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Croazia: navi statunitensi in Adriatico?

La testimonianza che vi presentiamo segnala una notizia a cui non è stato dato spazio nei media a grande diffusione in Italia: per questo vi preghiamo di leggerla, per poter venire a conoscenza insieme a noi di un'informazione che gli organi di stampa e le televisioni del nostro Paese non hanno ritenuto di prendere in considerazione.

Secondo questa testimonianza, si trovano attualmente sulle coste croate due navi statunitensi e una portaerei che si preparano, stando almeno alle fonti ufficiali, ad una campagna di pattugliamento volta a combattere il narcotraffico e l'immigrazione clandestina in partenza dalla Croazia per le coste italiane. Tuttavia, almeno due elementi ci colpiscono, in questa storia: perché si tratta proprio di navi statunitensi? E per quale motivo, se la Croazia prepara un'operazione di pattugliamento per "proteggere" le coste del nostro Paese, non troviamo tracce significative di questa notizia sui nostri media nazionali? Inoltre, l'operazione dovrebbe aver luogo tra il 21 e il 28 settembre, proprio in coincidenza con le elezioni nella confinante Repubblica Federale di Jugoslavia. Il Montenegro è molto vicino ai luoghi di attracco di queste navi... Che si tratti solo di una coincidenza?

Vi presentiamo una testimonianza oculare, raccontata a PeaceLink da Zoran K. che, all'inizio di settembre, si è recato in vacanza in Croazia. La sua testimonianza è suffragata, naturalmente, da fonti giornalistiche croate, in particolare il quotidiano Jutarnji LIST dei primi giorni di settembre e il settimanale Globus dell'8 settembre 2000.

PeaceLink: Che cosa sta succedendo sulle coste croate?

Zoran K.: Si prepara un'operazione, com'è stato scritto su riviste e quotidiani croati. Cominceranno il 21 settembre e finiranno il 28 settembre, cioè due giorni prima dell'inizio delle elezioni in Jugoslavia - Serbia e Montenegro - e dovrebbero finire due giorni dopo.

P: Allora, ufficialmente perché si svolgono queste manovre?

Z.K.: Ufficialmente per contrastare il narcotraffico e l'immigrazione clandestina.

P.: Dalla Croazia verso...

Z.K.: Dalla Croazia in Italia. Ci sono due navi americane: una si chiama Saipan e l'altra... non lo so. Per la precisione ci sono una portaerei e due navi di sbarco. Esattamente non mi ricordo quanti siano, ma mi sembra 25.000 soldati, tutti croati, l'esercito di terra, diciamo, mentre gli americani sono Marines. Non so se sia la prima o la seconda operazione che fanno insieme: comunque, queste manovre prima erano collocate sul Mar Baltico, dopo sono state trasferite qui, sul Mare Adriatico. La collocazione era Dubrovnik, nel Sud della Croazia, poi non so perché, si sono spostati più a Nord, a Spalato. Adesso, dal 21, si svolgerebbe questa operazione nell'arcipelago di fronte a Spalato: ma non è detto, si può anche scendere più giù, a 100 km, e siamo subito nel Sud, si tratta di 100-150 km di distanza. Quando sono tornato in Italia, pensavo che anche voi, sui giornali, aveste saputo qualcosa. Oltretutto, nello stesso momento in cui gli americani fanno esercitazioni con i croati, nello stesso momento, il 24, cominciano le esercitazioni con i rumeni. Ovvero, rumeni e americani dovrebbero fare la stessa cosa, ma dall'altra parte. I serbi sostengono che non è una coincidenza questa cosa...... Parlando in italiano è difficile, ma in un articolo che ho letto, un giornalista croato intervistava un ammiraglio croato, che è a capo di quest'azione e gli chiedeva: "Perché queste cose? c'è pericolo che saremo coinvolti in un'azione contro la Repubblica di Jugoslavia?". Bene, c'erano 2-3 frasi, dette da questo giornalista, sempre al condizionale, ma a un certo punto c'è stata questa domanda: "Cosa succederà quando entra l'esercito americano?". Non c'era il condizionale, come se fosse una cosa sicura. Questo mi ha molto toccato. Forse per voi la nostra grammatica... non c'entra. Magari è anche uno sbaglio!"

P.: In ogni caso è così che era scritto?!?

Z.K.:. Potete verificare. Dov'è il mio Globus [rivista settimanale croata, N.d.R.]?

P: Queste manovre sono presentate come un'operazione contro l'immigrazione verso l'Italia......

Z.K.: Contro l'immigrazione e il narcotraffico. E allora dicevano, anche là: contro l'immigrazione e il narcotraffico c'è già la polizia. Finora non è mai arrivato nessun esercito contro il narcotraffico.

P: Ma tu sai se questa nave Saipan batte bandiera americana? E' una nave della NATO?

Z.K.: E' americana!

P: Sui giornali italiani è stato detto, ma si parla di diverse settimane fa, che si sarebbe dovuto fare qualche cosa per contrastare l'immigrazione clandestina. E questo è avvenuto in coincidenza con lo sbarco di un gommone carico di clandestini che era partito da Spalato, e non già dalle coste albanesi come avviene di solito. E si era detto che sarebbero state pattugliate le coste croate, ma è stato qualche tempo fa, e non si parlò a quanto ricordo di coinvolgimento degli Stati Uniti.

Z.K.: Ma sai, queste manovre non si fanno nel giro di una settimana. Si preparano per 3-4 mesi, forse anche di più..... Poi, però, queste navi fanno esercitazioni per uno sbarco!

P: E' preoccupante la coincidenza con le elezioni in Serbia....

Z.K.: Beh, un'altra cosa preoccupante è che in Italia non se ne sa niente!

P: C'è come una specie di silenzio stampa su tutto...

Z.K.: No, il silenzio stampa su tutto non c'è, perché oggi ho comprato il giornale [Il Resto del Carlino del 17/ 09/ 00] e il titolo è: La Piovra degli scafisti!

P: Sì, ma mi risulta che faccia riferimento all'Albania.

Z.K.: Vabbè, ma nel giornale parla anche di Saddam, anche del Kosovo....

P: Ma sulla Jugoslavia c'è un silenzio pressoché totale.

Z.K.: No, guarda! Sulla Repubblica del 16 settembre, parla del Kosovo! Però non si parla di queste manovre sulle coste croate! Vorrà dire che vogliono nascondere qualcosa! E se hanno da nascondere qualcosa, vorrà dire che ci sarà qualcosa di marcio.

P: E la popolazione croata che tipo di atteggiamento ha nei confronti di queste manovre?

Z.K.: La popolazione non ha nessun tipo di atteggiamento, perché non vogliono parlare. Non parlano: vivono, sopravvivono giorno per giorno e dicono che sperano di non essere coinvolti. Tutti si chiedono: "Ma cosa ci succederà se saremo coinvolti?". La popolazione croata crede che la Croazia avrà un ruolo uguale a quello dell'Albania quando è stata fatta l'azione in Kosovo: semplicemente non succederà niente alla Croazia, sarà solo una base, non le succederà niente così come all'Albania non è successo niente. Forse si tratta di ignoranza, forse di un buon auspicio..... e comunque non si può fare niente.

P: Forse non è vero che non succede PROPRIO niente: tu per caso sai quanti serbi ci sono in Montenegro?

Z.K.: Oh, in Montenegro, se succede qualcosa di brutto, il Montenegro è diviso a metà. C'è il 60% pro serbi e 40% pro montenegrini.

P: Ipotizziamo che si intraprenda un'azione militare in Montenegro. La Croazia dovrebbe assorbire centinaia di migliaia di profughi.....

Z.K.: C'è anche questo. In Montenegro è una cosa storica: è sempre stato diviso tra sostenitori del regno montenegrino e pro serbi, che sostengono invece che i montenegrini non sono altro che serbi del Sud.

P: Ma che aria si respira in Croazia nel dopo-Tudjman?

Z.K.: Dal 6 settembre al 14 settembre, sono stati catturati più di 50 criminali di guerra che avevano vissuto tranquillamente in Croazia con Tudjman. Ora, proprio mentre c'eravamo noi, sono stati arrestati, perché il Ministro degli Esteri croato ha parlato con Carla Del Ponte, e dopo questo summit, il giorno dopo sono stati catturati! Ma anche questo non si è sentito in Italia, eppure è una buona cosa! Mesic, che è presidente della Croazia, dice che finalmente stiamo facendo i conti con la nostra sporca storia: dobbiamo dimostrare che la Croazia è una democrazia sana, dove non si possono lasciare liberi quelli che hanno ammazzato i musulmani nel 1991, poi i serbi.... Hanno catturato il generale Oreskovic, Norac... criminali forti nella gerarchia del partito nazionalista croato. Dopo si è scoperto che era Tudjman quello che li nascondeva ecc. I nazionalisti croati però non sono tutti morti: sostengono che il governo vuole arrestare tutta la Croazia, mandano lettere di intimidazione, e hanno condannato a morte il presidente Mesic per alto tradimento della causa croata. Qui su Globus si legge che Oreskovic è stato arrestato per omicidio di civili. Era un generale pensionato ormai, e viveva tranquillamente a Zagabria: è stato arrestato anche nel 1993, ma poi è stato liberato sulla parola dell'allora Ministro della Difesa, che era nazionalista, nemico della Jugoslavia, e che ora è morto. Insomma, in Croazia c'è tensione, ma ora Mesic sta facendo quello che può fare. Io gli credo, perché devo credere in qualcuno. Dice Mesic su Globus "Inizia finalmente lo scontro con i criminali di guerra".

L'intervista è stata raccolta e redatta da Sabrina Fusari, interprete di PeaceLink.