ZambiaBenvenuti, guaritori tradizionalidi Moses Mbulo
La Zambia è un paese nella regione dell'Africa meridionale con circa 9 milioni di abitanti, che può vantare più di 40.000 guaritori tradizionali, i quali adesso ritengono di dovere entrare a fare parte del sistema ospedaliero pubblico. Il Dottor Nswana, uno specialista zambiano che lavora nei villaggi dice che le cure mediche tradizionali, basate sulla medicina tradizionale sono esistite da quando esiste l'uomo, in tutte le culture e in tutti i tempi. Il Dottor Rodwell Vongo, Presidente dell'Associazione dei Professionisti della Medicina Tradizionale dello Zambia (Traditional Health Practitioners Association of Zambia - THPAZ), nel rivolgersi ai cinquecento membri nel corso dell'undicesimo incontro annuale a Livingstone ha dichiarato che ci sono 40.000 guaritori tradizionali che praticano in Zambia pronti a integrare gli sforzi del governo per fornire un servizio sanitario efficace. Confida che la medicina tradizionale sarà la sola speranza per la comunità nel prossimo millennio, poiché è facilmente disponibile in tutte le località. Secondo le statistiche del 1996 del Ministero della Sanità, di media un medico ha in cura 20.000 persone, un ufficiale sanitario serve cinquecento persone, mentre un'infermiera cura duecento persone. Il Dottor Bongo afferma che quindi "visto il carico che grava sui medici di formazione occidentale, la THAPZ può avere il ruolo essenziale di fondamento e assistenza nella sanità per fare crescere una nazione sana, felice e produttiva." In Zambia, come in altri paesi dell'Africa prima dell'esperienza coloniale, il concetto di guaritore tradizionale era usato per indicare una persona esperta, una persona che lavorava in un campo specializzato e che era socialmente legittimato e riconosciuto. Il guaritore tradizionale era un esperto della cura e si chiamava Ng'ang'a, che si potrebbe tradurre con dottore. Nel periodo coloniale il lavoro dei guaritori tradizionali è stato screditato e un nome offensivo è stato coniato per i guaritori tradizionali, cioè 'stregone'. Molti guaritori in ogni caso non ne sono stati scoraggiati e hanno continuato a praticare il loro mestiere. In alcune parti del paese questi guaritori hanno continuato a essere considerati una parte vitale della comunità. Il Dottor Nswana definisce la medicina tradizionale come la somma di tutte le conoscenze e le pratiche, spiegabili e non, usate nella diagnosi, la prevenzione e l'eliminazione di squilibri fisici, mentali o sociali. Queste si basano sull'esperienza pratica e l'osservazione tramandate di generazione in generazione per via orale o scritta, sulle proprietà medicinali e gli effetti relativi alla salute. La medicina tradizionale è patrimonio dell'uomo da tempo immemorabile. Ha funzionato e ancora funziona efficacemente per i principali disturbi fisici. Le medicine utilizzate nelle cure tradizionali hanno molte finalità, una medicina o un'erba può curare due o più disturbi differenti, e nel prendere una medicina per un disturbo la stessa medicina protegge preventivamente da un altro disturbo, per esempio il Muswonga (hullensis da giardino) è un antibiotico a ampio spettro. Cura i problemi di stomaco del neonato, è un purificatore del sangue e cura la sifilide. Fino ad oggi non si sono scoperti effetti collaterali delle medicine tradizionali, se vengono assunte dosi giuste sono naturali e vengono assorbite con facilità dal corpo. I guaritori tradizionali sostengono che nonsi può negare che in alcune parti della Zambia rurale i servizi medici moderni sono limitati e che la distanza che si deve percorrere per arrivare al centro sanitario più vicino e le parcelle dei medici hanno portato la gente a evitare i servizi medici moderni e a affidarsi esclusivamente alla medicina tradizionale. Da quando la medicina tradizionale è stata formalmente riconosciuta attraverso il programma dell'Organizzazione Mondiale della Sanità del 1978, sono stati registrati crescenti sforzi per integrare i guaritori tradizionali nei sistemi sanitari moderni, ma non si è ancora raggiunto un risultato. Il grande potenziale dei guaritori tradizionali è stato riconosciuto dai ricercatori, i pianificatori sanitari e i gestori di progetti, in particolare nei paesi in via di sviluppo dove fornire un servizio sanitario adeguato è sempre più difficile viste le condizioni di grave crisi economica in cui questi paesi si trovano. Nel corso della ricerca portata avanti in tre zone pilota della Zambia - le province Central, Copperbelt e Luapula - il Dottor Nswama ha dimostrato senza ombra di dubbio che attualmente i zambiani delle aree rurali e urbane ricercano le cure mediche moderne e consultano anche professionisti della medicina tradizionale prima, durante o dopo la consulenza con il medico moderno, a causa della varietà delle malattie e delle credenze culturali. Mentre gli sforzi dei guaritori tradizionali vanno incontro alle richieste di una larga fetta della popolazione, alcune credenze culturali molto radicate possono creare delle difficoltà per l'inclusione della medicina tradizionale nel sistema medico ufficiale occidentale. Per esempio le donne non dovrebbero raccogliere piante medicinali durante il ciclo mestruale, se hanno perso un figlio, il marito, o, nel caso degli uomini, la moglie, un parente o un amico. Chi ha subito una perdita può somministrare medicine a un paziente solo dopo essersi purificato per una settimana e bisogna astenersi dal sesso la notte prima di andare in boscaglia per il timore di perdersi o di essere portati via dagli spiriti della foresta. Anche urinare sulle piante medicinali è proibito. L'aspetto delle credenze culturali ha spinto Juma Banda, responsabile per la cultura della provincia del Copperbelt, a chiedere ai guaritori tradizionali di convertirsi e di praticare il cristianesimo e ha detto che tutti i guaritori dovrebbero coinvolgere Dio nelle loro pratiche.
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