16 Feb 2000
SCHEDATURE DI MASSA SU INTERNET
Interrogazione a risposta scritta del SEN SEMENZATO
al Ministro delle Comunicazioni
al Presidente del Consiglio dei Ministri
Premesso che
- il commercio elettronico (e- commerce) si sta sviluppando in modo sempre
più rapido anche in Italia. Nel resto del mondo e soprattutto negli Stati
Uniti questo tipo di commercio è ormai una grossa realtà;
- importanti giornali come il "Financial Times" e il "Suddeutsche Zeitung"
rivelano che attraverso i cosiddetti "profili on-line", le imprese che
fanno pubblicità on-line, raccolgono informazioni tenendo traccia dei
movimenti dei consumatori sulla rete, per poter inviare quindi pubblicità
di tipo personalizzato. Pochi consumatori/utenti di Internet si accorgono
di questa "registrazione" che viene attuata anche senza cliccare il banner
pubblicitario;
- fino ad ora questi profili erano in genere anonimi, in quanto
identificavano il computer più che la persona;
- ultimamente la DoubleClick, la maggiore società di marketing on-line del
mondo, ha iniziato a rompere quest'anonimato collegando i dati di chi
naviga ai dati identificativi personali ed all'indirizzo attraverso il
database di una società di vendite per corrispondenza;
- l'obiettivo della DoubleClick è la creazione di un archivio contenente
nomi, indirizzi, età e abitudini di consumo degli utenti;
- il metodo usato fa perno sul fatto che la maggioranza delle pagine
Internet contiene files di riconoscimento nascosti, i cosiddetti cookies,
che si installano sull'hard-disk dell'utente a sua insaputa. Grazie a
questi cookies il proprietario della pagina in questione può stabilire, tra
l'altro, la frequenza con cui una pagina viene visitata da un determinato
utente;
- i circa 100 milioni di cookies che DoubleClick ha messo in circolazione
negli ultimi anni verrebbero oggi "personalizzati". Se l'utente comunica il
proprio nome reale su una qualsiasi delle pagine gestite dalla società, il
suo anonimato viene infranto a livello generale;
considerato che
- con questo tipo di registrazione on-line viene violata la tutela della
privacy;
- tale pratica è in contrasto con la normativa europea che impone a chi
raccoglie i dati l'obbligo di ottenere il consenso in positivo della
persona;
- è in atto in America una campagna, anche di azioni legali intentate da
soggetti che lamentano violazioni della propria privacy ad opera delle
nuove tecnologie, contro questo nuovo controllo elettronico da parte di
gruppi per la difesa dei diritti civili e per la difesa dei consumatori;
si chiede di sapere
- se non si ritenga opportuno intervenire per tempo al fine di tutelare i
consumatori italiani;
- se non si ritenga opportuno mettere in atto una campagna d'informazione
on-line e non solo sui diritti degli utenti nel campo delle
telecomunicazioni.