Carissimi,
finalmente una domenica con un ritmo rilassato.
In questi giorni, agli impegni frenetici nei preparativi della mostra
fotografica al Caffe' Museo si sono intrecciati nuovi incontri, nuove
conoscenze, difficolta' nell'inviare le foto, corse in taxi in periferie
sempre diverse... eccetera.
Quello che c'e' di sorprendente, qui, e' questa atmosfera generale di solidarieta', di impegno politico e sociale che affraterna tutti e non lascia spazio agli egoismi personali. La poverta' e le difficolta' non sembrano aver indurito gli animi, tutt'altro. La disponibilita' aleggia nell'aria e in tutte le sedi delle associazioni che ho conosciuto si sente una militanza viva, partecipe ed elastica, ottimista e comunque persistente, che non si lascia scoraggiare facilmente, che non si risparmia, che mai perde il sorriso e la buona disponibilita' verso le persone nuove.
GINA
Avevo conosciuto Gina il 3 luglio nella sede di un'associazione, mentre aspettavo il mio turno per parlare con il responsabile. Minuta, con i capelli neri e lisci tagliati corti, gli occhiali, una faccia simpatica. L'attesa sembrava prospettarsi lunga, perche' c'erano altri prima di me, cosi' dopo un po' le sono andata vicino e le ho rivolto la parola. Ne e' nata una grande amicizia. Viene da Citta' del Messico, fa la grafica a S. Cristobal da diversi anni, insieme ad un collettivo di donne che si chiama "Purpurea". Mi ha chiesto di me, e quando le ho detto di San Marcos, della mia esperienza precedente, di cosa ero venuta a fare ora, ne e' rimasta contenta e mi ha ringraziato per quello che faccio per il suo paese. Quando ci siamo salutate mi ha dato il suo numero di telefono, pregandomi che la chiamassi per qualunque necessita', o anche solo per chiacchierare. Stavo organizzando la mia partenza per i campi profughi, e lei andava a Citta' del Messico da una sorella gravemente ammalata: un nostro nuovo incontro sembrava quasi improbabile. Caso ha voluto che il rientro alla base coincidesse, e che fosse in casa quando ho provato a chiamarla per avvertirla del primo spettacolo degli argentini in citta'. Nonostante fosse abbastanza occupata col lavoro, si e' precipitata, felice di conoscere anche i miei nuovi amici.
Le devo molto. Se ho potuto realizzare la mostra fotografica e' per merito suo. Ha insistito perche' andassi a lavorare nel suo laboratorio, mettendomi a disposizione tutto quello di cui avevo bisogno, aiutandomi e facendomi aiutare da un amica, quando non poteva personalmente. Ho passato quasi tre giorni nel suo laboratorio, immerso in un quartiere popolare periferico chiamato Colonia Maya. Addossato alla montagna, fra i boschi di pini divorati da cave di pietra dove tutti i tassisti andavano malvolentieri perche' si perdevano per le strade dissestate dai nomi poco chiari e con i numeri messi a caso sulle facciate delle case minuscole. Fra l'odore dei colori delle serigrafie, lavorando ai grandi tavoli, incollando, ritagliando, scrivendo, alla musica di una radio libera messicana, mi sono goduta la piacevole immersione nell'atmosfera artistica che si intreccia con l'impegno sociale e che tanto mi e' familiare quanto indispensabile.
Nel montare la mostra, Gina e la sua amica si sono occupate di risolvere tanti piccoli problemi tecnici, mentre io aiutavo a montare il teatrino. La serata e' andata benissimo e c'era un sacco di gente. Le foto hanno avuto successo. Con piacere sono venuti a trovarci alcuni dei ragazzi baschi con cui abbiamo vissuto a Polho, e domani raggiungeranno gli altri. Ci sentiamo come una grande famiglia e domani sera faremo una festa tutti insieme scambiandoci le informazioni sull'impegno reciproco di questi giorni.
Cosi' trascorre la vita a S.Cristobal, fra il continuare della campagna elettorale dei vari partiti, in preparazione del voto per il governatore del Chiapas del 20 agosto.
Fra un taxi e l'altro, si riescono a sentire vari notiziari radio ed imperversa la propraganda del PRI che, dopo aver governato per ben 71 anni ed aver perso le votazioni presidenziali, ancora non si da' per vinto e si propone come l'"Unico partito in grado di risolvere i problemi del paese" ed il suo slogan e' "Prima di tutto la gente". Sapro' dirvi meglio in proposito prossimamente.
Per ora vi mando un saluto, ovunque voi siate, in montagna, al mare, a casa, a godervi il torrido caldo di fine luglio, da quest'aria frizzantina e ventosa, con scialle e giacca e vento sulle spalle.
Un abbraccio a tutti e....appena potete scrivetemi!
Maria Nina