tramite la pagina di PeaceLink e Internet ho potuto leggere le Sue lettere
Caro Djordie,
tramite la pagina di PeaceLink e Internet ho potuto leggere
le Sue lettere.Ho sentito il bisogno di scriverLe, ma ogni
parola mi sembrava inadeguata di fronte alla distruzione e
alla tragedia che descrive e alle emozioni angoscianti che
evoca. Mi sento schiacciata dal peso di questo immane disastro
che anche il mio paese ha contribuito e contribuisce a creare:
Milosevic é ancora al potere, su di voi piovono le bombe e la
sorte dei kossovari é peggiorata. Non vedo nulla di diverso in
quello che noi, paesi della Nato, vi infliggiamo rispetto a
quello che Milosevic ha fatto e fa ai kossovari : ancora una
volta é la gente a pagare, non i potenti, non i responsabili di una nazione.
Durante la guerra in Bosnia sono stata in contatto con una
famiglia di Tuzla; ci siamo scambiati delle lettere che,
nonostante tutto, sono arrivate. Allora mi colpì il contrasto
tra la fragilità di quel pezzo di carta,in balia assoluta degli
eventi, senza nessuna certezza del suo arrivo a destinazione,
e il suo contenuto, infinitamente prezioso in quella situazione :
la comunicazione tra esseri umani, lo scambio di emozioni, la
volontà di mantenere un legame nonostante le difficoltà.
Oggi succede ancora con Lei grazie a Internet. Vorrei che
anche queste mie poche righe fossero come quella goccia d'acqua
che, esile ma continua, permette alle piante a volte di superare
un tempo di siccità .
.." Il giusto è come la palma: si piega sotto il peso delle
avversità ma torna a ergersi quando queste lo lasciano "...
Con affetto e rispetto,
Costanza