GhanaVaccinati con la forzadi Santuah Niagia
Nell'ambito del piano annuale di vaccinazione, centocinquantacinque bambini, i cui genitori sono membri della Chiesa della fede apostolica in Cristo di Kpalexose, nel distretto di Ho della regione Volta, nel Ghana sudorientale, sono stati costretti alla vaccinazione contro la poliomelite e all'assunzione di un integratore di vitamina A. Era dal gennaio di quest'anno che le autorità sanitarie e gli ufficiali distrettuali cercavano invano di convincere coloro che sono a capo della chiesa a moderare la posizione assunta contro la pratica della vaccinazione, che loro dicono contraria alla propria dottrina religiosa. Ci è voluta una squadra composta dalla polizia, i membri dell'assemblea distrettuale e gli operatori sanitari, guidata dal responsabile esecutivo del distretto, il capitano in pensione George Kofi Mfojo, per portare a termine un'operazione che si è conclusa senza incidenti e che è stata definita pienamente riuscita. E' stata la prima volta che gli operatori sanitari sono riusciti a vaccinare i figli dei membri di questa chiesa. La Chiesa apostolica di Cristo è stata fondata nel 1931. La sua dottrina è contraria agli interventi della medicina ufficiale e la chiesa ha ripetutamente impedito che i figli dei suoi membri venissero vaccinati contro la poliomelite. I membri della chiesa sostengono di fare affidamento solo sulle preghiere per la cura di ogni disturbo. Quando, una settimana prima del previsto, nel distretto Ho della regione Volta, nel Ghana sudorientale, è stata lanciata la giornata nazionale della vaccinazione, i membri della chiesa hanno chiuso in casa tutti i bambini sotto i cinque anni per impedire che venissero raggiunti dalle squadre mediche e che gli venissero somministrati i vaccini della poliomelite e l'integratore di vitamina A. I vari appelli degli ufficiali dell'assemblea distrettuale, degli operatori sanitari e di Rotary International, che ha impegnato quattrocento milioni di dollari US per l'operazione, per convincere i membri della chiesa a dare il permesso affinché i loro bambini fossero vaccinati contro la poliomelite, sono caduti nel vuoto. Nell'ambito di un'operazione chiamata 'operazione mobilitazione contro la poliomelite' il capo esecutivo del distretto, accompagnato da Francis Kwaku, membro incaricato della presidenza dell'assemblea del distretto Ho, e dal dottor Mark Amexo, direttore sanitario del distretto, è entrato nella chiesa una mattina alle undici, quando la congregazione stava per concludere, e ha finto di unirsi al servizio. I membri della chiesa li hanno accolti con gioia, e dopo la preghiera conclusiva è stata proposto al capitano Mfodjo di tenere un discorso di augurio. A quel punto ha fatto il suo ingresso un pullman carico di poliziotti e operatori sanitari che hanno circondato la chiesa, e gli operatori sanitari hanno iniziato a somministrare il vaccino e l'integratore di vitamina A ai bambini. Gli esterrefatti membri della chiesa in un primo momento si sono ribellati, ma in seguito i più influenti tra loro hanno chiesto agli altri di lasciare fare, e l'operazione è proseguita. Dopo mezz'ora tutti i centocinquanta bambini presenti in chiesa quella domenica erano stati vaccinati. Alla fine i membri della chiesa, infuriati, tra schioccare di lingue, pianti e lamenti hanno invocato Dio perché punisse gli invasori. L'amministrazione del distretto si è detta soddisfatta dell'operazione, che ha definito riuscita, mentre il Capo esecutivo del distretto ha sottolineato che non si sarebbe permesso a nessuna chiesa di minare un progetto governativo che migliora le condizioni di vita della gente, e in particolare dei ghaniani più derelitti. Ora la prima fase è compiuta, e la seconda fase comprende il programma di immunizzazione della polio, che dovrebbe raggiungere fino all'ottanta per cento dei bambini di meno di cinque anni in tutto il paese. La salute in generale, e la sopravvivenza dei bambini in particolare, resta una priorità del governo, e nel corso degli ultimi anni buona parte della spesa è stata impiegata nel miglioramento dell'accesso al servizio sanitario. Il numero di strutture sanitarie pubbliche sono aumentate da 674 nel 1994 a 859 alla metà del 1999, mentre il numero di ospedali pubblici è aumentato da 62 a 82 nello stesso periodo. Questi sviluppi si sono tradotti in un miglioramento complessivo dei dati relativi alla salute. L'aspettativa media di vita è cresciuta dai 49 anni dei tardi anni ottanta ai 56 anni della fine del secolo. Inoltre un numero maggiore di bambini sopravvive agli anni critici dell'infanzia. Il tasso di mortalità infantile è diminuito da 66,4 ogni mille nati vivi del 1993, al 56,7 del 1999. Il tasso di mortalità dei bambini al di sotto dei cinque anni è sceso da 119,4 ogni 1000 nati vivi, a 107,6 nel 1999, un'indicazione che i programmi di vaccinazione quali il programma annuale di vaccinazione contro la polio coprono aree sempre più vaste e producono risultati via via migliori. L'"operazione mobilitazione contro la poliomelite" potrebbe avere dato a altri 155 bambini la possibilità di affrontare gli effetti devastanti della malattia con la speranza di non soccombervi, ma ha anche riaperto il dibattito su chi debba essere, in ultima istanza, a prendere le decisioni nell'interesse del bambino: le autorità sanitarie o i genitori. Molte persone, inclusi i media, sembrano essere d'accordo con l'azione nel distretto Ho, in cui i bambini sono stati costretti alla vaccinazione contro i desideri dei genitori. In un'intervista alla radio dopo l'incidente, la signora Angeline Dormakyaare, commissario incaricato dell'amministrazione della commissione per i diritti umani e la giustizia amministrativa, ha sostenuto che la vaccinazione forzata era la cosa giusta da fare. Invece il reverendo dottor Annor-Yeboah, segretario generale della Chiesa internazionale apostolica di Cristo, una delle chiese carismatiche che sono cresciute più rapidamente e una delle più diffuse del Ghana, già confusa in passato con la Chiesa della fede apostolica in Cristo, ha detto che anche se le due chiese sono completamente diverse, lui condivide le loro stesse preoccupazioni religiose. Ha detto che le autorità del distretto hanno fatto violenza sui membri della Chiesa della fede apostolica in Cristo perché erano vulnerabili, e si è chiesto perché la stessa forza non venga usata per costringere alcune comunità locali a smettere di praticare alcuni costumi che sono una chiara violazione dei diritti umani. Ha citato ad esempio il sistema 'Trokosi', in cui delle ragazze giovani vengono mandate a servire nei santuari per espiare i peccati commessi dai genitori o i parenti. Anche se in alcuni casi viene offerto un ragazzo, di solito sono le ragazze che vengono mandate a sopportare le condizioni umilianti della vita nei santuari, dove sono soggette a ogni genere di abusi, compresi quelli sessuali, da parte dei padroni dei santuari. Quando si sposano, e inevitabilmente sposano un anziano del santuario, ai figli è riservato un futuro incerto. Il reverendo Annor Yeboah ha insistito perché le autorità facciano sempre ricorso al dialogo per risolvere le questioni che attengono alla fede e alle tradizioni delle persone, in modo da dare luogo a un cambiamento profondo e duraturo.
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