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![]() Rassegna stampa Sulla CeceniaInternazionale N. 61 - 14 GENNAIO 1995Opinioni a confronto Gli occidentali divisi di fronte alla crisi tra Russia e Cecenia
Torna alla rassegna stampa 1 - JOE KLEIN, NEWSWEEK, STATI UNITISecondo "Newsweek" l�avventura di Grozny non deve essere l�occasione per abbandonare Mosca. Che Eltsin resti al potere o menoPer la politica dell�Amministrazione Clinton verso la Russia la crisi cecena è sinonimo di difficoltà. I repubblicani esigono un atteggiamento più intransigente. (...) Henry Kissinger e la maggior parte dei rappresentanti dell�Europa centrale ritengono che la Russia sia troppo imprevedibile perché ci si possa fidare, e che bisognerebbe estendere la Nato a est fino agli Stati baltici e all�Ucraina. (...) Ma sarebbe un torto cambiare adesso l�essenziale della politica di Clinton, ed è veramente troppo presto per considerare la Russia "perduta". L�insistenza di Kissinger non è altro che un riflesso dell�"orsofobia". Dopotutto dov�è la minaccia? E perché, in questi tempi di umiliazione internazionale assoluta, accrescere la tendenza russa alle tenebre e alla paranoia? Se Mosca tornerà mai a mostrarsi come una superpotenza e a minacciare i suoi vicini, sarà allora possibile potenziare rapidamente la Nato. Si è mostrata, invece, relativamente docile sui mercati europei in questi ultimi anni, e in circostanze particolarmente difficili. Ha ritirato le sue truppe dai paesi baltici, non ha fatto sciocchezze con l�Ucraina, ha lasciato che il suo impero le sfuggisse. (...) Sarebbe un errore altrettanto terribile interrompere l�aiuto americano alla Russia, nel caso che Eltsin fosse allontanato dal potere. Il programma di aiuti serve anche per alcuni obiettivi americani essenziali. Il primo è la denuclearizzazione. (...) Non si dovrebbe interrompere questo processo chiunque sia l�occupante del Cremlino. Il secondo obiettivo è aiutare la creazione di un�economia di mercato.(...) Ma i russi hanno dimostrato di avere un�attitudine quasi selvaggia al realismo del libero scambio (...). Se per Clinton è probabilmente tempo di allontanarsi da Eltsin deve farlo esprimendo fiducia nel fatto che l�intenso desiderio di pace del popolo russo e la sua frenesia per le bambole Barbie avranno ragione del tribalismo e della paranoia, riaffermando che lo scopo della politica americana è il raggiungimento di questo obiettivo e non l�appoggio a questo o a quel leader.
2 - ANDERS BJÖRCK, DAGENS NYHETER, SVEZIAPer Anders Björck, ex presidente del Consiglio d�Europa, un paese che risolve i conflitti politici con le bombe non è maturo per l�Unione europeaIl Consiglio d�Europa è stato chiamato "il club delle democrazie". Il fondamento stesso della sua esistenza è costituito dalle severe esigenze riguardo ai sistemi democratici dei paesi membri e al loro rispetto dei diritti dell�uomo. Fino a oggi queste esigenze sono state rispettate alla lettera. Così l�adesione della Spagna e del Portogallo era stata esclusa sotto Franco e Salazar. La Grecia e la Turchia sono state espulse dai lavori del Consiglio quando i militari erano al potere. Con i paesi comunisti dell�Europa dell�Est non c�è stato nessun contatto dalla creazione del Consiglio, nel 1949, fino al disgelo nel 1989. (...) Grazie al mantenimento di questi canoni l�adesione al Consiglio d�Europa era diventata un esame che si era tenuti a sorpassare per partecipare ai lavori degli altri organismi comunitari. Adesso è in corso il procedimento di ammisione della Russia nell�aprile 1995. (...) Sono rimasto molto sorpreso che l�ammissione della Russia sia considerato come un fatto automatico. È evidente che bisogna sostenere il processo democratico in questo paese. Ma gli avvenimenti di queste ultime settimane devono far riflettere i ferventi sostenitori di un�ammissione della Russia. Un paese che cerca di risolvere i conflitti bombardando le popolazioni civili e organizzando un sanguinoso intervento con i carri armati non è maturo per entrare nel Consiglio d�Europa. Questo dovrebbe essere evidente per ogni difensore dei diritti dell�uomo. Purtroppo la reazione del Consiglio all�intervento russo in Cecenia è stato inconsistente. Se il Consiglio deve avere un ruolo in futuro, cosa che mi auguro, l�ammissione dei russi nel mese di aprile sarebbe un gran brutto segnale. Che diranno i paesi dell�Est se un paese che cerca di risolvere attraverso la violenza i problemi politici è ammesso in un organismo basato sulla democrazia e sui diritti dell�uomo? Bisogna agire presto e con determinazione. Per la democrazia e i diritti dell�uomo; e per l�avvenire del Consiglio d�Europa.
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