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Versione italiana

N.23 - Febbraio 2000

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Tanzania

L'impeccabile visione di Nyerere

di Laurenti Magesa

Quali sono stati i risultati più importanti ottenuti da Nyerere? Il valore che dava alla dignità umana e la sua battaglia per un'Africa unita sono fuori discussione. Nonostante i suoi difetti, i suoi sforzi sono stati tutti volti al benessere collettivo.

Tra le questioni che hanno dominato e continueranno a dominare il dibattito sull'ex Presidente della Tanzania Julius Kambarage Nyerere, scomparso nell'ottobre del 1999, ci sarà anche quella della sua visione della Tanzania e del mondo. Quale era? Quali erano i suoi punti di forza e le sue debolezze? Quali erano le conseguenze della sua applicazione come strategia politica? Naturalmente queste sono domande con inevitabili implicazioni sociali, economiche e politiche, tutte chiaramente presenti nelle analisi della vita dell'ex Presidente, che ha guidato la Tanzania dal 1964 al 1985. Così i risultati ottenuti da Nyerere in campo sociale sono solitamente considerati molto positivamente in termini di coesione nazionale (con l'uso del kiswahili come lingua nazionale), e di sviluppo di infrastrutture per l'istruzione e la sanità (con la costruzione di scuole elementari e centri sanitari in quasi ogni villaggio durante la sua presidenza). Al contrario le sue politiche economiche sono state considerate un fallimento, in particolare per quello che riguardava i villaggi Ujamaa o il lavoro cooperativo. Il contributo politico di Nyerere va oltre le frontiere della Tanzania ed è motivo di ammirazione anche tra i suoi detrattori. Il suo ruolo nel sostegno alle battaglie di liberazione dal colonialismo in Mozambico, Zimbabwe, Namibia e in Angola e dall'apartheid in Sudafrica è innegabile. A questo proposito era deciso e irremovibile, nonostante gli enormi costi economici che questo comportava per la Tanzania. L'Organizzazione dell'unità africana (OUA) di cui Nyerere è stato in parte ispiratore insieme a altri luminari africani quali Gamal Abdel Nasser dell'Egitto, Sekou Toure della Guinea, Nkame Nkruma del Ghana, e Jomo Kenyatta del Kenia, esiste tuttora. Si spera che si rafforzerà e acquisirà maggiore capacità di risolvere le varie crisi africane. Il sogno che ha perseguito tutta la vita di far nascere qualche forma di unità africana si è in parte realizzato con l'unità di Tanzania e Zanzibar che nel 1964 hanno formato la Tanzania. Di nuovo, si spera che possa sopravvivere e rafforzarsi. Il grado di successo o insuccesso di Nyerere e della Fondazione Nyerere nel tentativo di stabilire la comprensione reciproca e la pace in Burundi è ancora da stabilire. Anche il suo impegno nel tentativo di realizzare una stabilità politica in tutta la regione dei Grandi Laghi attraverso la sua influenza personale è stato riconosciuto. E rimane comunque incontestabile il valore del suo contributo alla consapevolezza diffusa dell'ingiustizia sistematica della struttura economica mondiale quando era Presidente della South Commission. Nyerere ha commesso errori di giudizio politico? Forse il più lampante, secondo molti, è stato il suo sostegno al Colonnello Chukwuemeka Ojukwu durante la guerra civile in Nigeria. Ojukwu era a capo della comunità igbo, che voleva separarsi dalla Nigeria. Alcuni considerano anche il suo sostegno al secondo regime di Milton Obote in Uganda un errore politico. Ma per valutare le decisioni di Nyerere anche in queste circostanze è fondamentale capire perché ha agito come ha agito. Quali erano le sue motivazioni? Se si dovesse giungere alla conclusione che era motivato da considerazioni puramente politiche e di convenienza, allora sarebbe difficile capire questi errori e conciliarli con la persona di Nyerere. Ma no: anche se i fattori politici devono avere avuto un ruolo, è stato abbastanza secondario. La spinta che ha guidato Nyerere nel corso di tutta la sua carriera e la sua vita è stata morale. La sua lotta per l'indipendenza del Tanganyika a partire dalla metà degli anni cinquanta aveva come ispirazione delle considerazioni etiche, che ha spiegato a Ikaweba Bunting del New Internationalist poco prima della sua morte. Attraverso la battaglia per l'indipendenza, ha spiegato, intendeva arrestare "la sofferenza di una grande fetta di esseri umani attraverso le azioni di altri." Voleva sfidare e screditare "l'arroganza di un gruppo di persone che spadroneggiavano sul genere umano e sfruttavano le persone più povere." La libertà dal bisogno, l'ignoranza e la malattia, e il rispetto per la dignità e i diritti di ogni individuo, gruppo e società sono i principi cui Nyerere ha dedicato la vita. Proprio agli inizi della sua carriera politica ha dichiarato la povertà, l'ignoranza e la malattia nemiche dell'essere umano, e l'oppressione e lo sfruttamento delle aberrazioni dell'ordine divino. Nyerere era pronto a combatterli nel suo paese e al di fuori di esso, qualunque fosse il prezzo che dovesse pagare lui stesso o la nazione cui era a capo. Nyerere ha dato il suo sostegno a Ojukwu durante la guerra in Biafra perché credeva che in quel momento i diritti umani della gente igbo venissero calpestati dal governo nigeriano dell'epoca, e gli sembrava che l'unico modo per rettificare questa situazione fosse attraverso la secessione del Biafra. Giungere a questa conclusione deve essere stato particolarmente difficile e doloroso per lui, visto il suo dichiarato impegno sulla strada verso l'unità africana. Ma deve avere ritenuto la dignità umana degli igbo di maggiore valore morale del raggiungimento dell'unità a breve termine. In ogni caso un'unità coercitiva non corrispondeva all'ideale di unità di Nyerere.

Lo stesso vale per la seconda repubblica di Obote. Non è stato per semplice amicizia e cieca lealtà nei confronti di Obote che Nyerere gli ha dato il suo tacito sostegno al di là dei dubbi e le accuse di sfruttamento di molti ugandiani che conoscevano in prima persona la corruzione della prima repubblica di Obote. Ma dopo le atrocità di Idi Amin e il totale fallimento del governo di Joseph Lule e Godfrey Binaisa, Nyerere credeva sinceramente che Obote fosse la migliore possibilità per la pace e il rispetto dei diritti umani per le persone dell'Uganda. Questo si è poi rivelato un errore. Quando se ne è reso conto, Nyerere non ha obiettato al passaggio del governo nelle mani di Yoweri Museveni.

Molte valutazioni della carriera politica di Nyerere - anche quando era in vita - equiparano il 'fallimento' dell'Ujamaa (lavoro cooperativo) al fallimento di Nyerere, o piuttosto della sua filosofia politica. Ma è stato un fallimento della visione morale di Nyerere? Lo stesso si dice per quel che riguarda i difetti pratici delle sue politiche per l'istruzione e la sanità: anche se ci sono scuole e cliniche, agli studenti mancano i libri e ai pazienti le medicine essenziali. Ma quali fattori hanno influito su questa situazione?

E' importante tenere a mente i fattori interni e esterni prevalenti all'epoca, che spiegano la situazione. L'opposizione e il boicottaggio attivo da parte occidentale di ogni genere di socialismo al culmine della guerra fredda deve essere considerato uno dei fattori. Un altro il sostegno economico inadeguato per i progetti Ujamaa da parte degli organismi di finanziamento internazionale. All'interno, la corruzione dei funzionari pubblici in Tanzania ha influito negativamente su progetti di sviluppo che erano, per parte loro, ispirati e egualitari, e ha trasformato la Tanzania in una nazione impoverita.

Comunque sia, la preoccupazione principale di Nyerere è sempre stata il miglioramento del benessere fisico materiale, intellettuale e spirituale di ogni singolo tanzaniano. Ogni discussione su Nyerere il politico e Nyerere l'essere umano che sminuisca questo aspetto perde completamente di vista l'aspetto centrale di quest'uomo. Nonostante gli errori, inevitabili per un uomo fallibile, la vita di Nyerere può essere compresa e giudicata con imparzialità soltanto tenendo conto del contesto e sulla base dei suoi assiomi morali. E' questo che ha reso impeccabile la sua visione politica.

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