Il Nemagòn: un grave pericolo per la salute dei lavoratori nicaraguensi delle bananeras e dintorni.

(Division de Relaciones Internacionales de la Asamblea Nacional de
Nicaragua- Managua, septiembre 1998)

Vision General

Il Nemagòn o Fumazone, come è stato conosciuto in Nicaragua ed altri
paesi del Centroamerica, è un "plaguicida" o pesticida con alcune
proprietà di fertilizzante che è stato utilizzato nelle piantagioni
bananeras per eliminare, principalmente, un verme microscopico la cui
presenza impediva l'esportazione delle banane negli USA. Le
multinazionali nordamericane, dedicate alla coltivazione delle banane,
così come i produttori nazionali, ne hanno fatto uso nelle loro
piantagioni. Inoltre si è attribuito al Nemagòn proprietà di
fertilizzante dato che, tanto la pianta della banana come il frutto
stesso, crescevano più velocemente e miglioravano la loro qualità.
Il Nemagòn si chiama genericamente Dibromo Cloro Propano, più
conosciuto come DBCP. Si conosce anche con altri nomi commerciali come:
BBC12, Fumazone, Fumagòn, Fumazone 86 E, Nemabròn, Nemafume, Nemagòn
Soil Fumigant, Nemagòn 20, Nemagòn 90, Nemanax, Nemapaz, Nemaset,
Nemazòn, 0S 1897 OXI-DBCP, etc. Così che, nel resto del documento,
faremo riferimento indistintamente al Nemagòn o DBCP.

Nel 1977, in un settore della Occidental Petroleum in Lathrop,
California, USA, ricercatori scientifici scoprirono che la sostanza
chimica, Dibromo Cloro Propano (DBCP) causava sterilità nei lavoratori
di questa installazione e ciò provocò l'immediata proibizione del suo
utilizzo in California e due anni dopo (1979), in tutti gli Stati Uniti.
Nonostante  negli USA si proibì l'utilizzo del DBCP all'interno del
paese, si permise, però, la sua fabbricazione per l'esportazione nei
vari paesi del Terzo Mondo, cioè, dell'America Latina ed i Caraibi,
Asia ed Africa dove le multinazionali della coltivazione delle banane
avevano i loro investimenti.
In un secondo tempo, la Oficina Norteamericana para la Protecciòn del
Ambiente (United States Enviromental Agency, USEPA), ritirò, negli USA,
la registrazione della marca del prodotto chimico DBCP dato che, questa
sostanza, aveva potenzialità cancerogene per gli esseri umani,
provocando alterazioni ai testicoli ed era un tossico genetico che
causava rottura nei cromosomi e resisteva nell'ambiente lasciando
residui e provocando inquinamento nell'atmosfera, nel suolo e nelle acque.
In Costarica si proibì il consumo di Nemagòn nel 1978, ma i
distributori del prodotto avevano grandi scorte di questo chimico
agricolo e lo vendettero al Nicaragua ed all'Honduras dove non
esistevano ancora leggi che lo proibivano.

Gravi effetti nella salute umana

Sterilità

Dopo aver verificato che il contatto per assorbimento od inalazione del
DBCP produceva sterilità negli uomini derivante da una bassa produzione
di sperma, i laboratori clinici specializzati trovarono, nei loro
risultati, casi di uomini che già non producevano spermatozoi, meglio
conosciuto come Azoospermia ed altri casi in cui la produzione è
inferiore al normale, Oligospermia.
Si sono riscontrati anche casi di Teratospermia in cui il soggetto
produce spermatozoi ma sono deformi. In tutti questi casi la diagnosi
finale è di sterilità; bisogna, inoltre, considerare un altro effetto
che deriva dalla sterilità e cioè l'impotenza con le conseguenze
psicosomatiche che ne derivano.

Cancro

Dagli stessi studi ed analisi realizzate in vari paesi si è giunti alla
conclusione che questo pesticida provoca cancro con uno spettro molto
amplio: cancro alla pelle, allo stomaco, ai reni, all'intestino ed ai
testicoli; così come ad una grande varietà di organi e parti del corpo.

Difetti della nascita

In base ai risultati apportati da molti scientifici molte donne, che
sono venute a contatto con il prodotto, non hanno potuto essere madri
perché abortiscono dopo poche settimane e hanno sofferto di tumori,
dolori alle ossa ed atrofia muscolare. Gli effetti più gravi, però,
sono state le malformazioni congenite nella prole dato che, il DBCP,
provoca alterazioni nella riproduzione delle cellule.

Altri effetti

Si sono scoperti effetti con processi degenerativi come la caduta dei
denti, la perdita della vista e danni al sistema nervoso centrale. Si
sono osservate vesciche ed irritazione alla pelle così come irritazione
agli occhi, al naso ed alla gola. Si è accertato che, l'esposizione
continuata al DBCP produce sintomi visibili come eccessiva
lacrimazione, nausea e giramenti di testa.

Negli altri esseri viventi

Il DBCP, inoltre, uccideva rane, uccelli e maiali e tutte le creature
che bevevano acqua inquinata nelle piantagioni.

Danni al medio ambiente

Oltre a causare gravi danni alla salute dei lavoratori, il DBCP,
inquina l'aria che si respira, l'acqua che si beve ed il suolo dato che
è altamente persistente e può rimanere nella terra per molti anni. Nel
caso del Nicaragua la realtà è molto più tragica dato che, le bananeras
in Chinandega, quando cominciò la produzione a fine degli anni '60, si
svilupparono su terre che furono coltivate con cotone negli anni '40 e
'50  e ciò significa che avevano già ricevuto una forte carica di
prodotti chimici, come pesticidi, insetticidi, etc., che causarono
effetti simili al Nemagòn. A conseguenza di ciò, la contaminazione
raggiunge, ora, grandi proporzioni dovuta all'accumulazione di tutti
questi residui tossici che, con il passare del tempo, si sono applicati
e disgraziatamente, continuano ad applicarsi su queste terre.

La situazione del Nicaragua

La United Fruit Company degli Stati Uniti d'America è diventata celebre
per i grandi investimenti nelle piantagioni di banane del Centroamerica
che durano già da parecchi decenni. La sua presenza si è avuta,
soprattutto, in Honduras dove, la Cuyamel Fruit, riuscì a creare dei
veri e propri domini e contribuì a dare origine all'espressione
dispregiativa che gli yankee usano nei nostri confronti di "Repubbliche
delle Banane".
Posteriormente alle decadi del '70 ed '80, la Standard Fruit Company e
la Dole Fruit Company, associate con gli impresari bananeros
nicaraguensi, cominciarono ad applicare i pesticidi, come il Nemagòn ed
il Fumazone elaborati a base di Dibromo Cloro Propano (DBCP), nelle
piantagioni di banane dell'Occidente del paese ed in particolare nel
Dipartimento di Chinandega e questo nonostante il suo uso fosse già
proibito negli USA, essendo causa di gravi danni alla salute dei
lavoratori che ne venivano in contatto e di inquinamento dell'aria,
dell'acqua e del suolo.
In Nicaragua si sono già riscontrati migliaia di lavoratori, colpiti
dagli effetti di questi pesticidi altamente tossici, che soffrono di
severi danni alla salute come la sterilità, l'impotenza, varie forme di
cancro, aborti e malformazioni congenite nei figli/e.
Si sono identificate le imprese multinazionali degli USA che sono le
produttrici di questi prodotti chimici come la Shell Oil Company e la
Dow Chemical Company. Per quello che riguarda le applicatrici del
prodotto si sono individuate la Standard Fruit Company e la Dole Fruit
Company.
(il documento risale al 1998  per cui, ora, lo spettro delle
multinazionali coinvolte è aumentato come si nota dalla lista che
appare nell'intervista a Victorino Espinales che avete già ricevuto n.d.r.)




Pesticidi proibiti

In una intervista con gli ex lavoratori delle bananeras di Chinandega
ci hanno informato che in Nicaragua, dal 1984, La Red Internacional de
Acciòn de Plaguicidas, ha reso nota una lista di prodotti considerati
tra i più pericolosi del mondo ed il cui uso deve essere proibito per
gli effetti estremamente dannosi per la salute dei lavoratori e per il
medio ambiente, tra i quali si incontrano i seguenti:
   1. Pentaclorofenol "P.C.P."
   2. Lindano B.H.C. (1,2,3,4,5,6) (Exacloropropano)
   3. Nemagon/Fumazone (D.B.C.P.)
   4. D.D.T.
   5. Aldrin, Dieldrin, Endrin
   6.
Dibromuro de Acetileno
   7. Acido: 245 Tricorofenoxiocetico
   8. Clordimefor
9.      Etil-Paration (Paration)
10.    
Hetacloro
11.     Paracuat (Gramoxone)
12.     Toxafeno/Canfeno Cloridado

Osservazioni, Commenti e Suggerimenti

Vogliamo segnalare che la Legge n 174 chiamata LEGGE BASICA PER LA
REGOLAZIONE ED IL CONTROLLO DEI PESTICIDI, SOSTANZE TOSSICHE PERICOLOSE
ED ALTRI  SIMILI, stabilisce l'inquadramento legale sui chimici
agricoli. L'articolo 70 di detta legge stabilisce che entrerà in vigore
60 giorni dopo la data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Dato
che è apparsa sulla Gazzetta numero 30 del 13 febbraio 1998, è già
vigente dal 13 aprile del 1998 restando ancora in sospeso il
corrispondente Regolamento. Osserviamo che in questa Legge non esiste
una proibizione esplicita sui pesticidi come il Nemagòn e simili e
considero che ciò si debba incorporare nel Progetto di Legge denominato
LEGGE DI EMERGENZA PER I LAVORATORI DELLE BANANERAS DANNEGGIATI
DALL'USO DI PESTICIDI FABBRICATI A BASE DI DBCP.
A mio parere, questa legge, dovrebbe cambiare nome dato che non sono
d'accordo con il termine "Emergenza" e quindi suggerisco che si
denomini "LEGGE PER PROTEGGERE NELLA LORO GIUSTA RICHIESTA DI
INDENNIZZO I LAVORATORI DELLE BANANERAS DANNEGGIATI DALL'USO DI
PESTICIDI ELABORATI A BASE DI DBCP" .

Il Nicaragua registra, ogni anno, circa tremila casi di intossicati da
pesticidi, numero che tende a raddoppiarsi o triplicarsi dopo che il
Governo ha decretato l'esonero dalle imposte per i pesticidi ed i
fertilizzanti importati nel paese come misura per migliorare la
produttività e la modernizzazione del settore agricolo.
Questa misura ha generato un uso indiscriminato di questi prodotti per
nulla salutari per i lavoratori e che, inoltre, contribuiscono ad
inquinare il medio ambiente.
Il Governo del Nicaragua ha decretato, per i pesticidi, un abbassamento
del 15%, il 29 maggio del 1998, e ciò provocherà un aumento delle
importazioni e del consumo.

Il Grupo de Promociòn de la Agricoltura Ecologica e la Red de Acciòn de
Plaguicidas de Nicaragua hanno espresso che il nostro paese ha bisogno
di una politica agricola coerente che offra le condizioni sufficienti
affinché gli agricoltori migliorino i loro livelli di produttività e
siano competitivi con le nuove esigenze dell'economia e lo sviluppo
sostenibile.
Entrambe le organizzazioni denunciano che questa misura adottata dal
Governo è passata quasi inavvertita e solo beneficia alcuni
commercianti importatori di questi prodotti chimici ed i grandi
produttori di monoculture.
Inoltre, le due organizzazioni citate, propongono una gestione
ecologica degli insetti-piaghe, come si propone nel caso della gestione
integrata delle piaghe definito dall'ONU per l'Agricoltura e
l'Alimentazione (FAO), come un controllo ed una regolazione razionale
che lavori insieme alla natura e non contro di essa.
Esiste anche la necessità di elaborare una Legge sull'Agricoltura
Sostenibile ed Organica che permetta al nostro paese di poter
partecipare nel mercato organico mondiale attraverso sistemi propri di
normazione e certificazione che permetterebbero l'entrata nei mercati
della Unione Europea.

Le persone colpite dai pesticidi devono essere appoggiate affinché
possano ottenere il loro giusto indennizzo con l'aiuto del Governo del
Nicaragua.
I Ministeri competenti si dimostrano insensibili davanti alla disgrazia
dei lavoratori e finiscono sempre per proteggere gli interessi delle
imprese. Questo è ovvio dato che non ci sono mai fondi né mezzi per
realizzare un esame ai lavoratori colpiti e lo stesso succede con le
medicine che devono comprarle ad un prezzo molto alto.
Appurata con qualsiasi mezzo idoneo la pericolosità o tossicità di un
prodotto come il  DBCP, le autorità competenti devono disporre il
ritiro immediato di detto prodotto dal mercato e la proibizione della
sua circolazione. I danni prodotti per la azione di questo prodotto
saranno a carico del distributore con tutte le responsabilità civili e
penali che ne conseguono.
Il Governo del Nicaragua ha l'obbligo di difendere la salute e la
sicurezza dei lavoratori e velare affinché i responsabili paghino i
giusti indennizzi per i danni provocati come la sterilità, il cancro e
gli altri mali fisici e morali.
Bisogna inoltre segnalare che, la Standard Fruit Company e la Dole
Fruit Company, sono responsabili direttamente dei danni provocati ai
lavoratori nicaraguensi per aver usato questi pesticidi dopo che gli
stessi erano stati proibiti negli USA per aver provato che causavano
sterilità e cancro negli esseri umani.
Il Nicaragua, come dice la Costituzione Politica, ha l'obbligo di
difendere i diritti dei suoi cittadini contro le aggressioni ai diritti
umani da parte delle imprese straniere.

Per finire, la Union de Paises Exportadores de Banano (UPEB) con sede a
Panama e che è formata dalla Colombia, Costarica, Guatemala, Honduras,
Nicaragua e Panama e dove l'Ecuador, primo esportatore di banane al
mondo, non è membro ma partecipa come osservatore, dichiarano che la
Unione Europea pratica politiche discriminatorie contro l'esportazione
dei paesi produttori delle banane in America Latina. Questo nonostante
che la Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) la obblighi ad
eliminare le barriere che impediscono l'accesso delle banane
latinoamericane affinché possano competere, con condizioni uguali, con
le banane prodotte nei paesi delle ex colonie europee.

(molte delle osservazioni riportate nell'ultimo punto sono già state
risolte con l'approvazione della nuova Legge n364 che tratta
specificamente la tematica dei lavoratori colpiti dal Nemagòn n.d.r.)