Comunicato stampa del 24 luglio 1999COMUNICATO STAMPA Rom: uomini, ma non abbastanza per avere dei diritti La guerra è finita. E allora perché, rom e serbi, scappate dal Kosovo, dove eravate rimasti anche sotto le bombe della Nato? Che cosa c'è peggio dei bombardamenti? Perché scappate? Ma noi non vogliamo saperne: abbiamo partecipato alla guerra per 78 giorni per riportare la pace e la stabilità nei Balcani; la guerra è finita, la pace è stata ristabilita: perché, adesso, scappate? Abbiamo fatto tanto, per voi: è stata dolorosa, la guerra, ma dovevamo intervenire per la difesa dei diritti umani. Adesso tutto è in ordine: perché volete venire in Italia? Non dovete pensare che la guerra ha moltiplicato gli odi, ha reso impossibile la convivenza e creato una catena di vendette e di sangue. Tornate: Jackson e la Kfor vi difenderanno. Anche dall'Uranio impoverito. Restate in Kosovo, è meglio. E' meglio per noi, sicuramente: è in ballo la nostra "sicurezza nazionale". Per voi ma, del resto, il problema dei diritti umani riguardava i kosovari albanesi, che cosa c'entrate voi rom, voi serbi? Chiedete asilo? A noi? Dopo Ocalan? Nessuno, adesso, può più nascondersi dietro il paravento dell'ingerenza umanitaria e della difesa dei diritti umani: se qualcuno non aveva ancora capito, adesso non ha più giustificazioni. A meno che non pensi, come il governo italiano che rom e serbi non hanno diritti. Comitato permanente contro la guerra - Milano 24 luglio 1999 |