Cosa succede in Messico?
Diario di una PeaceLinker
in Chiapas
Che cos'è Il CideCI Centro Indigena de Capacitacion Integral (Centro di Formazione Integrale Indigeno)
Il CideCI iniziò le sue attività nell'anno 1989. In quel periodo contava solo con piccole installazioni a San Cristobal de las Casas, fino ad arrivare a circa otto Centri Regionali di Ecosviluppo in diverse zone dello stato del Chiapas.
Attraverso al rete di Centri Regionali di Ecosviluppo, nel periodo compreso tra il 1990 e 1996 si sono raggiunte le seguenti cifre per quanto riguarda la formazione, la consulenza e l'elaborazione di microprogetti: 8049 persone di cui 5359 uomini e 2790 donne.
Il CideCI è quindi una rete di Centri regionali di ecosviluppo, che offrono servizi gratuiti di educazione non formale, organizzazione e formazione di gruppi suburbani e contadini indigeni (uomini e donne), principalmente delle etnie Tzootzil, Tzeltal. Chol, e Tojolabal, nello stato del Chiapas, in Messico. Si occupa inoltre di consulenza, elaborazione e valutazione di microprogetti comunitari di sviluppo integrato sostenibile.
Per entrambi i servizi, il CideCi promuove ricerca. e azione, in forma integrata, cercando le soluzioni che possano soddisfare i vari bisogni delle comunità indigene e contadine.
In questo processo vengono privilegiate quelle soluzioni che vincolino il raggiungimento dei minimi benefici con l'impulso all'autovalutazione, che non abbiano effetti negativi nel circondario, ma che creino e mantengano relazioni di rispetto fra le persone e fra esse e medio ambiente.
I principi pedagogici che regolano il che-fare educativo di questi Centri Regionali di ecosviluppo sono:
- Imparare a fare
- Imparare ad apprendere
- Imparare ad essere di più
Per raggiungere, mediante l'esperienza della crescita in autostima e l'acquisizione di abilità pratiche, le seguenti mete di formazione personale, di gruppo e comunitarie:
- Autosufficienza
- Autovalutazione
- Autogestione
Il CideCI è un sistema educativo a curricolo flessibile aperto tutto l'anno, che si occupa di popolazioni in movimento (profughi), che per questo elabora programmi di studio personalizzati, per fare in modo che cresca e si arricchisca l'universo dell'apprendimento e risponda direttamente alle esigenze del formando. Il Centro offre corsi trimestrali e intensivi nelle differenti aree, laboratori o moduli. L'iscritto/a elabora il suo proprio piano di studi a seconda dei suoi interessi, mettendo insieme fino a due otre laboratori o moduli di lavoro per trimestre.
I SUOI OBIETTIVI
Sviluppare, mettere in pratica e perfezionare un sistema di educazione comunitaria non formale in comunità indigene e contadine dello stato del Chiapas, che si rifletta collettivamente in piccoli progetti comunitari/collettivi di agropecuaria e microindustria contadina.
Ricerca con partecipazione comunitaria attiva, di quelle soluzioni tecniche che possano soddisfare le necessità delle comunità indigene e che portino ad un maggior benestare, con l'uso delle tecnologie che non danneggino l'abitat.
Promozione di corsi intensivi di formazione professionale, in differenti moduli, con laboratori fra i più vari, con l'obiettivo di presentare alternative produttive che possano soddisfare le reali necessità delle comunità indigene, in armonia lr loro stesse richieste.
Produrre, ripetere, adattare e diffondere nelle comunità, quelle soluzioni tecniche appropriate che permettano un maggior indice di benestare per la soddisfazione delle necessità umane basiche delle popolazioni indigene.
Organizzare gruppi comunitari e comunali indigeni per la formazione di piccole indistrie che utilizzino modelli produttivi di tecnologie appropriate e che favoriscano la pratica dell'autogestione.
I CORSI
Moduli di agropecuaria integrata
Agricoltura organica
Silvicoltura (scienza dei boschi)
Floricoltura
Orticoltura
Concimi organici
Apicoltura
Allevamenti di conigli
Avicoltura
Ovinocoltura
Porcicoltura
Grossi allevamenti
Corsi di alimentazione e educazione sanitaria comunitaria
Alimentazione familiare
Pronto soccorso
Erboristeria
Infermieristica
Medicina
Tecnologie appropriate e laboratori tecnici di arti manuali
Preparazione degli alimenti
Panetteria
Taglio e cucito
Filati e tessitura al telaio
Ricamo e tessitura manuale
Tinteggiatura con colori naturali
Parrucchieria
Radiotecnica
Carpenteria
Ferreria
Elettrotecnica
Ceramica
Decorazione
Cesteria
Meccanica
Pannelli solari
Amministrazione
Meccanografia
Contabilità
Informatica
Elaborazione di progetti
Comunicazione educativa
Fotografia
Disegno artistico
Disegno tecnico
Tecnico del suono
Audiovisivi
Teatro di marionette
In genere il CIdeCI appoggia anche le comunità indigene in consulenza e organizzazione per l'implementazione di microprogetti di sviluppo integrale sostenibile.
Aspetti innovatori
Risposte sistematiche: A fronte delle complesse problematiche delle comunità contadine e indigene e dei gruppi suburbani, i centri offrono risposte che rispettando la libertà delle forme di organizzazione degli interessati, hanno carattere sistemico, inter e transettoriale.
Classici, Moderni e postmoderni: le sue strutture e i processi hanno radici classiche, e si ispirano alle grandi opere di evangelizzazione dei secoli XVI e XVII (i ricoveri di Vasco de Quiroga e l'opera dei Gesuiti nel Paraguay); allo stesso tempo sono contemporanei e postmoderni, nell'incorporare le linee principali della critica al "mal-sviluppo" e le proposte alternative di Ecosviluppo o Sviluppo Sostenibile, più umano, che metta in primo piano le necessità umane.
Sostenibili, sociali ed ecologici: lavorano prendendo in considerazione la dinamica generazionale e l'assimmetria di genere, impegnandosi nel presente e nel futuro sulla sostenibilità sociale ed ecologica.
Pedagogia non-direttiva: la caratteristica della pedagogia permette di operare in un "Politecnico dei poveri", o meglio, una "Università popolare effimera", utilizzando necessariamente modelli psicopedagogici non-direttivi con i gruppi economicamente più vulnerabili (Montessori, Freinet, Freire, Roger, Piaget, Faure�).
Strategia di rottura di circoli di marginalità: Funzionano coprendo tutte le tappe dello sviluppo di un progetto concreto, con un movimento "dall'interno e dall'esterno", il che facilità la ricerca permanente. Con ciò si assicura che l'intervento non si concluda direttamente sul mercato, ma in un piccolo progetto che arricchisca le strategie della sopravvivenza di gruppi contadini e indigeni che si organizzano per rompere quelli che vengono chiamati "circoli della marginalità"