Da: "Nello Margiotta" A: Oggetto: Venezuela: L'Internazionale golpista Data: mercoledì 22 gennaio 2003 14.44 MAURIZIO MATTEUZZI http://www.ilmanifesto.it La risoluzione approvata ieri dall'Internazionale socialista è al limite dell'indecenza. E forse oltre. Perché non si può fare sfoggio di una così abissale - e sprezzante - ignoranza della situazione venezuelana e della partita che si sta giocando in quel paese. Chavez non è Lula (purtroppo). Può piacere poco o nulla. Non rientra nei parametri della socialdemocrazia europea e internazionale. Per molti versi è un personaggio inquietante, con il suo stile messianico-populista e con sintomi di autoritarismo. Ma nessuno - finora - può contestarne la condotta assolutamente democratica, come dimostra, fra l'altro, il ruolo eversivo della stampa che gli sta facendo una guerra a morte trincerandosi dietro il paravento della «libertà di informazione». La stessa che esercitò El mercurio in Cile contro il presidente Allende (per carità: Chavez non è Allende). Va bene che l'Internazionale socialista deve tenere insieme l'impossibile (come conciliare guerrafondai come i laburisti inglesi di Blair o quelli israeliani di Peres e Ben Eliezer con le pulsioni pacifiste storicamente presenti nel movimento socialista e con i diritti negati dei palestinesi dell'Olp). Va bene che a chiedere l'appoggio dei compagni siano venuti a Roma i rappresentanti dei due partiti socialdemocratici che fanno parte dell'Internazionale - il Mas e la Ad dell'ex presidente Carlos Andres Perez. Va bene che l'Internazionale, che adesso ha accolto fra le sue fila il Pt di Lula, fino a ieri sostenesse senza riserve socialdemocratici della caratura di Cardoso e De la Rua che con il loro neo-liberismo cieco hanno sprofondato Brasile e Argentina in crisi micidiali. Ma ci dovrebbero essere dei limiti. Visto che hanno ammesso Lula nello loro fila, avrebbero dovuto chiedergli qual è la sua analisi sulla situazione venezuelana. E avrebbero dovuto anche leggersi le proposte presentate ieri da Jimmy Carter. In sintesi: emendamento costituzionale per abbreviare il mandato o referendum revocatorio dopo il 19 agosto. Che è quanto «offre» Chavez. Perché invece di schierarsi a corpo morto con lo sciopero cileno e l'opposizione solo formalmente democratica, non hanno sfidato Chavez su questo terreno e - ma dopo, in caso di rifiuto e rottura costituzionale - condannarlo? ************************************************** Nello change the world before the world changes you because another world is possible