19 aprile (22:54) "Ho appena visitato l' homepage del sito di Peacelink. Ho visto che avete pubblicato i miei interventi con scadenza più o meno regolare. Non che a me piaccia essere alla ribalta, in condizioni normali, quando non c'è la guerra, ma in questo momento, la cosa non mi turba affatto. Perché credo che la gente, in Italia, leggendo questi estratti, possa raffigurarsi un' immagine diversa dello stato delle cose. Tutto ciò che chiedo, e che tutta la gente di qui si domanda è: PERCHE' ? I bombardamenti aiutano forse a raggiungere la pace, aiutano gli albanesi in Kosovo, o hanno invece spronato l' esodo e, perché no, esacerbato le rappresaglie delle forze serbe ? Perché la NATO distrugge edifici civili e fabbriche, ponti (Give Bridges A Chance, "date una speranza ai ponti" , è diventanto uno degli slogan di Belgrado), colpisce i profughi sulla via del ritorno, spara ai treni civili, bombarda gli stabilimenti chimici ? L' ultimo anello della catena degli orrori: l' altro giorno, ho sentito alla CNN che ci sarebbe un' enorme fossa comune (di albanesi assassinati) nel villaggio di Izdica in Kosovo, e per smentire quanto detto dal portavoce della NATO, la televisione serba si è recata sul posto ed avrebbe realizzato lunghe interviste con OGNUNO dei 70 (??!!) albanesi... Io non prendo certo per oro colato i reportage della TV serba, ma non sarebbe stato meglio che anche la CNN ed i portavoce NATO avessero controllato direttamente questa situazione, invece di costruire una sequela senza fine di "fatti" ? Tieni presente che avevano anche detto che c'erano 100.000 albanesi, tenuti come ostaggi nello stadio di Pristina: questo secondo Hashim Thaqi (un leader dell' Uçk), le cui parole sono state prese per oro colato niente meno che da Robin Cook, il ministro degli esteri britannico. Se non che i reporter della France Presse si sono precipitati allo stadio e non c'era traccia di tutto ciò... Tantissime voci diffuse dai portavoce NATO sono finite nel cestino della spazzatura, ma il danno è stato fatto ugualmente. Saluti a te e ai tuoi Djordje "