LOGO AFRICANEWS AFRICANEWS LOGO AFRICANEWS

Versione italiana

N.15 - Maggio 1999

TORNA AL SOMMARIO

Ghana

Nuova presa di posizione del governo sugli stranieri

di Amos Safo

In seguito a una serie di reati presumibilmente commessi da stranieri dei paesi confinanti, il governo del Ghana ha dato il via a un processo di registrazione di tutti gli immigrati.

A partire da febbraio il governo del Ghana ha deciso di registrare tutti i non ganaensi che risiedono nel paese in modo da controllare le loro attività e il direttore dei servizi di immigrazione ha detto alla stampa che le modalità di registrazione sono conformi alle leggi del paese, che impongono che i non ghaniani nel paese siano registrati. Questa legge fa parte della legislazione sin dall'indipendenza, ma è stata applicata di rado a causa della politica estera pan-africana del Ghana.

La decisione da parte delle autorità di "rianimare" la legge potrebbe essere legata alla recente ondata di uccisioni rituali e altri reati commessi a Accra, per i quali il governo non ha ancora trovato piste. In seguito a queste uccisioni la popolazione ha chiesto al governo di porre un freno alle attività clandestine quali lo spaccio di denaro falso da parte dei non ganaensi. Quindi, con questa mossa, il governo sta forse cedendo alle pressioni della popolazione.

Molti stranieri con cui ho parlato temono che il governo stia per dare il via a una caccia alle streghe e consigliano le autorità di essere caute nel portare avanti il programma. Il responsabile dell'immigrazione sostengono però che alcuni stranieri hanno abusato dell'ospitalità del Ghana, impegnandosi in attività dannose per l'economia. Le autorità dicono che alcuni investitori hanno mancato di attenersi alle leggi sull'immigrazione, o non si sono iscritti al Centro di Promozione degli Investimenti in Ghana (Ghana Investment Promotion Center) prima di intraprendere affari. Il direttore del servizio ha spiegato che alcuni investitori che di solito trasferiscono i soldi nel paese con l'approvazione del Centro di Investimenti tendevano a stornarli verso imprese non autorizzate quali le operazioni illegali di estrazione aurea e diamantifera e la importazione di beni commerciabili.

Secondo il direttore del servizio molte compagnie straniere di investimento presentano i nomi di finti partner ganaensi per dare l'impressione che le loro imprese siano di proprietà di entrambi. Ciò permette loro di evadere il pagamento della perequazione tributaria richiesta dalle leggi sugli investimenti. "Questi non sono il tipo di investitori di cui il paese ha bisogno per realizzare una crescita economica. Chi pensa di stare qui soltanto per sfruttare l'economia è avvisato di cambiare atteggiamento" ha avvertito il direttore

L'anno passato una squadra composta dalla polizia ganaense e dalle forze armate ha fatto irruzione nella citta di Akwatia nella regione orientale del Ghana, dove si trova un giacimento di diamanti, e ha arrestato un gran numero di stranieri, in maggioranza nigeriani, burkinabè, maliani e nigeriani. Erano accusati di avere intrapreso operazioni di estrazione illegale di diamanti. Dopo avere compiuto degli accertamenti si è constatato che trenta di loro risiedevano illegalmente nel paese. Sono quindi stati rimpatriati per ordine del tribunale, anche se molti sostenevano di essere ganaensi.

L'ultima volta che degli stranieri sono stati rimpatriati dal Ghana è stato nel 1969, quando furono espulsi dal governo della Seconda Repubblica con l'"Ordinanza di Conformità degli Stranieri". La gran parte delle persone coinvolte erano Nigeriani, sospettati di essere convinti sostenitori del Partito della Convenzione Popolare (Convention People's Party) del Dottor Kwame Nkrumah, il primo presidente del Ghana. Il Ghana ne ha pagato il prezzo nel 1983 quando l'amministrazione Buhari della Nigeria per ritorsione ha espulso circa due milioni di ganaensi. Il Ghana è adesso sotto la Quarta Repubblica, e sono passati trenta anni dalla prima volta in cui ha espulso degli stranieri. La storia si ripeterà?

LOGO TORNA AL SOMMARIO LOGO



I contenuti possono essere riprodotti liberamente citandone sempre la fonte. Spedire inoltre una copia dell'articolo alla redazione di Africanews.

AFRICANEWS versione italiana viene pubblicata da Amani, via Gonin 8, 20147 Milano
tel.: 02-4121011 - fax: 02-48302707 - e-mail: amani@iol.it
Con il contributo di A.I.C.O.S. e della Commissione Europea Divisione Generale Sviluppo


PeaceLink 1998