Il secondo numero dell'edizione italiana di Africanews è imperniato su due  grandi temi del vivere civile: la perdita di fiducia da parte dell'uomo nei  suoi simili e il comportamento del clero nella società attuale. Il primo  argomento viene sviluppato da Kizito Sesana e prende lo spunto dai disordini  etnici che ricorrentemente scoppiano, perché provocati ad arte in Kenya.
 Sono scontri sanguinosi con decine di morti, sono eccidi che purtroppo  vengono accettati dall'opinione pubblica come inevitabili, quasi un prodotto  spontaneo di questa società malata e come conseguenza di disegni politici  del governo ai quali non ci si può sottrarre.
La rassegnazione però porta con se guai ancora peggiori e cioè la perdita  della fiducia nella solidarietà umana, nella pace, l'abdicazione ai propri  diritti di cittadino. Il padre comboniano Kizito si ribella a questo  atteggiamento rinunciatario e ricorda che solo la fratellanza, l'unione fra  gli uomini può aver ragione del male e di qualsiasi altra avversità. Glielo  conferma il vecchio missionario che disse: "se non credessimo più  nell'amore, il mondo morirebbe".
L'altro argomento piuttosto scabroso e imbarazzante per la Chiesa cattolica  viene affrontato da Laurenti Magesa, teologo e giornalista africano, con  serenità ma senza mezzi termini. Come già è accaduto e accade nei paesi  occidentali, anche in Africa i media non temono di portare alla ribalta  certi comportamenti criticabili e disdicevoli dei sacerdoti. In questa  situazione africana si parla di abuso d'alcol, di attività commerciali non  compatibili con la natura del sacerdozio e infedeltà al celibato.
Magesa prende in considerazione le misure adottate dalla conferenza  episcopale della Tanzania ed esprime il suo acuto e sovente ironico giudizio  in una disanima che va oltre l'argomento in questione e investe tutto il  settore dei rapporti gerarchici nella chiesa cattolica.
Altri articoli completano il numero di Aprile e fra questi spicca quello  relativo al declino delle famose miniere d'oro sudafricane, declino dovuto  al forte ribasso del prezioso metallo sui mercati finanziari. Curioso il  tema relativo alla discriminazione che subiscono gli albini in alcuni paesi  africani, una superstizione dura a morire ma contro la quale molti ora  stanno combattendo.
       
  
Africanews staff