Discorso di Alex Zanotelli - Fidenza, 18 marzo 1996A cura del Cedoc - centro di documentazione per la paceVia A.Costa, 2 - Fidenza (PR) - tel. 0524/528955
8 - La pubblicità e i mass mediaI mass-media sono la voce del padrone e servono essenzialmente a due scopi. Primo, ideologico: creano in noi l’illusione che questo è l’unico Sistema possibile. Secondo: servono a renderci tubi digerenti. Produciamo? Dobbiamo consumare. Ci fanno consumare! In particolare state attenti alla televisione. Ho visto, quando sono passato per Assisi, un testo molto bello, di cui è già uscita negli Stati Uniti la seconda edizione: -Cristiani in una società consumistica-. Leggetelo, perché è potente. E’ di un gesuita americano. Guardate quello che vi dice della televisione: "Si calcola che l’americano medio guardi la televisione almeno 26 ore la settimana pari a 13 anni continui della nostra vita media". Provate a pensare, 13 anni davanti a quel televisore! Ma poi, più grave ancora: "Dato che la pubblicità occupa fino al 27% della fascia oraria di maggiore ascolto, potenzialmente potremmo trascorrere in media l’equivalente di tre interi anni della nostra vita guardando unicamente annunci pubblicitari". Provate a pensare, 3 anni!... "...il loro implacabile messaggio aggredisce l’autostima e la percezione di milioni di persone: i tuoi capelli sono troppo lunghi, i tuoi capelli sono troppo corti, la tua pelle è troppo chiara o troppo scura, i tuoi odori sono nocivi, sei troppo grasso, troppo magro, hai troppi difetti, devi avere un reggiseno sportivo già dalla quinta elementare o non avrai amici, il tuo seno è terribilmente grande o troppo piccolo, puoi fermare il traffico con un reggiseno -Maidenform-, sarai frigido o impotente se non usi -Hai Karate- o -Musk-". Tre anni a sentirvi roba del genere... Capite il potere dei mass-media, un potere immenso. Questo gesuita conclude così, in maniera glaciale, ma coglie il cuore: "La costrizione al consumo è diventata per noi tanto profonda quanto il bisogno di sopravvivere, perché il Modello consumistico rivela che il nostro stesso essere e scopo sono calcolati unicamente in termini di ciò che possediamo. (...) Noi siamo solo finché possediamo. Siamo ciò che possediamo. Di conseguenza siamo posseduti da ciò che possediamo, prodotti dai nostri prodotti. Rifatti ad immagine e somiglianza della nostra stessa merce, ci riveliamo essere beni di consumo.
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