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Versione italiana

N.12 - Febbraio 1999

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Ghana

Impoveriti dall'oro

di Mawutodzi K. Abissath

Nella cittadina rurale di Tarkwa (Ghana), i leader tradizionali mostrano viva preoccupazione per gli effetti devastanti che le grandi società di estrazione dell'oro hanno provocato nella regione.

Sembra che l'affermazione biblica secondo la quale i poveri debbano diventare più poveri e i ricchi ancor più ricchi si rifletta sulle tensioni nella remota città mineraria di Tarkwa, a circa 165 km a ovest da Accra, la capitale del Ghana. Oggi nella regione sono in molti a pensare che le cosidette società minerarie siano responsabili dei molti problemi economici, ambientali e sociali che affliggono la regione.

Eppure l'estrazione dell'oro su piccola scala è praticata da tempo immemorabile. Le grandi e sofisticate società minerarie straniere oggi vengono accusate di ignorare le popolazioni locali, di togliere loro la terra coltivabile che nasconde il metallo prezioso e sconvolgere la vita sociale e culturale del paese, di inquinare l'ambiente e di condannare la regione al sottosviluppo, dato che l'oro è il loro unico interesse. E per dimostrare la loro indignazione, per la prima volta nella storia del paese, il giugno scorso i capi tradizionali di Tarkwa e delle zone limitrofe hanno ospitato una grande dimostrazione per protestare contro le operazioni delle società minerarie.

Alla base della protesta c'è, secondo le loro parole, "il massiccio sconvolgimento ambientale portato nella regione dalle società". Secondo i leader locali tutti i fiumi, ruscelli e pozzi che rappresentano la loro unica fonte d'acqua potabile, sono stati contaminati dalle società. Conseguentemente le autorità resonsabili della tutela ambientale devono intervenire con urgenza se non vogliono che i capi intervengano come riterranno opportuno.

Ma quattro mesi dopo nulla è stato ancora messo in atto e il problema torna al punto di partenza. All'inizio di settembre Naua Kwandoh Brempong II, uno dei capi più importanti della regione di Wassa Fiase, ha organizzato un forum pubblico non solo per la popolazione di Tarkwa ma anche per gli abitanti delle zone circostanti, per protestare per gli effetti distruttivi provocati dagli interessi minerari. I capi hanno dichiarato che la gente muore di fame, perché le società hanno preso le terre migliori lasciando la popolazione senza terra da coltivare. Quindi, sebbene la regione una volta fosse autosufficiente, ora non è in grado di sfamarsi e che gli effetti del sottosviluppo stavano facendo pagare il pedaggio.

"Il nostro oro li ha resi ricchi, ma guardate noi invece, guardate la nostra città, guardate che brutte strade, la miseria del nostro ospedale e, peggio ancora, andate al mercato e osservate quanto siano care le derrate. Le società minerarie ci hanno resi poveri nella nostra ricca terra", si lamentava indignato.

Nel corso dell'incontro, altri capi hanno assunto una posizione simile. Paa Kwesi, della regione di Akontai, ha raccontato la tragedia di una donna incinta, morta perché non aveva potuto camminare per i 15 km dal suo villaggio a Tarkwa per partorire perché una delle società, la Tarkwa Goldfields, ha bloccato la strada che porta in città, affermando che si trova sulla sua proprietà.

"Abbiamo speso diecimila cedis (5 dollari USA) per arrivare a Tarkwa e comprare un solo gallone di benzina a causa della deviazione della strada. Non abbiamo uno scuola o un cimitero e il peggio è che hanno preso la nostra terra e quindi non possiamo coltivarla. Nessuno nel villaggio è stato impiegato dalla società", lamenta un altro.

Un rappresentante del villaggio di Abekoase ha accusato un'altra società, la Goldfields Ghana Limited, di aver abbattuto le loro case senza pagare alcun risarcimento e di aver chiuso in una diga l'Essuman, il fiume locale loro unica fonte di acqua potabile.

Per sostenere la loro causa le comunità colpite ora si sono riunite in un'associazione, la Wassa Association of Communities Affected by Mining (WACAM). In risposta al problema, il Consiglio per le Miniere del Ghana, l'ente di regolamentazione delle operazioni minerarie del paese, ha recentemente organizzato un convegno per le denunce presentate nel corso della dimostrazione di Tarkwa. Ma secondo gli osservatori il convengo è stato patrocinato soprattutto da alti funzionari governativi e non era stata invitata nessuna società.

Dal canto loro, le società minerarie dichiarano che le accuse contro di loro sono infondate. Glyn Lewis, direttore generale della Ghana Limited, afferma che la società non ha infranto alcuna legge e che ha assolto tutte le richieste fatte. "Abbiamo speso quasi 2 milioni di dollari USA (circa 3 miliardi di lire) per il risarcimento e rialloggio della popolazione e altri 12 milioni (circa 30 miliardi di lire) per un nuovo insediamento ad Atombo".

Ma la popolazione locale non è impressionata da questi progetti di reinsediamento e compensazione, e dichiara di essere vittima di molte soprusi. Secondo la signora Akosua, i reinsediamenti sono organizzati in modo tale che chi li accetta riceve denaro per lasciare la comunità mentre chi ha scelto una nuova collocazione viene inserito in altre comunità. "Ne consegue che i giovani lasciano per sempre la loro comunità dopo aver ricevuto il denaro. Il triste risultato è che solo i vecchi e i malati vengono lasciati nei villaggi, senza nessuno che si occupi di loro", conclude.

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