In aggiunta ai casi inclusi nel rapporto annuale, il Relatore ha
ricevuto informazioni sui seguenti eventi:
Assassinii di massa
BIGIRA (regione di Kabare, Sud Kivu): 100 persone provenienti dalla scuola
di Alfajeri erano, a quanto si dice, sepolte in una fossa comune.
BIRAMBIZO (regione di Masisi, Nord Kivu): ai primi di gennaio, dei soldati
hanno assediato la citta', hanno preso i bambini dalle famiglie e hanno
ucciso i genitori sotto i loro occhi. I corpi sono stati accatastati dietro
la chiesa e per ritirare un corpo bisognava pagare 3 dollari.
BITONGA: una mattina, gli uomini che vivevano li' sono stati prelevati da
membri dell'AFDL, e portati in alcune case dove sono stati ammazzati. Un
testimone racconta di avere aiutato a seppellire 134 corpi.
BUKOMBO: il 31 dicembre, elementi dell'AFDL hanno chiamato le persone a
raccolta e hanno poi sparato su quelli che venivano, uccidendone 300. I
soldati ribelli hanno distrutto le scorte di medicine dell'ospedale per
impedire il trattamento dei feriti.
BURHALE (regione di Bukavu, Sud Kivu): secondo un rapporto trasmesso al
Relatore speciale, presumibilmente da un testimone oculare che menziona
anche la Croce Rossa come fonte, i ribelli hanno assassinato circa 600
rifugiati nel campo di Kashusha. In realta', si dice che le vittime siano
state piu' di 2.000. La stessa informazione e' stata fornita dal vice Primo
Ministro Kamanda wa Kamanda in un comunicato che porta la data del 16
febbraio 1997.
CHIBUMBI (regione Masisi, Nord Kivu): una persona di etnia Hutu racconta di
aver passato tre giorni vicino Numbi a seppellire molte vittime uccise dai
ribelli.
CHIDAHO (sulla strada per Irabata): un testimone ha informato il Relatore
di aver visto una fossa comune, ma nessun corpo, ai primi di novembre.
CHIMANGA (regione Walungu, Sud Kivu): secondo un rapporto del vice Primo
Ministro Kamanda, datato 16 febbraio 1997, quasi 500 persone sono state
uccise in quel campo; la stessa informazione e' stata fornita da Amnesty
International. Altre fonti affermano che sono stati trovati 103 corpi.
CHANZU (vicino Jomba, regione Rutshuru, Nord Kivu); secondo una ONG, 207
persone sono state uccise in un agguato dopo essere state convocate ad una
riunione in chiesa.
GOMA: un comunicato dall'Associazione Zairese per la Difesa dei Diritti
Umani (AZADHO), una delle organizzazioni umanitarie zairesi piu'
riconosciute, riferisce di fosse comuni nelle seguenti localita': in Trois
Paillotes, vicino all'hotel Kalamo; dietro la stazione petrolifera Petrost
vicino al nodo TMK/Goma; nell'Axe Katindo (circa 15 fosse); nella scuola
elementare Anauarite', accanto al campo di pallacanestro; nel piccolo
mercato Kasoko Kacheche (almeno due fosse); nel piccolo mercato Kaoko
Instigo; in un corridoio nella casa dell'ispettore regionale principale, di
fronte al liceo Amani.
JOMBA (regione Rutshuru, Nord Kivu): le forze armate rwandesi hanno ucciso
un prete e cinque suore ai primi di novembre.
KABINGO (regione Masisi, Nord Kivu): molti combattenti Hutu sono stati
uccisi negli ultimi giorni di gennaio durante una ricerca di armi da parte
dell'AFDL nella casa di Mwami Shrimpumu. Quando i combattenti Hutu sono
andati via, i ribelli hanno ucciso i civili.
KAGUSA (regione Masisi, Nord Kivu): gli abitanti sono stati chiamati ad una
riunione e poi sono stati assaliti con i coltelli. Questo episodio ha avuto
luogo nel dicembre del 1996.
KAHINDU (regione Rutshuru, Nord Kivu): secondo un comunicato del vice Primo
Ministro Kamanda, circa 100 persone sono state uccise in questo campo. Una
ONG, Grande Vision per la difesa dei diritti dell'uomo, riporta 200 morti,
ma una lettera di una persona che sostiene di essere stato un testimone
oculare parla di 3.500 morti.
KAHIRA: secondo l'AZADHO, sono stati massacrati degli Hutu zairesi e dei
rifugiati.
KAPANZI: secondo un rifugiato del Burundi, il campo e' stato bombardato dal
Rwanda.
KAROBA (regione Masisi, Nord Kivu): un sabato di gennaio, 35 abitanti sono
stati uccisi in chiesa dalle truppe dell'AFDL, che sono ritornate il giorno
dopo e hanno ucciso altre 42 persone.
KASIBA (Sud Kivu): il relatore ha intervistato un testimone che afferma che
una persona da lui conosciuta, che ha perso tre parenti, gli ha detto che
le truppe Banyamulenge hanno ucciso li' molte persone ai primi di ottobre.
Egli sostiene di conoscere la presenza di 103 corpi in quella localita'.
KASURA: sia il Partito Nazionalista per lo Sviluppo Integrale (PANADI) che
l'AZADHO affermano che degli Hutu zairesi e dei rifugiati sono stati uccisi
li'.
KATALE (regione Rutshuru, Nord Kivu): sia il vice Primo Ministro Kamanda
che l'AZADHO hanno parlato dell'assassinio di 500 (il vice primo ministro)
o di 200-300 (l'AZADHO) persone in questo campo profughi. Il Relatore ha
visitato il campo ed e' stato informato della morte di 143 persone.
KIBABI: secondo un resoconto di seconda mano da parte di un membro del
gruppo etnico Hutu, e anche secondo quanto afferma il PANADI, molte persone
sono state uccise in vari attacchi dell'AFDL.
KIBUMBA: secondo il rapporto dell'AZADHO menzionato sopra, 50-100 scheletri
sono stati trovati in tre luoghi dentro il campo profughi. Il Relatore ha
visitato il campo e ha potuto verificare l'esistenza delle fosse, ma non il
numero dei corpi.
KIBUMBA PARC: il Relatore ha visitato due posti in questo parco, dove
c'erano segni evidenti delle fosse, ma non ha potuto determinare il numero
dei corpi seppelliti la'. Comunque, un testimone che sosteneva di avere
trovato un certo numero di corpi, ha detto che "erano ancora caldi, come se
fossero stati uccisi quello stesso giorno; questo e' successo nel mese di
gennaio".
KIBUMBA VILLAGE: piu' di 1.500 corpi sono stati trovati nel villaggio,
rimossi e seppelliti da un gruppo di abitanti, uno dei quali ha detto al
Relatore che "ce n'erano molti che noi non conoscevamo, ma abbiamo pensato
che seppellirli sarebbe stato un atto di umanita'. Eravamo molto
spaventati". Secondo un rapporto pubblico di Grande Vision, c'erano un
totale di 2.500 morti nelle tre aree di Kibumba.
KILIMANYOKA (Nord Kivu): il Relatore ha visto nelle fosse 46 corpi, alcuni
dei quali erano stati trovati in gennaio, seppelliti da poco, nudi e con le
mani legate.
KIRUMBU: secondo l'AZADHO, anche in questa localita' e' avvenuto un massacro.
LUMBISHI (regione Masisi, Nord Kivu): un testimone riporta che elementi
dell'AFDL hanno ucciso molti civili Hutu rifugiati e zairesi. Vengono
forniti numerosi dettagli ma non la data in cui e' avvenuto il fatto. Gli
AFDL hanno affermato che tutte le vittime erano Interahamwe.
MATANDA (regione Masisi, Nord Kivu): un centro sanitario e' stato distrutto
dai soldati ribelli, due infermieri sono stati uccisi e la chiesa
parrocchiale e' stata saccheggiata, e tutto cio' ha creato un clima di
terrore che sembra persistere tuttora. Il Relatore si e' addentrato per
cinque chilometri nella localita', ma una pattuglia militare a Mushaki gli
ha proibito di continuare. Secondo il PANADI, durante questo episodio sono
morte 250 persone.
MUNIGI: Sarebbero stati trovati dei corpi in decomposizione nei boschi
vicino Munigi, lungo la strada fra Kibumba e Rutshuru, nel Nord Kivu. Il
fatto e' stato riportato da un solo testimone, che non e' stato
ulteriormente interrogato.
MUGUNGA (regione Katindo, Goma, Nord Kivu): il vice Primo Ministro Kamanda
riporta che circa 3.000 persone sono state uccise nel campo profughi della
localita'. L'AZADHO sostiene che ci sono stati circa 10.000 morti, che il
fatto e' avvenuto tra il 14 e il 15 novembre, e che l'attacco e' stato
eseguito dall'Armata Patriottica Rwandese e dalla milizia Mai-Mai.
MUGUNGA: secondo l'AZADHO e un testimone non identificato, i resti di 12
uomini, 10 donne e 30 bambini, tutti uccisi con un colpo d'arma da fuoco
nella testa, sono stati trovati in una localita' a un'ora e mezza a nord di
Mugunga.
MUSHABWABWE (comunita' di Bwito, Nord Kivu): secondo la principale ONG
locale, l'AFDL ha attaccato e ucciso dei membri della vecchia Forza Armata
Rwandese e Interahamwe; non sono stati forniti ne' date ne' numeri.
NGUNGU (regione Masisi, Nord Kivu): secondo l'AZADHO, la milizia Mai-Mai e
l'AFDL hanno attaccato congiuntamente Ngungu il 19 novembre, come
rappresaglia per un massacro compiuto dai rifugiati che fuggivano dal campo
di Mugunga, e il risultato e' stato di 1.500 vittime, molte delle quali
innocenti.
NYAKARIBA (regione Masisi, Nord Kivu): Varie fonti affermano che c'e' stato
un massacro in questa regione il 22 dicembre, benche' i resoconti
differiscano quanto alle cifre e a vari dettagli. Si riferisce che, in una
popolazione di 25.000 persone, solo le donne e i bambini sono sopravvissuti
ad un attacco eseguito dai Mai-Mai con il supporto dell'AFDL, il 24
dicembre. Il PANADI sostiene che ci sono stati 300 morti. Un testimone
racconta che i corpi avevano le mani legate dietro la schiena.
NYAMITABA (comunita' di Bashali, regione Masisi, Nord Kivu, prevalentemente
Hutu): la mattina del 21 novembre, i Mai-Mai e le truppe AFDL avrebbero
ucciso circa 50.000 persone, tra cui circa 1.000 rifugiati. Un testimone
anonimo afferma che ci sono stati 4.500 morti, ma vari testimoni
interrogati dal relatore dicevano che man mano che si svolgevano gli
eventi, questi numeri risultavano inferiori alla realta'. La portata
dell'accaduto richiedeva una visita del Relatore sul posto, ma, per le
ragioni riportate sopra, non gli e' stato possibile farla.
RUHEGERI (regione Masisi, Nord Kivu): secondo un resoconto di un testimone,
letto dal relatore, il villaggio e' stato attaccato una notte di dicembre
dall'AFDL, e l'episodio si e' concluso con la morte di circa 400 civili
disarmati; altre fonti parlano di 80 morti.
SAKE (Nord Kivu): Il Relatore ha ricevuto dei rapporti sulla localizzazione
di una fossa comune nella piantagione di caffe', nella quale, secondo
l'AZADHO, erano sepolte parecchie dozzine di rifugiati uccisi dalla milizia
Mai-Mai. Secondo un testimone intervistato dal Relatore, cinque su sette
persone uccise in un attacco erano donne.
SHABUNDA: in un'intervista a un giornale, un prete ha riferito di aver
saputo da alcuni profughi rwandesi che i soldati dell'AFDL hanno ucciso o
causato la sparizione dei loro compagni piu' giovani. Viene anche riferito
che i ribelli hanno attaccato il campo profughi del luogo, provocando un
numero indeterminato di vittime.
SHINDA (localita' di Bweza, regione Rutshuru, Nord Kivu): i ribelli hanno
attaccato il mercato ai primi di gennaio, uccidendo parecchie persone.
TONGO: un rifugiato rwandese ha detto al Relatore Speciale che "il 19
gennaio, alle 13.30 circa, siamo stati attaccati dai criminali, che hanno
ucciso mio padre, mia madre, mia moglie e mio figlio. Io sono fuggito.
Hanno ucciso 38 persone. I soldati che attaccavano avevano l'aspetto di
Tutsi".
Esecuzioni sommarie attribuite ai ribelli