Giancarlo e Valentino Salvoldi - Lush Gjergji
KOSOVO
Non violenza per la riconciliazione
Collana: Paesi: situazioni e problemi
pagg. 192 - L. 17.000
Mai come in Kosovo si sono affrontate la cultura della non violenza e quella della violenza. La prima, adottata da più di dieci anni dal popolo e dai suoi leader (in primo piano Rugova, mons. Prela, Lush Gjergji), la seconda fatta propria dal regime di Milosevic e, con l'attacco militare, dalla Nato. A uno sguardo superficiale sembra aver vinto la violenza. Lo dicono le fosse comuni, la deportazione di quasi metà della popolazione kosovara, la guerriglia dell'Uck, i feroci bombardamenti Nato. Ma perché non riflettere sulla liberazione di Rugova da parte del regime serbo e sulla sua accoglienza da parte dei governi occidentali? Vi si può leggere la convinzione - a quale prezzo raggiunta! - che solo la non violenza offre una via d'uscita. Questo libro è una lezione di storia, un invito a fare una scelta di civiltà alla fine di questo sanguinoso XX secolo. Questa NUOVA EDIZIONE si ricollega alla precedente. Tutto il testo è stato aggiornato al 20 maggio 1999. Ne è risultato un volume di 192 pagine (l'edizione precedente era di 160 pagg.). Sono state inserite 4 appendici: a) Dossier Kosovo: tutto quello che non ci ha detto la Tv; b) Iniziative e progetti della Campagna per una soluzione non violenta in Kosovo; c) Ibrahim Rugova; d) Tra storia e mistificazione (di Ismail Kadaré).
In chiusura: l'Appello per la pace in Kossovo di p. Alex Zanotelli.