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Che cosa gli abbiamo fatto? Perché sono così crudeli?


Venerdì, 28 maggio 1999
(2:17 a.m)

Carissima Sabrina, 

le tue informazioni sono giuste. Ci hanno bombardato di nuovo, e molto più
forte della notte scorsa. Sono arrivati a mezzanotte e mezza e l'attacco è
durato fino all'una. E' stato terribile. Per la prima volta, ho avuto
DAVVERO paura, perché hanno iniziato ad usare delle bombe che, a quanto
pare, contengono più esplosivo. Era puro terrore, avresti dovuto vedere le
facce bianche come stracci, negli atri delle case, avresti dovuto sentire
le grida... E per noi che continuiamo a stare in città, è la roulette
russa, evidentemente. Mio Dio, tutto questo si sta trasformando in un
incubo di proporzioni epiche. Dio sa quante altre esplosioni potrebbero
sentirsi... Un' intervento umanitario?

Cercherò di stare più calmo che posso. Ma, credimi, quest'ultima settimana
è trascorsa all'insegna dell'orrore, della sofferenza, della più totale
privazione. Dell' angoscia mentale e fisica. Oggi ho pensato tra me e me
che l'unico giorno della mia vita, in cui sono stato così male, fu il
pomeriggio in cui morì mio padre, dieci anni fa. E' come se ti prendessero
a martellate sulla testa. Senza sosta. 

Che cosa gli abbiamo fatto? Perché sono così crudeli? Che gli ha preso, a
certa gente?

C'è una poesia di Ginsberg, dal titolo "Urlo". E' l'unico brano letterario
che si approssima al trauma che stiamo vivendo. E' diverso, ma alcune
sfumature, nonché il titolo stesso, ricordano la situazione. E ora più che
mai, è necessario infondere amore nella gente, aiutare la gente ad essere
mite. Ma possiamo riuscirci? Riusciremo anche solo a tirare avanti? 

Con affetto, 
Djordje