Venerdi' 28 luglio 2000
Mentre i mezzi di comunicazione vari cercano di definire Vicente Fox, nuovo promettente Presidente eletto di tutto il Messico, che iniziera' a governare il primo dicembre del 2000, lui gia' padroneggia la cronaca come un divo del cinema, tanto che si parla di Foximania.
Cerca di accontentare tutti, persino la fantasia delle casalinghe, fra divorzi e nuovi matrimoni, mettendo in piazza tutti i particolari della sua vita privata, come si conviene ad ogni personaggio famoso. "Sposera' o non sposera' Marta?" si sente per la strada o sull'autobus. "Cosa ne penseranno i figli? senz'altro la figlia si opporra'. Ma come possono sposarsi se gia' sono sposati in Chiesa tutti e due! Se si fossero sposati solo civilmente.... allora potrebbero". Cosi' durante la giornata sembra continuare una puntata della telenovela piu' seguita, ma con personaggi reali.
Lui non si nega a nessuna intervista e a nessun fotografo. Appare in prima pagina con i suoi stivaletti, in primo piano e con il suo nome stampato a caratteri giganteschi; con il presidente uscente Zedillo, con Rigoberta Menchu'. Appare ovunque con Zedillo, come fossero vecchi amici, dimenticando che lui e' del partito di opposizione e qualche giornale li accusa entrambi di "Amnesia postelettorale". Di fatto, vuole stare ovunque ed essere accettato da tutti, non importa di che parte siano. Si reca con Zedillo a trovare Roberto Hernandez, uomo di potere e ricchezza, come qui lo chiamano. Pare che abbia condotto piu' lui la politica che ogni Presidente del PRI: e' il piu' importante uomo d'affari sotto il governo del PRI, presidente del Consiglio di amministrazione e direttore generale del Banco Nacional de Mexico (Banamex). Li ha ospitati nella sua isola personale dei Caraibi, a Punta Pajaros, definito un posto da sogno, chissa' quante altre ne possiede.
Con Vicente Fox, Roberto Hernandez conserva un'amicizia di gioventu'. Compagni di scuola al Liceo, all'Universita' e di affari. Lo ha mandato a prendere con uno dei suoi elicotteri.
Con Zedillo, arrivato con sposa e figli con un elicottero dello Stato Maggiore Presidenziale, amici di potere da sempre.
Fox insieme aloro, Fox che, appena eletto, si reca all'Ambasciata cubana per tranquillizzare sulla continuita' del dialogo con l'isola. Fox che comunica via telegiornale che Clinton gli ha offero la massima collaborazione. Fox che promette che manterra' le promesse elettorali, che creera' nuovi posti di lavoro, ridurra' le tasse, aumentera' la spesa per educazione e salute. Fox che promette di conservare il sistema economico neoliberale, lasciando maggiore liberta alle imprese, aprendo maggiormente il mercato internazionale, rispettando i contratti di libero commercio con l'America del nord e l'Unione Europea.
Fox che si incontra con Rigoberta Menchu' per chiederle consiglio per una soluzione del conflitto in Chiapas e che si dichiara pronto ad incontrare il Subcomandante Marcos e l'EZLN per riaprire il dialogo.
E nel frattempo.....
continuero' nel prossimo, devo interrompere perche' mi stanno chiudendo
dentro il punto Intenet....
ciao
Maria Nina
Imperversa un violento temporale che ha allagato tutto ed io sono qua a continuare a parlare di FOX, ed e' veramete difficile fare una sintesi di tutto quello che si puo' leggere o sentir dire.
Ecco quello che mi viene.
Mentre tutta l'attenzione del paese viene canalizzata sul nuovo personaggio Fox, che un certo tipo di stampa ha definito "Il primo Presidente nordamericano nato in Messico", si fanno ipotesi su che tipo di presidenza sara' la sua, a seconda dei suoi comportamenti attuali, ed io leggo, ascolto, chiedo, per capire e imparare.
Sulla rivista "Processo" si dice che la sua sara' una presidenza pragmatica, mediatica, trasformatrice e televisiva, attiva ed esecutiva. Partecipera' a ciascun programma televisivo, ad ogni intervista radio, a tutti gli eventi giornalistici. Rispondera' a chiamate dirette del pubblico, organizzera' propri programmi, rispondera' a tutte le critiche. Si dice che trasformera' un presidenza "Amurallada" (fortificata, nascosta da muraglie), in una "apabullante" (chiassosa, trasparente, quasi petulante).
Tuttavia rimane il quesito se sara' un Reagan ranchero, o un Mandela Messicano. Pare che abbia detto che ammira Mandela, l'artefice della transizione in Sudafrica e alcuni dicono che dovrebbe ispirarsi al modello Mandeliano. Qui si dice che Mandela governava con chiarezza, con serenita', con una professionalita' che trascendeva le barriere etiche e le lotte partitiche.
Di fronte al tribalismo dei priisti, dei prdisti, dei panisti, dovra'
governare con sangue freddo e saper frenare i sentimenti di vendetta ed
erigersi da grande riconciliatore. Non dovra' farsi prenderi da sentimenti
trionfalistici, ma aprire le porte alle critiche. Davanti alle aspettative
esorbitanti, dovra' mettere i piedi a terra ed avviare il politicamente ed
economicamente possibile. Alla prospettiva di integrazione inevitabile con
gli Stati Uniti, dovra' saper ridefinire il significato di essere
messicano.
Mandela ha dato al Sudafrica un senso di unita' e di orgoglio, di
appartenenza e di pluralismo. Anche Fox dovra' farlo.
Dopo le elezioni
Secondo il bollettino 13 di Melel, uno degli stati dove sono stati
riscontrati il maggior numero di episodi di frode elettorale, e' il
Chiapas.
In questo stato il PRI ha vinto in 11 dei 12 distretti per deputati
federali, e il candidato presidenziale Labastida ha ottenuto il 43% dei
voti, quasi 10 punti percentuale in piu' che a livello nazionale. La
partecipazione elettorale ha raggiunto solo il 52%.
Secondo l'IFE, istituto federale elettorale, quasi tutti gli elettori hanno
avuto la possibilita' di un voto libero e segreto. Gli osservatori
elettorali ufficiali, piu' numerosi che in tutta la storia del Messico,
hanno denunciato che le frodi elettorali e le irregolarita' sono avvenute
nelle zone rurali e per la maggior parte commesse dal PRI.
14 organizzazioni nazionali ed internazionali affermano che in Chiapas il governo ha promosso programmi di manipolazione di voti a favore del candidato priista, e che questo ha compromesso i risulatati in Chiapas. Spiegano che i delitti maggiori commessi sono stati di minacce ai votanti e acquisto di voti.
Alianza Covica denuncia che nel 6,3% delle cabine installate e' stato violato il segreto del voto ed e' stata fatta pressione sugli elettori a votare per un partito politico (PRI). Potrei scrivervi all'infinito, ma credo di avervi reso l'idea del clima che si respira in questi giorni.
Per quanto riguarda il discorso del perche' gli zapatisti non vogliono votare, ve lo spieghero' quando rientrero' da La Realidad.
Domani mi aspetta un viaggio lungo e avventuroso.
Mi sono separata dagli argentini, che sono andati da tutt'altra parte, e
ci rincontreremoo fra una settimana. Parto con due dei ragazzi baschi
insieme ad altri tre spagnoli. Sono emozionata ed ora devo lasciarvi per
dedicarmi agli ultimi preparativi. Il viaggio, che comincera' nel cuore
della notte, durera' circa 10 ore.
Staro' via una settimana, ma continuate scrivermi e non preoccupatevi del
mio silenzio.
Un caro saluto a tutti
Maria Nina