Foto street children



Infanzia abbandonata

Babbo Natale a Koinonia

Anche quest'anno milioni di bambini non conosceranno un regalo di Natale. A Taranto e' in atto un'iniziativa umanitaria per creare un ponte di solidarieta' con i bambini del Kenya.


Koinonia - Nairobi - Kenya, centr'Africa. Sembrerebbe la pubblicita' di un safari e invece e' uno fra i tanti scenari che il "sud del mondo" ci offre. Nairobi e' la capitale africana dell'abbandono minorile. No, Koinonia non e' un ritrovo per ricchi europei o americani alla ricerca di un nuovo svago o di un esemplare da abbattere. E' sede di una comunita' di recupero dei cosiddetti "bambini di strada", cuccioli abbandonati dai genitori, figli di un'immane poverta'. Chissa' quanti allieteranno le proprie vacanze natalizie fra la neve, in una romantica baita oppure i piu' benestanti si godranno i suggestivi tramonti in un'isola tropicale. I piu' fortunati...

E i bimbi di Koinonia?

Ma che importanza possono avere migliaia di bambini neri senza una casa, senza cibo, senza una famiglia, senza possibilita' di riscatto, ne' di sfuggire ad un destino programmato. Vite allo sbaraglio senza un avvenire. Bimbi in serie per una miseria uguale per tutti. Ma perche' stare a preoccuparci! Abbiamo di certo cose piu' importanti da fare per noi stessi che pensare a loro, che accettare il fatto che esistano anche loro. Pensiamo piuttosto a scambiarci i regali che ci siamo "meritati".

E quei bimbi di Koinonia?

C'e' chi si sta occupando di loro, c'e' chi al posto nostro vuol dar loro quella possibilita'. E' un missionario comboniano, Renato Sesana, ribattezzato Kizito proprio dai suoi fratelli. Un italiano, uno come noi, ma piu' coraggioso di noi. Avra' conosciuto la mondanita' e il consumismo sfrenato che caratterizza il "nord del mondo". Eppure ora e' li', a cercare di dar sollievo ad alcuni fra i 30.000 bambini di strada della realta' in cui vive. La sua comunita' - una decina di volontari - mira ad accogliere quei bambini che quotidianamente - fra la criminalita' e lo stordimento con la colla - cercano l'espediente per eludere la fame. Anche stavolta l'Africa ci turba, si insinua silenziosa fra i nostri pensieri. Ci obbliga a capire che il benessere economico, la cultura, il progresso sono tesori che teniamo per noi, negandoli a milioni di uomini. Ci costringe ad aprire gli occhi. Ma che noiosa quest'Africa! Possibile che i neri, dopo secoli, non vogliano accettare la miseria che rende ricchi noi?
Ma cosa potremmo mai fare per

quei bimbi di Koinonia?

Prima di perderci fra i giochi di potere delle grandi potenze economiche, chiediamoci se saremmo pronti noi, in prima persona, ad un rovescio dell'attuale ripartizione economica mondiale.
Tranquillo! Quei bambini non chiedono nulla di tutto cio'. A loro non e' dato di capire. Sono "innocui", non attenteranno alla nostra fortunata vita. Ma concediti un piccolo gesto eroico, forse non lo farai con il cuore, puo' darsi che tu aderisca senza capire. Non importa. Se e' vero che il Natale puo' dare i suoi frutti, cogliamo l'occasione di sentirci piu' buoni e piu' fratelli.
Tu sei fortunato, noi siamo fortunati. Siamo nati nel posto giusto, nel momento giusto. Non come

quei bimbi di Koinonia.

Ringrazia Dio perche' domani non ti sveglierai da solo per strada, con lo stomaco vuoto. Avrai vicino i tuoi genitori, i tuoi amici, non sarai costretto a vendere plastica o giornali usati. E, ammesso che ti riesca, ringrazialo anche perche' andrai a scuola. E un giorno potrai essere cio' che vuoi. Dai mille lire. Tu cosa ne faresti qui? Niente di importante, ma per loro e' tantissimo. Privarti di niente e' cio' che di piu' bello potrai fare in occasione di questo Santo Natale. Fallo per te stesso e per quei bimbi.

Buon Natale Gabriella Bolognini


Per chi volesse aiutare i bambini di Koinonia e sostenere l'iniziativa 
ecco tutti i riferimenti.
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Associazione Amani
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L'iniziativa di cooperazione con Koinonia e' diffusa a cura della rete 
telematica PeaceLink che ha promosso - mediante la campagna di solidarieta' 
"PeaceLink for Africa" - un'apposito collegamento di posta elettronica. 
Cio' consente di scambiare messaggi con la comunita' di Kizito al costo di 
una telefonata urbana.
In tal modo le scuole, ad esempio, possono avviare esperienze di 
"corrispondenza telematica" in italiano ed in inglese e seguire la 
computer conference "PeaceLink for Africa". Per informazioni: 
PeaceLink, casella postale 2009, 74100 Taranto.

Quanto abbiamo raccolto per Koinonia


X-POP3-Rcpt: enrico@www
Return-Path: uucp@osiride.telnetwork.it 
From: a.marescotti@peacelink.it (Alessandro Marescotti) 
Date: 28 Dec 95 13:44:10
Subject: quanto abbiamo raccolto per Koinonia 
X-Ftn-To: Enrico Marcandalli
X-Listname: PeaceLink for Africa
To: Multiple.recipients.of.PeaceLink.for.Africa@osiride.telnetwork.it 
Reply-To: africa@peacelink.it
Errors-To: africa-owner@peacelink.it
Sender: africa-owner@peacelink.it


Ciao Enrico!

1) Ho appena finito di fare i conti ed ero impaziente di comunicartelo, 
visto che sei il responsabile della campagna PeaceLink for Africa: 
a Taranto abbiamo raccolto Lire 1.056.600 per i bambini di strada di 
Koinonia. La cifra e' stata interamente versata per la comunita' di 
Koinonia. La mia scuola ha contribuito per oltre la meta', esattamente 
per Lire 548.600, frutto dell'appello "BABBO NATALE A KOINONIA", scritto 
da Gabriella Bolognini (una mia studentessa) che ho appena inserito 
come messaggio, nonche' del recital musicale che abbiamo realizzato con 
poesie e canzoni da Lennon agli 883, peace&love insomma. Mille lire 
offerte volontariamente a testa che poi si sono "dilatate" e sono giunte 
ad offerte generose, specie fra gli insegnanti. Commuovente il contributo 
dei bidelli, a cui non avevamo chiesto niente e che sono venuti 
volontariamente a versare il loro contributo e che si sono fatti 
promotori di una raccolta in segreteria. 

2) Molti mi hanno chiesto se i soldi sarebbero arrivati in Africa. 
Questa domanda mi ha dato la possibilita' di invitare i ragazzi al campo 
estivo di Koinonia, per cui appena Kizito fornira' informazioni sulle 
date e sulle modalita' di partecipazione mi attivero' per comunicarle. 
Kizito ha inviato a due miei studenti e ad una insegnante delle belle 
lettere e ha risposto a messaggi di posta elettronica che abbiamo 
inviato da scuola; in piu' la videocassetta su Koinonia e tutti i 
riferimenti che sono stati messi nell'appello sono stati piu' che 
sufficienti per dare l'idea concreta che stavamo promuovendo 
un'iniziativa per una comunita' che esisteva realmente e interagiva con noi.

3) PeaceLink for Africa e Babbo Natale a Koinonia e' stata presentata 
a Bari (nell'ambito di una conferenza che ho tenuto su invito 
dell'Associazione Infosfera) e a Taranto (nell'ambito degli incontri 
della pace organizzati da Pax Christi). Li' sono stati raccolti dei 
contributi che hanno finito per consentire di raggiungere e superare 
la quota del milione, il resto e' frutto di regali di Natale trasformati 
in contributi per Koinonia.

4) Infine la foto di Kizito e' apparsa sulla pagina della 
"vita ecclesiale" del settimanale "Nuovo dialogo", della Curia di Taranto, 
che ha pubblicato l'articolo di Gabriella Bolognini col titolo 
"Babbo Natale a Koinonia" (le locandine a Taranto pubblicizzavano 
questo numero natalizio del settimanale con un grande slogan 
"KENYA CHIAMA TARANTO - UN NATALE SENZA FRONTIERE).

5) Stiamo realizzando il bilancio consuntivo 1995 dell'Associazione 
PeaceLink e pertanto i dati delle entrate e delle uscite della campagna 
PeaceLink for Africa entreranno a far parte del bilancio. Comunicali a 
Pugliese oppure ci sentiamo.

    Grazie Enrico per tutto quello che hai fatto, ci hai dato l'opportunita'
 di conoscere l'esperienza di Kizito e dei ragazzi di Koinonia; 
e' stato un arricchimento ideale e un motivo per vivere diversamente 
questo Natale. Il tuo diario di viaggio a Nairobi l'abbiamo letto a scuola.
 E' stato una salutare scossa elettrica, come del resto la lettura dei 
messaggi di Ugo. Le ragioni interiori dell'impegno umano, la coscienza 
della sofferenza e della felicita', sono forse la molla piu' forte che 
puo' far muovere la scuola. Ci siamo andati anche durante la giornata 
libera, anche il pomeriggio, senza alcuna promessa di fondi di 
incentivazione, solo perche' era giusto e bello farlo. Chiara, 
un'insegnante di inglese molto brava a cantare, ha fatto l'impossibile; 
ma una grande buona volonta' e' stata mostrata anche da altri insegnanti 
ci hanno aiutato. E con noi c'erano tanti studenti. Batteria, chitarre, 
amplificatori hanno fatto decine di prove. Hanno suonato per Koinonia.
         
                           Buon anno, Enrico.

                                                           Alessandro





Una torta per Koinonia

Come preparazione al Natale 1995 un gruppo di studenti e docenti a Taranto ha realizzato un recital musicale dedicato ai bambini di strada africani e ha raccolto fondi per la comunita' di Koinonia che accoglie gli "street children" di Nairobi, in Kenia. L'iniziativa - denominata "Babbo Natale a Koinonia" - ha visto coinvolta PeaceLink, un'associazione di volontariato telematico, mentre il settimanale diocesano "Nuovo Dialogo" ha diffuso a Taranto la notizia con un articolo a firma di Gabriella Bolognini. La somma raccolta e' stata di L. 1.056.600 (di cui L. 548.600 nell'Istituto Alberghiero). Ma altre iniziative bollono in pentola fra gli studenti dell'Alberghiero. Questa e' la lettera inviata da padre Kizito, un missionario comboniano che ha fondato la comunita' di Koinonia.

Agli studenti e ai docenti dell'Istituto Alberghiero

Cari amici,
ho ricevuto le vostre lettere. Non so come ringraziarvi. Probabilmente il ringraziamento l'avete gia' avuto nella gioia di prepararvi al Natale con l'impegno del recital musicale per i bambini di Nairobi.

Qui abbiamo avuto un buon Natale. Io forse quello piu' bello, passato con i Nuba sulle loro montagne. Ma anche a Koinonia e' stato un Natale felice, con tanti bambini tutti eccitati per i piccoli regali (una magliettina ciascuno) e perche' avevamo promesso di sponsorizzare quelli che volevano e potevano tornare a scuola. Qui l'anno scolastico comincia la seconda settimana di gennaio.

Dopo lunghe trattative siamo riusciti a far accettare nella scuola di arti e mestieri dei Salesiani 6 dei "bambini" piu' grandi, di circa 16-17 anni. Quattro per falegnameria e due per maestri muratori. Dei 6 uno non si e' presentato e uno ha gia' rinunciato... E' una delusione. Ma speriamo che gli altri 4 continuino. E' comunque comprensibile che dopo una vita passata sulla strada facciano fatica ad integrarsi in una scuola con una disciplina severa come quella dei Salesiani.

Per altri 10 bambini abbiamo invece pagato la retta scolastica in una scuola elementare con annesso il dormitorio, a circa 25 chilometri dalla nostra casa, proprio per evitare il piu' possibile il richiamo della strada. A ciascuno abbiamo comperato l'uniforme scolastica, un materasso, ecc. E paghiamo per ciascuno circa 400 mila lire all'anno (e questo include i pasti!). Abbiamo provveduto per un furgoncino con uno dei ragazzi che faceva da autista. Non stavano in se' dalla gioia per i vestiti nuovi, credo che nessuno di loro avesse mai avuto anche il minimo capo di vestiario tutto nuovo per lui. Fino ad ora resistono tutti. E' un'occasione unica per loro per uscire dal circolo della miseria.

Certo e' una piccola cosa di fronte alle necessita' di tanti altri bambini, ma e' una gradissima cosa per questi 16 bambini, che anche se non riusciranno a finire la scuola almeno faranno l'esperienza di qualcuno che si interessa di loro, che vuol loro bene.

Quindi, ancora, a tutti voi, insegnanti e alunni, un grande grazie. Un grazie particolare a Gabriella che con il suo scritto e' certamente riuscita a suscitare la sensibilita' di molti.
Un abbraccio
padre Kizito
Nairobi, 21 gennaio 1996

Alla lettera di Kizito era allegata una lettera in inglese dei volontari suoi collaboratori. Eccone uno stralcio tradotto.

Cari amici, e' un grande piacere ed un grande incoraggiamento ricevere la vostra lettera riempita con oltre duecento firme di amici lontani. Grazie molte per la vostra gentilezza. Mentre esprimiamo la nostra sincera e sentita gratitudine, vogliamo farvi conoscere che i vostri sforzi per rendere piu' luminoso il futuro di alcuni dei bambini bisognosi sono coincisi con una promettente partenza del nostro progetto. E' infatti la prima volta che la nostra comunita' manda dei bambini a scuola o in un centro di addestramento professionale.

Noi preghiamo e speriamo che il domani sia pieno di luce per questi bambini, per tutti noi della comunita' e per voi nella vostra scuola. E' nostro desiderio che il 1996 sia un anno prospero per voi, pieno di successi per i vostri impegni e, cosa piu' importante, vi auguriamo un domani che brilli di fronte a voi come una fiamma. Ciao per ora.
Con molti ringraziamenti da...
seguono le firme di Michael, George, Clement, Andrea
e di altri tre volontari (firme poco decifrabili).

ED ECCO LE RISPOSTE DI ALCUNI STUDENTI

Caro padre Kizito,
frequento il terzo anno dell'Istituto Alberghiero, a scrivere lettere non sono molto bravo ma per lei faro' un'eccezione. Il mio nome e' Salvatore, ho 18 anni e la voglio aiutare. Sono un non credente sia della vostra religione, sia delle altre. Perche' chi fa qualcosa e la fa bene e' grazie a lui e non, come si dice spesso, grazie alla volonta' di Gesu'. Caro padre Kizito vogliamo aiutarla portando nella nostra scuola delle torte e raccogliendo un contributo per ogni fetta. Vorremmo fare come studenti un concerto rock e informare le altre scuole di Taranto che sono all'oscuro di tutto. So che questa potrebbe essere pubblicata e colgo l'occasione per rivolgermi a tutti gli studenti per organizzare questa cosa.

Tantissima fortuna, padre Kizito, puo' contare su di me.
Salvatore

Cari amici,
proprio in questo momento abbiamo terminato di leggere la vostra lettera. Essa ha suscitato in me una sensazione che non ho mai provato prima. Vorrei tanto che quei sorrisi non scomparissero mai dalle labbra di quei bambini, vorrei che continuassero a gioire come hanno fatto quando hanno ricevuto la loro piccola maglietta di cotone. Non vi conosco e non vi ho mai visti, ma gia' so che siete bravissimi ed io mi sono affezionata moltissimo a voi. Non vi scordero' mai.

Un grossissimo saluto da
Antonella

Caro Kizito,
le dico subito una cosa: lei e' un uomo eccezionale. Si parla molto in classe di voi, ogni lettera che mandate viene sempre letta e commentata e le assicuro che vengono fuori le migliori lezioni di Italiano.

Anche io ho partecipato a "Babbo Natale a Koinonia" e saro' il primo a partecipare ad altre iniziative che ci saranno prossimamente. E' veramente bello quello che fate voi volontari ed io vi ammiro veramente tanto. Il problema e' grande ma e' anche grande la vostra volonta', non perdetevi d'animo; io, come tanti ragazzi di questa scuola, vi saro' vicino. E' la prima volta che vi scrivo e mi piacerebbe tanto ricevere una vostra lettera, mi basterebbero poche righe, ma l'idea di sapere di piu' di voi mi affascina.
Michele

Cari ragazzi di Koinonia,
abbiamo ricevuto la vostra lettera ed io sono molto felice di sapere che le cose stanno andando bene. Certamente Kizito e' una persona fantastica per tutto quello che sta facendo, per il suo entusiasmo verso la comunita'. Vorrei raggiungere il vostro paese per stare insieme a voi e conoscervi meglio. Visto che non e' possibile ho deciso di mettermi in corrispondenza con voi. Vorrei scrivervi ogni mese una lettera, sapere quello che succede giorno dopo giorno e magari avere qualche amico con cui comunicare quando mi sento sola. Cosi' magari imparo meglio l'inglese. Vi mando un grosso augurio per la scuola. Un saluto anche a Kizito che e' la persona piu' importante di tutto questa storia che stiamo vivendo.
Tamara

Gentile padre Kizito,
sono un'alunna dell'Istituto professionale alberghiero; ho partecipato e contribuito, come tanti altri miei compagni, al recital musicale realizzato nel periodo Natalizio. Sono felice che questa nostra iniziativa sia servita a rendere in parte felici quei bambini.

Io la ringrazio con tutto il cuore per aver dato vita ad una comunita' in grado di poter togliere dalla strada poveri fanciulli che per loro sfortuna si trovano in situazioni molto precarie. Stiamo cercando di accumulare altro denaro in modo da soddisfare le esigenze di altri bambini. Sono molto ottimista. Credo in un futuro migliore.

Sono sicura che il tempo e l'impegno cancelleranno le ingiustizie che in questo periodo prevalgono, ferendo il mio animo e quello della gente piu' sensibile.
Con affetto
Roberta

Cari amici,
spero che state bene. Abbiamo ricevuto la vostra lettera. Noi studenti ci stiamo interessando molto. Il professore ce ne parla sempre. Siamo ragazzi e vi vogliamo aiutare. Leggendo la vostra lettera ho notato che da voi si fa una vita molto rischiosa. Spero che vi va sempre bene. Vi ringrazio.
Un saluto.
Roberto

Caro padre Kizito,
oggi, quando il professore ci ha letto la sua lettera, sono rimasto molto contento, di piu' del giorno della raccolta dei fondi, perche' ho saputo che i nostri contributi, insieme a quelli di altre associazioni, sono riusciti a far trascorrere un buon Natale ai bambini anche se non a tutti. E' stato molto bello sapere che i bambini hanno ricevuto dei piccoli regali, piccoli per noi ma molto grandi per loro, tanto da suscitare allegria. E' stato ancora piu' bello sapere che altri siano riusciti ad inserirsi nella scuola.

Spero che ci siano altre giornate di raccolta dei fondi per togliere dalla strada altri bambini.
Un caro saluto a lei e ai bambini da
Cristiano

Per mercoledi' prossimo verra' portata una torta a scuola e nell'ora della colazione verranno distribuite le fette a studenti e docenti. Ognuno dara' un piccolo contributo ed il ricavato andra' ai bambini di Koinonia perche' anche loro possano mangiare una torta. Magari, se ci va bene, ricaveremo i fondi per due o tre torte.

Ci fu un Tizio - si racconta - che moltiplicava pani e pesci. Speriamo che anche a noi riesca la moltiplicazione e che, portando una torta a scuola, se ne possano realizzare almeno tre a Koinonia! Ecco che abbiamo trovato il nome per la nostra nuova iniziativa: "UNA TORTA PER KOINONIA".




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