Incomincio ad inviare in rete quelli che Sauro, un mio amico, ha definito
"esperimenti con l'anima". Sono pensieri scritti da alcuni miei studenti,
ragazzi dai 16 anni in su.
Tratti da temi particolari, raccontano gli aspetti forse piu' nascosti della
loro vita. Non aspettiamoci particolari piccanti. C'e' solo quel bisogno di
comunicare che a noi insegnanti spesso sfugge, perche' programmi, scadenze e
voti ci chiamano a "non perdere tempo" e a lasciare fuori dall'aula il tempo
dell'ascolto.
"Giovani indifferenti... animali da discoteca... generazione persa..."
"Esperimenti con l'anima" ci offre la possibilita' di capire questi giovani
al di la' degli stereotipi dei mass media, al di la' dei nostri pregiudizi,
al di la' delle barriere che ci dividono.
"Fate agli altri cio' che volete che sia fatto a voi." (Matteo
Evangelista)
"Molte volte ci sentiamo soli, indifesi e infelici. Cosi' cerchiamo
qualcuno con cui parlare, qualcuno con cui sfogarci. Spesso questo
qualcuno diventa il nostro punto di riferimento e, per sentirci piu'
amati, piu' voluti, piu' desiderati, facciamo a lui cio' che vogliamo
che sia fatto a noi. Un gesto d'affetto che ogni tanto ci piacerebbe
ricevere - e che non riceviamo - lo facciamo noi alla persona che
vogliamo che lo riceva. In questo modo appaghiamo anche quella parte di
noi stessi che desidera quel gesto... Mi piacerebbe che ogni tanto
qualcuno della mia famiglia mi dicesse: "Brava, sono contenta di avere
una figlia cosi'". Penso che chiunque ogni tanto vorrebbe sentirsi dire
delle cose piacevoli sul suo conto. Cose piacevoli che facciano
apprezzare di piu' se stessi. Avevo 14 anni, frequentavo il primo anno
in questa scuola e mi e' sempre piaciuto studiare, approfondire le mie
conoscenze... Tornavo a casa e raccontavo tutta la mia giornata
scolastica ai miei genitori e se qualche giorno avevo ottenuto dei buoni
risultati nessuno se ne fregava niente. Ma possibile che qualunque cosa
io faccia, papa' e mamma non sono mai orgogliosi di me?"
(Anna)