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Questo testo (con le dovute modifiche) vorremmo presentarlo oltre che al comune di Cesena, al comune di Cervia, alla provincia di Ravenna. Vi proponiamo di presentarlo in tutti i comuni in cui sia presente una struttura/base NATO. Segnalate eventuali adesioni e/o iniziative all'indirizzo red-ghost@libero.it.
Guerra, contaminazione, basi NATO
Il Comune di Cesena chieda ufficialmente perdono ai popoli della Jugoslavia e dia l'esempio cominciando a risarcire i danni, comunque irreparabili, causati dalla NATO!
Il Comune di Cesena, nelle vesti delle sue ultime amministrazioni, in diverse occasioni, si � assunto la responsabilit� morale e politica di avallare la presenza e l'operato di una base NATO nel territorio, coinvolta in azioni di guerra.
Ricordiamo i momenti pi� "esaltanti" di tale attivit�: i cacciabombardieri francesi MIRAGE che, da Pisignano, partivano per bombardare strutture civili in Bosnia; le esercitazioni congiunte con i PHAMTOM turchi (gli stessi che bombardano i villaggi curdi); gli F15 USA per la guerra umanitaria in Kossovo e in Serbia:
Il "concorso morale" di amministrazioni ed enti locali, a nostro giudizio, � evidente nell'infliggere lutti e sofferenze a persone innocenti e, soprattutto, nel causare il pi� grande disastro ambientale in Europa, che coinvolge anche il mare Adriatico (contaminato anch'esso all'URANIO).A tale proposito vogliamo ricordare una delle tante dichiarazioni dell'ex Sindaco di Cesena Preger in risposta a chi chiedeva la chiusura della base NATO di Pisignano: - "Penso che sia importante continuare ad offrire appoggio alle forze impegnate in attivit� per il mantenimento della pace"
Crediamo che una fetta consistente di abitanti di questa citt�, a prescindere dagli orientamenti politici, religioni e culturali, non voleva e non vuole tuttora, le "bombe umanitarie" all'URANIO e al PLUTONIO. Ora, che l'alibi di questo vero e proprio disastro, incarnato nel "mostro Milosevic" non esiste pi� e che il nuovo presidente della RFJ, Kustunica, ha ribadito che la guerra della NATO � stato un atto criminale, riteniamo che il Comune di Cesena debba assumersi le sue responsabilit�, cominciando a chiedere ufficialmente perdono ai cittadini jugoslavi.
Rispetto alla situazione ambientale i danni sono incalcolabili ed irreversibili.
Il Comune di Cesena pu� e deve collaborare con chi in Jugoslavia sta avviando i primi progetti di monitoraggio, bonifica e risanamento ambientale delle zone contaminate dall'URANIO 238 e da numerose sostanze chimiche a causa dei bombardamenti.
Ogni anno vengono usati circa 90 (novanta) milioni del bilancio comunale per progetti di solidariet� internazionale. Noi chiediamo che il 50% di questa somma, per i prossimi 10 anni, venga destinata a questi progetti di risanamento nei Balcani. Lo chiediamo perch� in questa guerra siamo stati e siamo tuttora coinvolti. Chiediamo inoltre che, in accordo con le autorit� sanitarie jugoslave ed in collaborazione con le nostre strutture sanitarie locali, la citt� di Cesena si faccia carico delle cure mediche specialistiche di 2 dei numerosissimi bambini jugoslavi ammalati di leucemia ed altre gravi patologie sempre causate dalle bombe NATO.
Ci� non basterebbe a cancellare le colpe di gran parte della classe politica cesenate, ma sicuramente rispecchierebbe il desiderio di migliaia di cesenati, non sappiamo se maggioranza o meno, che non vollero, non vogliono e non vorranno mai pi�, che il nostro territorio diventi avamposto di nuovi folli crociate del disonore. Se chi governa la citt� non vuole avallare un'altra volta la condanna a morte di "popoli di troppo", accolga queste richieste.
ADESIONI:
Coordinamento Romagnolo contro la guerra e la NATO;
Comitato contro la guerra e la NATO di Ravenna;