella regione un movimento di organizzazione e promozione dei bambini e adolescenti lavoratori (NATs). Queste organizzazioni che sono ubicate fondamentalmente in Peru', Bolivia, Ecuador e Paraguay, hanno un indubbio radicamento e "difendono" il lavoro minorile. Queste organizzazioni hanno tenuto senza dubbio un'influenza notevole nella redazione dei Codici del Minore in alcuni paesi (Peru' e Paraguay per esempio).Uno degli sforzi dell'IPEC ha consistito, senza entrare in confronti dialettici, nell'indicare ai governi i pericoli di questo tipo di movimenti e nel creare alleanze strategiche con varie ONG dei paesi come contrapposizione a questi movimenti dei Nats". MNNATSOP ha diffuso un documento di denuncia letto da Tania Pariona, 16 anni delegata del Movimento Nazionale e Latinaomericano MOLACNATs nel quale si sottolinea che "i movimenti e le organizazióni dei bambini e adolescenti lavoratori si sono sempre impegnate con la finalita' di organizzare i bambini e adolescenti lavoratori per promuovere lo sviluppo e il benessere degli stessi, per costruire una partecipazione protagonista nella societa'. Non e' vero che "difendiamo" il lavoro minorile ma cerchiamo di raggiungere un cambiamento per una societa' piu' giusta, nel quale si migliori la qualita' della vita dei Nats, le condizioni di lavoro, cosi' come si offrino alternative di lavoro dignitose, basate su principi come il protagonismo organizzato a partire dai Nats, al servizio dei Movimenti Nats nei confronti dei Nats e dell'infanzia in generale. In questo senso i nostri movimenti non difendono il "lavoro minorile" inteso come Child Labor in tutte le sue manifestazióni come pretende far credere l'Organizzazione Internazionale del Lavoro OIL, senza indicare i motivi per i quali cerchiamo di migliorare le condizioni di lavoro di bambini e ragazzi e non in prospetttiva di una totale abolizione come vorrebbe l'OIL. (...) Consideriamo che le affermazioni dell'OIL stanno attentando contro il diritto che abbiamo di organizzarci e associarci liberamente con fini leciti e di riunirci pacíficamente come dispone l'articolo 15 della convenzione dei diritti dell'infanzia. Sentire che la OIL ci ha maliziosamente indicati come pericolosi e per questo ha deciso di creare alleanze con Ong per contrastare la nostra esistenza, e' un chiaro attentato alla convenzione dei diritto del bambino e alla liberta' di organizzarci e associarci in movimenti impegnati per il benessere dei Nats e per i diritti e il protagonismo di tutta l'infanzia in generale." Analogamente a Lima, anche a Santiago (Cile), Bogota' (Colombia), Mar de la Plata (Argentina), Asuncion (Paraguay) i rispettivi movimenti nazionali dei Nats hanno organizzato varie manifestazioni dando un eco latinoamericano a questo trentennale impegno nell'ottica della valorizzazione critica del lavoro minorile che e' giunta alla Sessione Speciale che l'ONU dedica all'infanzia, attualmente in programma a New York, anche grazie alla presenza dei delegati latinoamericani, africani del MAJET MAJET (Mouvement > africain des enfants et jeunes travailleurs), e indiani (Bhima Shanga). A cura di Cristiano Morsolin* da Lima * Educatore militante che da un anno condivide il cammino con ragazzi/e lavoratori di strada organizzati nei Movimenti Nats (Niños Adolescentes Trabajadores) dell'America Latina nell'ambito di progetti in Perú' ed Ecuador che gravitano attorno all'Associazione Internazionale "Noi ragazzi del Mondo", presieduta da don Franco Monterubbianesi della Comunita' "Capodarco", membro di ITALIANATS. Lima, 10 maggio 2002