8 marzo: la parola alle ragazzeA SCUOLA RIPERCORRENDO SECOLI DI PREGIUDIZI
"Infiniti sono i difetti delle donne". "L'emancipazione costituisce un pericolo". "Non dimenticare la frusta!" La storia della cultura ha prodotto frasi come queste. Ecco cosa ne pensa oggi un gruppo di studentesse.
Qualche minuto prima di scrivere le mie opinioni sull'argomento,
abbiamo letto in classe un testo scritto da Ferdinando Loffredo,
ai tempi del fascismo. A distanza di 61 anni io non condivido
affatto la sua opinione; la donna e' in grado benissimo sia di
lavorare che di mandare avanti la casa ed educare i figli senza
far fallire nessun matrimonio. Purtroppo in questo periodo io sto
vivendo in prima persona questa mentalita' con un amico il quale
ha proibito categoricamente alla ragazza di frequentare
l'universita'. L'ha fatta ritirare da scuola quando mancavano
solo tre mesi al suo diploma; non potra' per niente pensare di
lavorare in un futuro. Tanto meno il suo ragazzo vuole che esca
di casa, se non accompagnata da parenti o amici dalla parte di
lui. Potevo capirlo 60 anni fa, ma non credete che sia ora di
finirla?
Ancora oggi la donna e' accusata di togliere il lavoro agli
uomini. Forse l'uomo ha paura di passare in secondo piano e cerca
in tutti i modi di rendersi superiore. L'8 marzo e' una giornata
da ricordare, molto tempo fa tantissime donne in un lontano 8
marzo rimasero bruciate in una fabbrica. La cosa che a me
dispiace di piu' e' che le donne si fanno rispettare solo quel
giorno.
L'8 marzo dovrebbe essere tutti i giorni. Accade invece che in
alcuni paesi orientali la donna viene usata solo per procreare.
Se al momento della nascita di un figlio nasce una bambina, quel
momento che dovrebbe essere di grande gioia viene accolto con le
lacrime e la disperazione perche' al mondo e' nata qualcosa di
insignificante.
Le donne si sono sempre piu' emancipate e forse sarebbe difficile
sottometterle adesso. Ma il pensiero nei confronti delle donne
non credo che sia cambiato, forse il comportamento degli uomini
puo' essere diverso, ma l'idea di fondo e' sempre quella di
considerare la donna sottomessa. Certo... i sogni non possono
essere sempre perfetti e noi donne siamo come i sogni.
La donna non si conquista con il potere ma con la sensibilita',
l'amore e la pazienza.
Fortunatamente oggi sono poche le persone che reputano la donna
una nullita', ma non si puo' ignorare nemmeno il fatto che quei
pochi lo pensano.
Dire che la donna e' piena di difetti e' come dire che non e'
buona a niente e se la donna non doveva essere buona a niente Dio
non l'avrebbe creata. La donna non e' stata creata per sposarsi e
poi finire come "perfetta casalinga" anche se molte donne fanno
questa fine. La donna oggi e' cambiata molto, ha piu' voglia di
vivere la propria vita, diversa da come la vivevano molte donne
prima. Naturalmente non parlo di tutte le donne perche' io non
sto nella testa di ognuna di loro, ma da quanto ho sentito la
donna di oggi non vuol fare piu' solo la casalinga, ha voglia di
lavorare, di divertirsi e non di chiudersi in casa propria
occupandosi solo della casa, dei figli e del marito. La mia vita
non la passero' chiusa in casa a fare la casalinga che lava,
stira, pulisce, cucina al marito e ai figli e poi non ha piu'
tempo per far altro. Non dico che trascurero' la mia famiglia,
faro' in modo di occuparmi della casa, dei figli e soprattutto mi
occupero' di mio marito come anche lui spero si occupera' di me;
vorro' divertirmi e, se trovo un lavoro, anche lavorare.
Chi vieta alla donna la liberta' di agire e' cosciente delle
capacita' della donna e, comportandosi in questo modo, conferma
che la donna puo' avere delle buone potenzialita'. Se non avesse
avuto delle buone capacita' l'uomo non si sarebbe preoccupato di
imporle dei divieti.
Secondo me ogni uomo che ha da dire qualcosa contro la donna ha
soprattutto bisogno d'amore.
Mi rimane un solo dubbio: se la donna veniva disprezzata in
questo modo, come mai esiste un giorno dedicato alle donne al
contrario degli uomini?
"Alle donne si conviene il silenzio"IL SILENZIOAlle donne si conviene il silenzio. Sofocle (autore greco di tragedie, 496-406 a.C.)
QUESTA PESTE
IL CARATTERE
INCOSTANTE
LA NATURA/1
LA NATURA/2
NELLE CHIESE
UN ERRORE DI DIO
LA FRUSTA!
ATTRARRE
INDOVINARE
COME LE OCHE
COME I SOGNI
O tu, proprio tu, raccomanda alle tue donne, alle tue figlie,
alle donne dei credenti di calare un poco su di loro i loro veli:
questo servira' a distinguerle dalle altre, perche' non vengano
offese.
Se ci sono donne vostre che si rendono colpevoli di scandalo,
cercate fra di voi quattro testimoni contro di loro. Se in
realta' la loro testimonianza e' vera, chiudetele in casa, nei
recessi segreti, fino a che morte non sopravvenga o che Dio porga
loro una via di uscita.
INFINITI DIFETTI
"La donna deve tornare sotto la sudditanza assoluta dell'uomo""L'eguale diritto al lavoro, applicato in larghissima scala, ha condotto - in numerosi strati della popolazione - alla indipendenza economica della donna rispetto all'uomo, diminuendo in questi una supremazia che era di norma estrinsecata (inconsciamente o coscientemente) in modo da risolversi in un rafforzamento morale della famiglia (...) Sara' invece fatale che il Fascismo affronti e risolva questo problema fondamentale nella creazione della nuova civilta', realizzando la negazione teorica e pratica di quel principio di eguaglianza culturale fra uomo e donna che puo' alimentare uno dei piu' dannosi fattori della dannosissima emancipazione della donna (...) Pero', l'abolizione del lavoro femminile deve essere la risultante di due fattori convergenti: il divieto sancito dalla legge, la riprovazione sancita dall'opinione pubblica. La donna che - senza la piu' assoluta e comprovata necessita' - lascia le pareti domestiche per recarsi al lavoro, la donna che, in promiscuita' con l'uomo, gira per le strade, sui tram, sugli autobus, vive nelle officine e negli uffici, deve diventare oggetto di riprovazione, prima e piu' che di sanzione legale. La legge puo' operare solo se l'opinione pubblica ne forma un substrato (...) L'esperienza ha dimostrato che l'apporto dato dalla donna emancipata allo sviluppo della civilta' e' negativo: l'emancipazione della donna, mentre non ha prodotto vantaggi apprezzabili nel campo delle scienze e delle arti, costituisce il piu' certo pericolo di distruzione per tutto quanto la civilta' bianca ha finora prodotto (...) La donna deve tornare sotto la sudditanza assoluta dell'uomo: padre o marito; sudditanza, e quindi inferiorita': spirituale, culturale ed economica."Ferdinando Loffredo ("Politica della famiglia", 1937)
Donne in AfghanistanQuando una fanciulla compiue 13 anni, compare sempre in una specie di sudario che la copre dalla testa ai piedi. Sul volto, all'altezza degli occhi, e' ritagliato un quadratino che le permette di vedere, ma anche questo e' ricoperto da una garza di seta. Mettere in mostra le mani sarebbe una cosa sconveniente, percio' anche le mani sono sempre nascoste sotto il mantello.J.Michener
ONUDichiarazione sulla eliminazione della discriminazione nei confronti della donnaArt.1 - La discriminazione nei confronti delle donne, in quanto nega o limita l'uguaglianza dei diritti della donna rispetto all'uomo, e' fondamentalmente ingiusta ed e' lesiva della dignita' umana.
Art.2 - Devono essere prese tutte le misure adeguate per abolire
le leggi, le consuetudini, i regolamenti e le pratiche in vigore,
che costituiscono una discriminazione nei riguardi delle donne, e
per assicurare la protezione giuridica adeguata dell'eguaglianza
dei diritti degli uomini e delle donne, e in particolare: Art.3 - Devono essere prese tutte le misure adeguate per educare l'opinione pubblica e ispirare in tutti i Paesi il desiderio di abolire i pregiudizi e di sopprimere qualunque pratica consuetudinaria o d'altro genere, che sia fondata sull'idea dell'inferiorita' della donna.
Art.4 - Devono essere prese tutte le misure adeguate per
assicurare alle donne, in condizioni di uguaglianza con gli
uomini, e senza alcuna discriminazione: Negli altri articoli si sancisce tra l'altro il diritto di uguaglianza con il marito nell'ambito del matrimonio (art.6), l'abrogazione di tutte le discriminazioni verso le donne presenti nei codici penali (art.7), parita' di accesso all'istruzione (art.9) e il diritto alla parita' di retribuzione con gli uomini (art .10). La storia dell'8 marzo si fa risalire all'incendio di una fabbrica a Chicago in cui morirono molte operaie perche' il padrone aveva bloccato i cancelli. Secondo altri storici invece la ricorrenza e' da far risalire all'8 marzo 1917, giorno in cui le donne russe manifestarono a Pietroburgo chiedendo il pane e il ritorno dei soldati dal fronte. "La manifestazione era tanto imponente che la polizia zarista non riusci' a reprimerla", dice l'europarlamentare Marida Bolognesi. Nel 1921 la data dell'8 marzo fu adottata come giornata internazionale della donna. I testi sono a cura di Francesca Cantore, Naomi Caputo, Anna De Giorgio, Isabella Ferrari, Viviana Fonzino, Francesca Massafra, Maria Rosaria Mosca, Patrizia e Stefania Ponzetta, Francesca Protopapa. Coordinameto didattico a cura del prof.Alessandro Marescotti.
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