UNA "PACE" DESOLATA - I diritti umani sui Monti Nuba Sudan 1997
African Rights - agosto 1997

V. La guerra continua in tutta la regione



Delami: una guerra di crimini.

La strategia del governo sudanese nei Monti Nuba è certamente stata quella di commettere crimini contro le persone e le proprietà dei civili nuba, usando il terrore e l'impoverimento per tentare di obbligarli alla sottomissione. Questa strategia raggiunge la sua logica conclusione attraverso un largo impiego di criminali riconosciuti come membri delle forze di governo. Molti di loro sono piccoli criminali: ladri e banditi; i loro crimini sono minori dei massicci e sistematici abusi commessi dai comandanti dell'esercito. Tuttavia, il fatto che il governo sudanese stia deliberatamente impiegando criminali è un'indicazione del suo approccio complessivo nella zona Nuba.

Un rilevante esempio di ciò è il caso di Hassan Miskin, nominato dal governo come Omda (capo) del villaggio di El Abyad nel distretto di Delami. Hassan Miskin è originario di Abyad. Ora ha una cinquantina d'anni, ha una lunga storia di crimini alle spalle. Nel 1970 è stato in prigione a Dilling dopo avere rubato dei capi di bestiame e combattuto con la polizia che voleva arrestarlo. Al tempo, la proprietà privata di un fucile era inusuale, ed il fatto che Hassan Miskin fosse in grado di impegnare i poliziotti usando un fucile suo gli ha dato grande fama.

Fuggì nel nord Kordofan. Quando tornò, mise i capi di bestiame in una fattoria dove potevano mangiare il sorgo di proprietà dei contadini. Rubava capi di bestiame anche da altre parti, e sparava ai contadini che tentavano di inseguirlo. La polizia raddoppiò i suoi sforzi per trovare Hassan, che alla fine si arrese e fu messo in prigione dove diventò una celebrità: la popolazione del distretto di Delami visitava la prigione di Dilling semplicemente per vedere questo famoso criminale.

All'inizio del 1997, il governo nominò Hassan Miskin Omda di Abyad. All'inizio gli fu detto che la sua carica era temporanea, ma se gli fosse riuscito di consolidare la situazione di Abyad e Nukur, avrebbe avuto una carica permanente.

Le operazioni ad Abyad e Nukur furono condotte dalle guarnigioni armate di al Hadra alla fine di maggio. Una forza combinata del PDF e dell'esercito lasciò al Hadra: 300 andarono a Abyad e 250 a Nukur. Le forze di Nukur erano state rinforzate da qualcuno mandato da Abyad. L'ufficiale della sicurezza Ismail Ardab, il leader del PDF Rahal Khamis Farajalla e Omda Hassan Miskin comandarono le operazioni.

Abyad era il primo bersaglio, attaccato ed occupato il 25 marzo. Il villaggio non fu bruciato perchè le forze avevano pianificato di stabilire lì la loro base.

Nell'attacco, il PDF uccise un ragazzo di 12 anni di nome Amin Saad Jumeiz. Saccheggiarono 37 capi di bestiame ed una pressa per l'olio fatta funzionare dai cammelli, e violentarono una donna che solo più tardi fu rilasciata. Il secondo gruppo attaccò Nukur ma non riuscirono a conquistarla per un contro-attacco dell'SPLA. Nelle vicinaze di Nukur, l'intero villaggio di Kinlo, una ventina di case, furono distrutte. A Nukur l'esercito bruciò la chiesa e la casa parrocchiale (posta sul confine del villaggio) prima di andarsene.

Dopo la presa di Abyad, le forze cominciarono un'opera di devastazione con il fuoco delle terre della zona. Dopo quattro giorni l'esercito attaccò il vicino villaggio di Shumburna. L'intero villaggio di trenta famiglie fu bruciato. Essi distrussero anche la moschea, bruciandola.

Pochi libri furono rubati prima dell'incendio. Circa due settimane dopo le forze di Abyad bruciarono il villaggio di Dilimi, distruggendo otto case con le loro scorte alimentari. Otto persone furono sequestrate. Il villaggio di Dara, vicino ad Abyad, fu bruciato il 24 maggio. In aprile, le forze governative furono rafforzate da una milizia di nomadi arabi a cammello, che cominciarono a far razzie nella zona. Il 28 aprile, una forza di circa sessanta uomini con venticinque cammelli arrivarono a Lowar vicino ad Abayd. Non trovarono capi di bestiame.

Trovarono Abdel Rahim Musa detto _Cinema" e lo frustarono con una frusta per i cammelli, laciandolo ferito in modo serio. Volevano conoscere la locazione dei capi di bestiame. _Cinema" disse che non c'era bestiame, perchè l'esercito di Abyad li aveva già rubati. La milizia lo costrinse a portarli su di una collina per controllare, e solo quando non trovarono niente fu rilasciato. Il giorno seguente la stessa milizia si precipitò su Abdel Rahman Delamiya che stava accompagnando delle donne a prendere l'acqua. Stava controllando per proteggerle da imboscate, ma finirono nell'imboscata della milizia. Abdel Rahman sparò, ma finì le munizioni e fu ucciso. Quattro o cinque donne furono violentate e portate a Um Birembeita con le mucche e le capre. Le donne furono più tardi rilasciate e furono mandate indietro con il seguente messaggio: "Uccideremo ogni uomo o ragazzo, prenderemo ogni capo di bestiame e ogni capra, e quest'anno non potrete coltivare."

Il 10 maggio la stessa forza di nomadi arabi a cammello, trenta uomini e quindici cammelli, trovarono Ismail Kacho nella sua fattoria e lo catturarono. Gli chiesero dei capi di bestiame ed egli rispose che erano tutti in cima alla collina, ma egli non poteva andare con loro e mostrargli dov'erano perchè era molto vecchio . Così lo uccisero e ritornarono a Um Birembeita con le capre rubate.

I ladri hanno una ben conosciuta capacità di litigare fra di loro. Tra gli abusi riportati dagli osservatori di African Rights si registrano casi di conflitti tra di loro stessi. Uno di questi incidenti è capitato il 15 febbraio a Habila.Dapprima le milizie capitanate da Musa Kunda invasero Abyad e saccheggiarono trentacinque capi di bestiame. Dopo il loro ritorno, ci fu una lite tra i differenti comandanti del contingente. Quando alcuni dei partecipanti al raid chiesero la loro parte di bottino, trovarono che Musa Kunda li aveva già venduti al mercato. Allora mandarono un gruppo per arrestarlo ma questi tentò di scappare e così aprirono il fuoco e lo uccisero.

Kumriti: l'uso di piccoli criminali

Al più basso livello, il governo sta usando dei criminali come soldati e guide delle proprie operazioni. Per esempio, nella parte meridionale del distretto di Heiban, la guarnigione di Tira Mendi ha reclutato parecchi fuorilegge per comandare le proprie operazioni. Un residente del villaggio di Kobi Ba, Nasir Gadum, descrive l'incursione militare.

L'esercito arrivò tre volte da Mendi nel 1996-7. La prima volta fu in novembre. Vennero a Kumriti. Incendiarono case e portarono via 11 persone. La seconda volta fu in gennaio, quando entrarono a Chowri. L'incendiarono e rubarono le capre. Uccisero un civile. Nessuno fu rapito.

La terza volta fu in maggio, il 15. Quelli uccisi furono Abbas Ismail, un uomo di quarantanni e Halima Amir, una donna di sessantanni.

Ogni volta le truppe potevano infiltrarsi nelle aree controllate dall'SPLA, guidati dai suoi stessi disertori che erano scappati appunto per sfuggire alla giustizia.

Gli agenti includono Mustafa Ado, un ex-soldato dell'SPLA che è ora nel PDF. Ha disertato nell'agosto del 1996. E' di Kumriti. Un altro è Abdel Rahman Ibrahim, che ha fatto tutte e tre le operazioni con il PDF. Ha disertato dall'SPLA nel gennaio 1996. Un terzo è Faisal Babur. Gli ultimi due sono entrambi di Kumriti. Questi tre sono ladri. Quando furono scoperti scapparono altrove ma poi furono arrestati. Per esempio Faisal rubò una mucca e la macellò. Quando fu scoperto, disertò.

Altri residenti confermarono che i traditori erano tutti sospettati di essere colpevoli di crimini, e che si erano rifugiati tra le truppe governative per evitare di essere portati prima davanti ad un tribunale.

Il terzo attacco avvenne il 15 maggio alle 4 del mattino. Due persone furono uccise. Un totale di 56 case furono bruciate , 91 capi di bestiame e 182 capre e pecore furono rubate. Anche 11 maiali furono uccisi. 15 persone furono rapite, per la maggior parte donne, bambini e anziani, e portate a Mendi. Una di loro era una donna di quarant'anni, Kani Eril.

Stavamo dormendo. Quando iniziarono gli spari provammo a correre e andammo verso il fiume. Poi i colpi aumentarono e non potemmo più correre da nessuna parte. Stavamo aspettando un'opportunità per scappare ma fummo circondati e catturati.

Anche Asha Kuwa, la sua vicina di casa, fu rapita.

A causa dei bombardamenti, anche altri abitanti del villaggio furono uccisi vicino a noi, eravamo scioccati tanto che non potevamo guardare le facce dei soldati. Il loro numero era grande ma non potevamo guardare e riconoscere alcuna delle loro facce.

Furono costretti a trasportare le merci rubate, compresi ocra e polli. Tutti i rapiti erano semplici abitanti del villaggio. Kani continua:

Eravamo due di qua, tre da quella parte, e un altro. Dawla Al Barut, ed il suo bambino; Kani Kuleje, sua madre: Kuche Ado, la sorella di Mustafa Ado, non voleva andare. Anche Barbur Gardum, le sue due mogli e i due bambini piccoli della sua seconda moglie Kaka Nur, uno di tre anni e uno di un anno.

Un altro gruppo dell'esercito si mosse dall'altro lato e catturò alcune persone. Non abbiamo più saputo niente di loro.

Kani e Asha riuscirono ad ingannare i loro aguzzini e scapparono; gli altri non furono così fortunati. Mendi ha una terribile reputazione di abusi e torture nei confronti dei prigionieri.

Montagne Occidentali

Ripetutamente, a distanza di pochi anni, il governo dichiara la vittoria sull'SPLA nella zona occidentale dei Monti Nuba. Questa affermazione non è mai confutata perchè le informazioni indipendenti non sono disponibili. Ma nel maggio del 1992 le affermazioni governative di aver ripulito Tullishi dai ribelli risultarono infondate: infatti una piccola forza di meno di un migliaio di combattenti dell'SPLA resistettero ad un attacco governativo di quattro mesi portato da oltre 30.000 soldati supportati dall'artiglieria e dagli aerei. Nel 1997, simili affermazioni governative di aver resa sicura l'intera area dovrebbero essere prese con scetticismo.

African Rights ha informazioni sicure che l'SPLA è ancora presente in forze nelle montagne occidentali. I rapporti sui recenti combattimenti nella parte occidentale dei Monti Nuba sono incompleti e richiedono una verifica. Rapporti accertati della parte occidentale di Kadugli indicano una continuità negli abusi:

  • Il 25 dicembre del 1996 Nyuon Majok, un Dinka proveniente dal Paryang, si stava dirigendo verso l'area del Hajar al Nimir, vicino alla guarnigione di Al Majama (vicino a Kadugli), quando, insieme ad un amico, subì un'imboscata da parte del PDF. Il suo amico, William Akot, venne ucciso con un colpo di pistola, Nyuon fu ferito ma riuscì a scappare;
  • L'8 febbraio 1997 i membri del PDF di Keilak tesero un'imboscata ad alcune persone nelle fattorie del villaggio di Hafir Abu Sunun colpendone e uccidendone una;
  • Il 20 febbraio forze provenienti dal Korongo attaccarono e catturarono un uomo nella sua fattoria nel villaggio di Churu;
  • Il 20 marzo forze provenienti da Katcha attaccarono e circondarono il villaggio di Dabakaya. Solo due persone riuscirono a fuggire: circa 300 furono fatte prigioniere. Il villaggio e tutte le sue provviste vennero quindi bruciati ed il bestiame portato via. Un numero imprecisato di persone fu ucciso;
  • Il 27 marzo forze provenienti da Katcha attaccarono e fecero prigioniere 22 persone nel villaggio di Farug.


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