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N.15 - Maggio 1999

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Malawi

La traduzione del Corano è motivo di tensione

di Hamilton Vokhiwa

La traduzione del Corano in chichewa è vista come un passo in avanti per la comunità musulmana. Nel frattempo, i cristiani si preoccupano per il coinvolgimento del Presidente Muluzi nelle loro attività.

Per la prima volta nella storia del Malawi, i musulmani del paese hanno cominciato, a partire dal gennaio di quest'anno, a leggere il Corano nella locale lingua nazionale chichewa, in seguito all'uscita, della versione vernacolare del libro santo dell'Islam. Tradotto dall'arabo da un leader musulmano del Malawi, la nuova versione del Corano in chichewa è stata bene accolta dal presidente Bakili Muluzi che l'ha salutata come un'iniziativa che può avviare una nuova comprensione della religione islamica.

La cerimonia, che coincideva con la festa musulmana di Idd ul-Fitr, si è svolta nella cittadina di Liwonde, circa novanta chilometri a nord-est di Blantyre, nel distretto di Wachinga a maggioranza musulmana, da cui proviene il presidente Muluzi, lui stesso un musulmano. In Malawi il 75% della popolazione è cristiana e solo il 20% musulmana. Il bisettimanale ufficiale del governo, Weekly News, pubblicato dal Dipartimento dell'Informazione che è controllato dal ministro Sam Mpasu, scriveva, citando il presidente Muluzi, che la traduzione del Corano nella lingua locale promuoverà l'Islam in Malawi.

"La traduzione contribuirà a incrementare lo sviluppo del paese in quanto i pregiudizi di cui era circondata la fede islamica e che portavano al disprezzo dei musulmani da parte dei non musulmani cadranno, poiché tutti saranno in grado di leggere e capire i valori della religione islamica", ha detto il presidente che ha poi aggiunto: "Come sapete, fino ad ora la nostra gente ha dovuto affidarsi a un'interpretazione verbale della versione araba del santo Corano, in quella 'bella lingua' attraverso cui il messaggio di Dio è stato offerto all'umanità per il tramite del profeta Maometto."

Il leader del Malawi ha detto che, poiché la maggioranza dei malawiani non capiscono né l'arabo né l'inglese, apprezzare il messaggio del Corano costituiva un problema e ci si doveva affidare agli Sceicchi e a volte alle versioni di interpreti meno istruiti e affidabili. "La traduzione del Corano in chichewa ha ora aperto un intero mondo di significati e di comprensione per molte persone nel paese, inclusi tutti coloro che, al di fuori dei confini del Malawi, sanno leggere il chichewa," ha detto il Presidente Muluzi.

A detta del presidente dell'Associazione Musulmana del Malawi (Muslim Association of Malawi - MAM) Sheikh Omar Wochi, il lavoro di traduzione del Corano è stato intrapreso da Alhaji Yusuf Kanyamula, che ci ha lavorato da solo per più di dieci anni e il Presidente Muluzi ha detto: "Questo è un risultato significativo, soprattutto considerando le temibili sfide che l'autore aveva di fronte. Per grazia di Dio ha contribuito a introdurre un bellissimo Corano nella nostra lingua nazionale, e ciò è molto lodevole". Il Presidente Muluzi ha poi ribadito, retoricamente, che il suo governo, come democrazia, crede nella libertà di culto dell'individuo e che quindi "è compito di tutti i malawiani garantire che le loro diverse fedi religiose vadano ad accrescere la democrazia e lo sviluppo del paese."

Nel frattempo, lo scorso novembre, una nuova organizzazione che raccoglie diversi gruppi cristiani, l'Iniziativa Nazionale Malawiana per la Missione e l'Evangelizzazione (Malawi National Initiative for Mission and Evangelism - MNIME) ha avviato un progetto che, sostiene, contribuirà a "mobilitare il corpo di Cristo in Malawi." Una dichiarazione della missione firmata dal presidente dell'Iniziativa di Evangelizzazione, il Reverendo Dottor Van Belden Nkhoma del sinodo della Chiesa Presbiteriana dell'Africa Centrale, ha detto che il progetto consisterebbe nell'effettivo coinvolgimento dei cristiani nell'evangelizzazione, principalmente dei musulmani che non sono stati raggiunti, nelle tre aree selezionate nelle tre regioni (meridionale, centrale e settentrionale) del paese.

Dopo alcune ricerche il progetto verrà utilizzato per agevolare alcuni incontri consultivi. Si spera che prima della fine del giugno 1999, gli esponenti delle chiese si incontreranno per mettere a punto gli approcci, i programmi e le attività da realizzare. Questa mossa è giunta in seguito a ciò che i cristiani percepiscono come un intensificarsi dell'azione dell'Islam nel paese. Questa comprende le frequenti visite del presidente Muluzi nei paesi arabi, in particolare in Libia, dove il leader del Malawi tiene riunioni segrete, come è accaduto quando ha effettuato unavisita di otto giorni in Libia e in Egitto. Le corrispondenze inviate da Tripoli dai giornalisti della filogovernativa Radiotelevisione del Malawi (Malawi Broadcasting Corporation - MBC) e della Agenzia Newa del Malawi ( Malawi Newa Agency - MANA), ufficialmente governativa, dicevano che oltre a discutere questioni di irrigazione e di economia, il presidente Muluzi ha tenuto incontri segreti con il colonnello Muammar Gheddafi, di cui non sono stati rivelati i dettagli. Tra le preoccupazioni espresse dai cristiani in Malawi c'è la costituzione di un'istituzione teologica islamica in Malawi da parte dell'Agenzia Islamica Africana (African Islamic Agency).

Nel quadro locale, mentre il Malawi si sta preparando per le elezioni presidenziali e parlamentari previste per il diciotto di questo mese, il presidente Muluzi ha ulteriormente fraternizzato con i principali esponenti cristiani nel corso del suo viaggio attraverso il paese, nel corso del quale ha promesso soldi per la costruzione di recinti e edifici scolastici. Però i soldi non arriveranno, poiché le casse del governo, a detta dei funzionari del tesoro, sono vuote.

Nel corso della visita alla chiesa presbiteriana di Santa Columbia a Blantyre, il diciassette gennaio, dove ha seguito la funzione domenicale, il presidente Muluzi ha donato trecentomila kwacha (circa 13 milioni di lire) ed è stato nominato membro onorario del comitato per la costruzione della chiesa. Al di là dell'offerta di soldi, la visita ha provocato una discussione in cui alcuni membri della congregazione hanno accusato il ministro della chiesa, il reverendo Tom-Hunter Kapengule, e gli anziani di avere ricevuto dei fondi dal presidente per motivi politici. Questi stessi membri hanno anche sostenuto che non riuscivano a capire perché il presidente Muluzi, un musulmano, era entrato a fare parte del comitato per la costruzione della chiesa. "Questo vuol dire politicizzare le questioni della chiesa, e non lo troviamo affatto divertente. L'ordine consueto è che soltanto i fedeli facciano parte dei comitati della chiesa. Non capiamo quali dottrine della chiesa si stiano abusando," ha detto un membro amareggiato.

In un'intervista, il reverendo Kapengule, ha detto che non capisce perché ci sia stato un tale bisticcio tra i membri. Ha detto che secondo lui l'invito al presidente faceva parte della procedura normale e ha aggiunto: "Quando abbiamo detto che il presidente Muluzi sarebbe stato membro del comitato di costruzione stavamo soltanto scherzando. In ogni caso, è certo che quando si ha un progetto come il nostro si andrà ovunque si pensi pur di trovare aiuto. Ed è un piacere che il nostro Capo di Stato sia coinvolto nella costruzione della chiesa, come è successo nella storia delle chiese... che sono state costruite da re e governanti." Si prevede che la nuova chiesa costerà in tutto 5,5 milioni di kwacha (oltre 2 miliardi di lire).

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