Mercoledì 9 giugno 1999 ore 17:29 Carissimi amici (Sabrina, Claudia, Bruno e Fabrizio), finalmente ho ottenuto il permesso dal Comando Militare di Belgrado e posso partire quando voglio! Grande notizia. Non ho potuto esultare nel momento stesso in cui mi ha chiamato il Rettore, però, appena ho visto il permesso, e ho letto il testo, per poco non ho gridato di gioia per quanto fiato avevo. Mi sono trattenuto. Ho aspettato di essere a casa!! He, he. Visto che adesso non dobbiamo più preoccuparci della "scaramanzia" [in italiano nel testo, N.d.T.], Snezana ed io pianificheremo tutti i dettagli, in modo da avere tutto sotto controllo e lasciare mia mamma e mia zia in buone mani. Ho anche alcuni obblighi accademici, tra cui un paio di esami. Poi, lunedì 14 giugno, pensiamo di andare a Belgrado, prendere i visti e partire per l'Ungheria martedì 15 giugno. Nel frattempo mi informerò sul visto di transito per la Slovenia (se ne avrò bisogno, ecc.). Nessun grido di gioia basterebbe per dirti quanto siamo felici!!! E quando ci incontreremo, ti diremo com'è VERAMENTE la situazione qui, e ci sarà molto da raccontare. Molto da raccontare, perché i TG ed i giornali non sono sufficienti per riferire tutto quanto sta succedendo. Carissimi amici, non ci sono parole di gratitudine per esprimere il nostro affetto, rispetto ed immensa felicità per avervi come amici!! Questi oltre 70 terribili giorni non sarebbero stati sopportabili senza di voi... e non è un'esagerazione. Ti scrivo dopo. Non ti ho scritto per un po' perché il quartiere dove ha sede il mio provider era senza elettricità. Con affetto, e un grandissimo ringraziamento!!! Djordje