La Oxy abbandona i territori U'wa!!


Ass.ne Victor Jara - Ass.ne Il Minollo - Gruppo ecologista Fogli d'Ortica
a sostegno dei popoli Indios e dell'uso della bici ...(+ bici = meno consumo di petrolio...)


Davide ha sconfitto Golia

Davide ha sconfitto Golia….sulle Ande del nord-est della Colombia, al confine con il Venezuela, il piccolo popolo indigeno U’wa ha sconfitto il gigante Oxy, una delle più grandi multinazionali statunitensi petrolifere al mondo.

La Oxy aveva avviato le attività prima di esplorazione e nel corso dell’ultimo anno di perforazione, all’interno del Territorio Sacro degli U’wa, che nelle culture indigene viene considerato il Cuore della Madre Terra. La multinazionale Oxy, non curante delle violazioni dei Diritti Umani che si compivano a danno di un pacifico popolo, non curante delle violazioni legali (visto che il luogo delle perforazioni era stato concesso dal Governo Colombiano al popolo U’wa quale "parziale risarcimento" al saccheggio delle loro terre subito nel corso degli ultimi cinquecento anni), non curante delle violazioni delle convenzioni di Diritto Internazionale (la Convenzione 169 dell’Organizzazione Internazionale dei Lavoratori, relativa al Diritto dei popoli indigeni di essere consultati relativamente a progetti che potrebbero danneggiare i loro territori e le loro culute; convenzione ratificata dal Governo colombiano e sistematicamente disattesa), nonostante l’evidente disastro ambientale che stava portando avanti, nonostante la legittima richiesta del popolo U’wa di poter continuare a Vivere secondo le proprie leggi sul proprio territorio, ha continuato le perforazioni convinta di essere difronte ad un immenso giacimento petrolifero.

LA Oxy, dopo aver perforato illegalmente per diversi mesi a profondità anche nettamente superiore alla media, ha dovuto dichiarare il 27 luglio in una conferenza a Los Angeles di non aver trovato il prezioso oro nero e che le ricerche erano state interrotte. Le Autorità Tradizionali del Popolo U’wa, i Werjayas (anziani), avevano avvisato dalla fine degli anni ottanta, all’inizio della battaglia, che il Petrolio per gli indigeni e per gli U’wa è il sangue della Madre Terra e come tale non può essere estratto, altrimenti la Madre morirà e noi con lei. "Ruiria", il petrolio in lingua U’wa, è il sangue caldo che da equilibrio alla Terra e che serve a conservare il Cuore del Mondo. Stiamo parlando proprio del luogo della montagna dove la Oxy stava effettuando le perforazioni. Gli U’wa sono gli ultimi guardiani del cuore del mondo e da oltre quattromila anni lo difendono, così come vuole il Mandato che gli è stato affidato da SIRA (Dio) e che essi dicono di dover compiere a qualsiasi costo, e cioè difendere la Madre Terra come fecero addirittura anche attraverso il leggendario suicidio di massa al quale si sottoposero per non arrendersi ai colonizzatori spagnoli oltre cinquecento anni fa.

La battaglia con la Oxy va avanti da diversi anni ed ha avuto momenti di grandissima tensione; sono stati ammazzati diversi bambini U’wa durante una manifestazione pacifica organizzata per protestare contro le violazioni e le violenze di ogni tipo che erano costretti a subire; gli U’wa hanno subito da parte del Governo cinque tentativi di "dislocamento forzato" della loro comunità; sono stati rapiti, torturati ed uccisi tre ecologisti statunitensi che stavano sostenendo la causa; sono state violentate donne; è stato militarizzato con migliaia di uomini il territorio, e molto altro ancora.

Ringraziamo tutti quelli che ci hano consentito di poter destinare oltre settanta milioni di lire per il riacquisto di un appezzamento di terreno; gli avvocati che ci hanno sostenuto, le nummerose associazioni, singoli , i gruppi musicali, gli intellettuali, che da ogni parte continuano a solidarizzare, ecc.. L’aver dato il nostro contributo ed aver partecipato ad una vittoria senza precedenti ci riempie il cuore di gioia e cancella ogni difficoltà. Ma nonostante questo abbiamo sempre pensato che la battaglia degli U’wa fosse anche la nostra stessa battaglia e che avremmo dovuto essere sempre a fianco dei nostri fratelli indigeni. E’ tuttora in corso la battaglia legale che il Colettivo degli Avvocati, guidato da uno dei più grandi avvocati dell’America Latina, Alirio Uribe Munoz, sta portando avanti contro il Governo Colombiano, che ha concesso la licenza alla Oxy e contro la Oxy stessa per le numerosissime violazioni.

Uno degli aspetti più emblematici della lotta degli U’wa, è che hanno portato centrali delle questioni che sono proprio gli argomenti sui quali tutto il mondo inizia ad interrogarsi in questo momento, specialmente dopo "Genova": lo sviluppo così come è, può essere sostenibile? , di questo passo cosa lasceremo alle generazioni future? , è giusto tenere in schiavitù ed impoverire miliardi di persone solo per cupidigia ed egoismo, nonostante ci sarebbe tutto per tutti? , è giusto continuare a distruggere la natura per obiettivi legati alla speculazione, visto che esistono energie rinnovabile e pulite che potrebbero soddisfare le esigenze di tutti? , è giusto spazzare via un popolo e tutta la sua cultura per dare l’energia sufficiente ad alimentare le lampadine di New York durante il periodo natalizio? , è giusto che un uomo decida attraverso il proprio atteggiamento irresponsabile e/o criminale di strappare gli accordi di Kyoto presi con tutti gli altri paesi per iniziare a ridurre in piccolissima parte le emissioni di anidiride carbonica? , è giusto che nonostante le inconfutabili analisi fatte da scienziati relative all’incapacità di sostenere questi ritmi di inquinamento, nessuno voglia evitare una estinzione di massa e si pensi solo ad interessi individuali e di breve periodo? , è giusto alterare, modificare e brevettare la vita come risposta a quelle "vere" che stiamo estinguendo giornalmente con un ritmo sconcertante?

Questi sono solo alcuni dei dubbi e delle riflessioni che la battaglia degli U’wa porta simbolicamente con se e sui quali faremmo bene a rispondere alla svelta.

Gli U’wa continueranno e noi con loro, la lotta per salvare la Madre Terra ed hanno inviato un comunicato stampa all’opinione pubblica in cui ringraziano tutti coloro che si sono cimentati in questa incredibile sfida ed annunciano che una battaglia è stata vinta, ma che abbiamo il dovere di continuare per impedire alla Oxy (o chi per essa…) di poter commettere ulteriori crimini.

Il comitato internazionalista di appoggio e solidarietà con il popolo U’wa informa che gli U’wa saranno nuovamente in Italia come invitati speciali alla marcia della pace che si terrà il 14 ottobre ad Assisi e che stiamo lavorando per costituire in territorio U’wa, nel prossimo futuro, il primo Tribunale Indigeno U’wa Emblema della Dignità Umana, in modo da poter realizzare uno strumento politico e giuridico che possa essere utilizzato da tutti i popoli indigeni per ritornare in possesso delle Terre ancestrali.


Giuseppe De Marzo

Portavoce del Comitato di appoggio e solidarietà con il popolo U’wa

( Africa Unite, Associazione dei Popoli Minacciati, ARCI, Comunità Cattolica della Trasfigurazione, Centri Sociali del Nord-Est, Ce.VI., Federazione italiana dei Verdi, Fondazione Internazionale Lelio Basso, Ya Basta, Movim. Studentesco Ecolog. Terre Offese, Movim. Ecolog. Greenwich, Rototom Sun Splash, Ass. Pietra Vivente, Verdi Francesi, ecc.....)