![]() Conferenza internazionale per la pace a Scutari |
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COMUNICATI STAMPA - PRESS RELEASES
Comunicato sui lavori della Conferenza Internazionale per la Pace
Nel terzo giorno dei lavori della Conferenza il primo a prendere la parola é stato Don Tonio Dell'Olio, il quale ha parlato dei problemi della Pace e dei rapporti tra i diversi popoli del mondo sul tema della pace. Poi la parola è passata alla sig.ra Claudia Gawrich della Caritas Germania che ha portato la sua esperienza lavorativa in aiuto e per lo sviluppo dei rapporti fra le genti. Tra l'altro ha rilevato anche la sua collaborazione nei progetti sostenuti dalla Caritas Tedesca. Secondo la sig.ra Gawrich devono essere i le genti indigenti quelle che devono evidenziare i bisogni e cercare di realizzare i loro scopi. Mentre Anica Boljeviç e Sinisa Milatoviç della CRS del Montenegro e della ex Jugoslavia hanno portato l'esperienza del lavoro che fanno specialmente in alcune scuole del Montenegro. L'ultimo a prendere la parola é stato prof. Heinz Theisen che ha rilevato il problema delle attività delle ONG e il loro ruolo nella comunità. Dopo le relazioni si sono fatte diverse domande alle quale i referenti hanno dato le risposte rispettive. Alla fine nel Santuario di Santa Maria Maddalena, vicino al Villaggio Internazionale della Pace si é celebrata la santa Messa presieduta Mariano Bubbico OFM Capp. Ministro Provinciale dell'Ordine dei Frati Cappuccini di Puglia insieme a sette sacerdoti di diversi ordini e provenienze. Nel pomeriggio del 23.09.01, alle ore 15:30 si sono svolti i Workshop divisi in quattro gruppi diversi, con la tematica della Carta dei Diritti Umani. Il tema generale del Workshop è stato il "Training della Comunicazione Interculturale" e diretto dal prof. Josef Freise dall'Università KHF di Colonia in Germania. Il primo gruppo é stato diretto da sig. Andrea Gurakuqi. Anche negli altri gruppi la tematica è stata quella della Carta dei Diritti Umani, concepita con un gruppo di 10 giovani di diverse nazionalità.. Il workshop entro ogni gruppo era diviso in due sottogruppi di 6 persone che sono usciti per la città di Scutari per chieder l'elemosina. Mentre l'altra parte del gruppo doveva fare delle interviste con la domanda "Quanto si conoscono i diritti dell'uomo nella città di Scutari?". In generale tutti gli intervistati hanno espresso la loro preoccupazione sui Diritti dell'Uomo. Questa è stata anche la parte più interessante dei risultati dei workshop. Lo scopo di chiedere l'elemosina è stato quello di mostrare cosa subisce la dignità dell'uomo quando lui é obbligato a chiedere l'elemosina, a questo punto sono usciti fuori tutti i fatti negativi che accompagnano questo fenomeno. Il Workshop del terzo gruppo é stato diretto da Cristine Faber della Caritas tedesca insieme ai moderatori Olsi Kabashi e Valbona Bushati. Lo scopo del Workshop é stato quello di dare ai giovani la possibilità di costruire ponti di comunicazione tra loro e di vedere in gruppo come comincia la guerra e come si costruisce la Pace. Qui hanno partecipato dei giovani da sette paesi dell'Europa. Tramite un pantonim, che é stato organizzato negli ambienti del "Villaggio Internazionale della Pace" si é arrivata alla conclusione che esiste un altra via per vivere e quella é la Pace. Alle 18:15 sì é svolta l'attività culturale ed artistica del gruppo dei bambini "Movimento degli ambasciatori della Pace" di Zadrima, che diretta da Don Antonio Sciarra. L'idea di questo gruppo di bambini é nata nel 1997 dalla raccolta delle bossoli di proiettile effettuata dai bambini stessi per poi costruire la campana della pace. I bambini, tramite le canzoni, i balli, le recite con il tema del giorno hanno trasmesso il messaggio della Pace ai presenti, cosi come hanno sempre fatto nelle diverse città d'Albania, Italia, Kosovo e altri paesi. Alla fine tutti gli inviati da diversi paesi d'Europa hanno cantato e ballato insieme per la pace nei Balcani e oltre. I bambini della Zadrima hanno letto anche un messaggio di cordoglio per tutti gli americani morti negli atti terroristici, passando il messaggio al Presidente George Bush e al popolo americano. Poi i gruppi dei giovani del Workshop hanno portato l'esperienza delle loro attività nel pomeriggio. |