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N.22 - Gennaio 2000

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Malawi

Le celle della morte

di Brian Ligomeka

Le sconvolgenti condizioni delle prigioni in Malawi hanno sollecitato molti appelli per la riforma degli istituti penali, soprattutto quelli che detengono prigionieri in attesa della pena capitale.

In Malawi le prigioni sono in condizioni terribili; soprattutto per i detenuti condannati alla pena capitale che quasi vedono nella morte una liberazione, dichiara l'Ombudsman e Commissario Enok Chibwana. Chibwana ha rilasciato questa dichiarazione dopo una recente visita alla Zambia Prison, dove ha riscontrato che la maggior parte dei detenuti vive in condizioni indescrivibili all'insaputa del Ministero della Giustizia. Chibwana ha dichiarato: "La revisione della legge e il miglioramento delle condizioni di vita dei prigionieri condannati alla pena capitale è una questione urgente".

Tuttavia Chibwana non è l'unico funzionario governativo a chiedere una riforma dei penitenziari del paese. Un altro ente governativo, la Human Rights Commission (Commissione per i diritti umani) ha sollecitato il riesame delle sconvolgenti condizioni in cui vivono 7000 detenuti . L'appello per una riforma del sistema è stato lanciato dal Malawi Inspectorate of Prisoners (MIP) diretto dal giudice Duncan Tambala.

"È una marchiana violazione dei diritti dei detenuti e anche quelli condannati a morte hanno diritti", dichiara Tambala spiegando che è una violazione dei diritti umani lasciar vivere i detenuti in condizioni insostenibili, in cui viene negato il cibo e le cure mediche, situazione che porta a una morte prematura. Commentando la terribile situazione dei prigionieri nelle carceri Malawi "The Lamp", una rivista locale, cita il membro MIP, il magistrato S. Mbingwa che ha detto, "La maggior parte dei detenuti sembra uno scheletro, un fantasma come nei campi di concentramento. L'unico ospedale carcerario di Zomba è congestionato; non esistono trasporti per portarvi i detenuti malati provenienti da altre prigioni".

Un altro membro MIP, padre Piergiorgio Gamba, dichiara: "Le condizioni dei detenuti sono una ferita aperta impossibile da rimarginare. Dobbiamo cambiare le prigioni; dato che lo scopo fondamentale del carcere è la riabilitazione dei detenuti perché si integrino come membri produttivi della società . Invece possono rimanere dei letamai".

Le critiche e gli appelli per la riforma di questi istituti penali fanno seguito a un recente rapporto del MIP, in cui le autorità vengono criticate per non aver attuato misure urgenti per risolvere questa situazione. Il rapporto riferisce che nel 1997 solo nella Zomba Prison, 170 detenuti hanno perso la vita per carenze alimentari e mancata assistenza medica. Il rapporto sollecita il governo perché risolva il problema delle condizioni di vita nelle carceri.

Ma mentre il governo continua a gingillarsi sulle misure da intraprendere, le parti interessate iniziano a proporre suggerimenti per mitigare il dramma vissuto dai detenuti in Malawi. Uno di questi è stato avanzato dal presidente del Comitato Nazionale Malawi per i Servizi Comunitari (MNCCS), Michael Mtegha, secondo il quale i colpevoli di reati minori dovrebbero essere "condannati a prestare lavoro nella comunità invece di rimanere in prigione. Mtegha cita l'esempio del programma quadriennale di servizi comunitari dello Zimbabwe che descrive "ha riscosso un successo enorme come alternativa alla detenzione per chi è responsabile di reati minori".

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