Informativa sulla situazione nel Tropico di Cochabamba

Durante i giorni tra il 16 al 18 novembre 2000, con varie istituzioni che
formano la Commissione Internazionale di Diritti Umani ed un giornalista di
Radio Pio XII, visitammo la zona del ŗTropico Cochabambino˛   per verificare
la situazione  che attraversano le popolazioni locali di fronte al clima di
tensioni che esiste.

I dati che abbiamo ottenuto sono i seguenti.

Come risultato dagli scontri avuti nella zona dal 18 settembre fino al 13 di
ottobre, tra la popolazione contadina e militari effettivi e polizia,
aggravato dalla sparizione  di 5 persone: gli sposi Andrade, due militari e
un funzionario di polizia di Sinaola (?),  dopo i blocchi si realizzarono
una serie di rastrellamenti e ispezioni nei posti che presubimilmente
scomparvero le cinque persone; se giustamente il rastrellamento fosse
necessario farlo, le azioni che sono state intraprese sono caratterizzate da
alcuni fatti:
< Incursione in tre scuole (Cristal Mayu(?), Capimare e ConiAlto) con i
bambini e le bambine minacciati con le armi perché dicessero dove erano i
corpi degli scomparsi o indicassero i nomi dei, secondo loro, probabili
responsabili del fatto
< Incursione nelle abitazioni dei supposti responsabili assaltandole a
qualsiasi ora del giorno e della notte violentando a tutti i presenti sul
posto. Cosė č successo ad altri due fratelli minori di Margarita Terān (?)
- la giovane dirigente che č stata processata e recentemente rimessa in
libertā per mancanza di prove- suo fratello di 11 anni č stato amputato
estorcendoli informazioni. Membri dellšUMOPAR hanno organizzato assalti,
ispezioni e requisizioni in tutte le abitazioni della zona in presenza di
bambini e bambine provocando distruzioni materiali e incendi di alcune di
esse soprattutto a Coni Alto e Caņadon.
< Hanno arrestato un adolescente, que stava facendo il servizio
ŗpremilitare˛ perche fornisca prove contro M. Terān(?). Dopo la risposta
negativa del giovane che non cede alle pressioni ora cšé unšattivitā
persecutoria nei suoi confronti da parte di persone in borghese,
probabilmente dei servizi segreti.
< Effettivi della ŗFuerza de Tarea Conjunta˛ hanno effettuato costanti forme
di terrorismo minacciando la popolazione in generale specialmente i bambini
e gli adolescenti  per ottenere informazioni sugli scomparsi e su probabili
responsabili dei fatti.
< Molte bambine tra gli 11 e i 13 anni denunciano abusi sessuali da parte
degli effettivi presenti negli accampamenti militari. Per questo non
vogliono andare a scuola se non accompagnate.

La violenza psicologica e fisica con la quale procedono i militari e la
polizia lascia segni profondi nella popolazione e soprattutto nei bambini e
bambine. Si sono potuti avvertire in diversi bimbi sintomi di depressione e
di eccessiva sfiducia, sguardi terrorizzati e schivi, pianto esplosivo.
Manifestano terrore per la loro vita come per quella dei loro familiari. Per
questo preferiscono mantenere il silenzio. Non sanno cosa fare, sono
confusi, non sanno cosa apettarsi dal futuro prossimo.
La situazione č molto complessa. Una soluzione sembra molto lontana. Il
clima di violenza, paura, la repressioneŠ sono manifesti. Bisogna indagare
sulle morti di  militari polizia,  contadini e adolescenti ma le azioni che
si svolgono devono essere nel rispetto della legalitā, senza abuso di potere
e con i pieni diritti umani per tutte le persone.
Per quanto riguarda la morte dei due sposi attualmente ci sono due persone
che senza prove sono accusate: una č Margarita Terān e lšaltra č Leonardo
Romero. Queste due persone si presentarono spontaneamente. Furono portate
nel carcere di Cochabamba, San Sebastiān quello femminile  e El Apra (?)
maschile in cella di sicurezza.
 
Dopo aver perso ogni diritto, anche quello di comunicare con lšesterno, M.
Terān riesce, riesce a dimostrare che non cšera sul luogo e riesce ad essere
rilasciata per mancanza di prove; mentre L. Romero ancora no.
 
Sembrano del tutto inutili testimonianze di religiosi e abitanti della zona
per scagionare definitivamente queste due persone dallšaccusa.

Per tutte queste situazioni ora si stanno avviando delle interpellanze al
ŗDefensor del Pueblo˛, al APDH (Assemblea Permanente Diritti Umani), al DNI
(Difesa Internazionale del Bambino) e a autoritā Ecclesiastiche.