Sinceramente non so bene cosa si possa dire. Leggo periodicamente la posta che proviene dal prof. Djordje e, per quanto mi è possibile, insieme ad altre persone qui a Campobasso, cerchiamo di divulgarle insieme a quelle di Sasa. Cerchiamo di fare conoscere una voce diversa da quella che TV e mas media ci propinano ogni giorno, e i messaggi che troviamo su PeaceLinck ci aiutano a dare questa contro informazione. L'unica cosa che posso dire al prof. e alla sua famiglia è che vi è una speranza, e questa è nella giustizia di Dio che non tarda. Altro non posso dire e non voglio dire, perché non posso fare altro che immaginare ciò che quotidianamente vivete, e quello che spetta a me oggi è solo quello di informare per quanto ci è possibile e mettere in evidenza l'assurdità della demagogia del potere, l'assurdità dell'uso delle armi, l'assurdità di questa guerrà in cui esclusi quei pochi carnefici, tutti gli altri (compresi noi che stiamo qui in Italia) siamo vittime. Chi è vittima perché si sente arrivare in testa delle bombe, chi è vittima della propria debolezza ed impotenza perché è bersagliato da messaggi falsi e di potere, e sempre in affanno perché vorrebbe dire a chi è nell'angoscia che vi è una speranza, ma questa parola rimane chiusa nella nostra bocca. Di questo ci dovete perdonare. Dario