KenyaUna bella favola del calciodi un corrispondente
Se non fosse per lo stemma verde e giallo sul marciapiede polveroso, non si saprebbe proprio come trovare a Nairobi la sede del Mathare United, la squadra Cenerentola del calcio keniano che ha vinto la Moi Golden Cup e si è qualificata come rappresentante del Kenia per la Mandela Cup (una specie di Coppa dei Campioni africana) dell'anno prossimo. Un venditore di carbone siede ozioso nella sua rimessa, a malapena distinguibile dal prodotto in vendita. Un mulinello di vento alza una nuvola di polvere sollevando in aria delle buste di plastica abbandonate che sembrano eccitare un gruppo di ragazzi accaldati che a piedi nudi prendono a calci un pallone logoro. È soltanto parte dell'ambiente che circonda la desolata casa di sei stanze con gabinetto comune che serve da sede per la Mathare Youth Sports Association (Associazione Giovanile dello Sport di Mathare), l'organizzazione entro la quale opera il Mathare. L'agglomerato significativo più vicino è la base aerea Moi, la base aerea più grande del paese, ed è a circa un miglio di distanza. È da qui che la favola della squadra di calcio del Mathare United è cominciata dieci anni fa. Una storia con i tratti tipici della favola di Cenerentola - un manipolo di adolescenti in erba che emergono dalla sporcizia e dallo squallore caratteristici di ogni ghetto per vincere il premio calcistico più prestigioso della nazione dopo il titolo del campionato di calcio di serie A. E' quello che il Mathare United, rappresentante del Kenia alla Mandela Cup del prossimo anno, ha fatto nell'ottobre scorso. Hanno battuto i campioni in carica, l'Eldoret KCC per 2 a 1 portando in trionfo la Coppa, che in Kenia ha il nome di Moi Golden Cup. Nessuno dava una possibilità al Mathare contro l'esperienza e le cannonate del KCC, considerando il fatto che i campioni in carica di Eldoret avevano stracciato l'AFC Leopards 4 a 1 per vincere la coppa l'anno scorso. I Leopards sono la squadra più vecchia del Kenia e uno dei nomi prominenti del calcio locale. Ma i ragazzi dei ghetti non sembravano intimiditi dalle credenziali dei loro avversari e si sono guadagnati un vantaggio al quarto minuto che hanno raddoppiato venti minuti dopo. Hanno coraggiosamente tenuto fino alla fine del gioco e hanno fatto la storia diventando la prima squadra del Kenia che non fa parte delle società principali a vincere la coppa. "Questa vittoria dovrebbe dimostrare ai keniani che Mathare non è soltanto droga, sporcizia, criminalità e prostituzione.", ha detto il team manager del Mathare United Maurice Njoroge ai giornalisti alla fine della partita. La Mathare Youth Sports Association (MYSA) è infatti un'organizzazione sportiva e di servizio interno alla comunità che è nata dieci anni fa per impegnare i giovani disoccupati del ghetto in espansione della Mathare Valley in attività costruttive per la comunità. Il progetto di calcio giovanile in Kenia è morto invece molti anni fa quando gli Olympic Youth Centers (Centri Giovanili Olimpici) impiantati dall'allenatore tedesco Bernard Zgoll sono falliti. Ma a partire da questo ghetto il paese può vantare uno dei progetti di calcio giovanile meglio organizzati e condotti. La MYSA ha dei progetti di calcio giovanile sia maschili che femminili per under 12, under 14 e under 16. C'è anche una categoria under 18 maschile. I ragazzi che hanno vinto la Moi Golden Cup provengono tutti da questo progetto di calcio. Insieme a un peggioramento della qualità del calcio nel paese questo fatto ha causato un'ulteriore pressione affinché la Federazione calcistica del Kenia porti avanti un progetto attivo di calcio giovanile. "Questo dovrebbe mostrare alla federazione che l'unica strada futura per il calcio keniano è quella delle squadre giovanili", dicono i tifosi della squadra. Come per dare maggior risalto alla questione, la squadra under dodici del Mathare United ha vinto a settembre la Coppa di Norvegia, un campionato annuale di squadre giovanili a inviti che si è tenuto in Norvegia: inoltre l'avevano già vinta nel 1995. Quest'anno le ragazze under 14 hanno perso in finale. Nel 1992 la under 16 del Mathare United ha vinto il campionati giovanile Eco-92. Il campionato era sponsorizzato da Pelè durante il Summit sul Pianeta in Brasile. Il Mathare United ha guadagnato molti primati nel calcio keniano. Sono per esempio i più giovani rappresentanti di questo paese a giocare per la Moi Golden Cup. Inoltre è l'unica squadra del Kenia i cui membri sono stati formati e stanno lavorando sulla conoscenza, la consulenza, la prevenzione e la cura del Hiv/Aids. Sono anche la prima squadra di calcio del Kenia i cui giocatori prestano la loro attività come allenatori e arbitri nelle partite cui prendono parte giocatori più giovani. Con più di tremila ragazze e settemila ragazzi come membri, la Mathare Youth Sports Association è divisa in sedici zone e ogni zona ha il suo campionato per ogni categoria di età. Queste sono le partite per le quali i giocatori arbitrano e allenano. Geoffrey Mochorowa, che ha quattordici anni, è tra coloro che un tempo arbitravano le partite del campionato della MYSA. Adesso Mochorowa frequenta il primo anno delle superiori e fa volontariato al livello locale con la MYSA durante i fine settimana. Anne Murigi, di sedici anni, abita proprio al centro del ghetto della Mathare Valley ed è membro della squadra under 16. Anche se ha avuto la sfortuna di perdere entrambe i genitori, è fortunata di far parte della MYSA. "Sono grata alla MYSA perché con i soldi che mi pagano sono in grado di pagare l'affitto e comprarmi da mangiare", dice. Oltre allo sport, i giovani di questo progetto sono anche impegnati nelle pulizie collettive che tentano di liberare il ghetto dalle montagne di rifiuti. Vengono assegnati dei punti per le pulizie e aggiunti ai punti in classifica di ogni squadra. "Lo facciamo volutamente per incoraggiare i ragazzi e le ragazze a non trascurare la campagnia di pulizia", dice Peter Karengo che è un impiegato della direzione del progetto che si occupa dello sport. Per i suoi sforzi a favore della pulizia dell'ambiente la MYSA ha vinto lo UNEP Global Award per risultati di innovazione ambientale al Summit sul Pianeta dei Capi di Stato di tutto il mondo in Brasile. Il Mathare United è pienamente consapevole dell'impegno che li aspetta con il loro prossimo debutto nel grande calcio. Non si fanno illusioni riguardo alle loro possibilità di scavalcare i loro primi avversari. Anche se non ci riusciranno, sia loro che la maggioranza dei keniani pensano che avere affrontato gli ostacoli quasi insormontabili per vincere questo trofeo abbia messo in chiaro una cosa. E cioè che i progetti di calcio giovanile ben programmati e portati avanti sono la strada per il futuro del calcio keniano.
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