GhanaMiniere d'oro ma velenoseDi Santuah Niagia
Uno studio intrapreso dall'Università del Ghana afferma che il distretto del Wassa della Regione Occidentale soffre della più alta incidenza di malaria del paese. La ricerca indica che 185 persone su 1000 sono soggette ad attacchi di malaria, un indice che è il più alto della regione e più che 4 volte maggiore di quello nazionale pari a 40 per 1000. Lo studio attribuisce questa alta incidenza di malaria alle pozze d'acqua stagnante create dalle miniere a cielo aperto, che sono diventate fertile terreno di crescita per le zanzare. La ricerca è stata eseguita da Thomas Akabzaa, assistente al Dipartimento di Geologia dell'Università del Ghana, finanziata da Third World Network che è un'organizzazione patrocinante la difesa dei diritti che ha gli uffici regionali ad Accra. Ad un convegno organizzato per discutere i risultati della ricerca di Akabzaa, rappresentanti di ONG e leaders comunitari si sono scontrati con i rappresentanti delle società minerarie e delle agenzie governative che difendevano i loro affari ed interessi. Il dottor Yao Ahorttor, responsabile ambientale della AGC (Ashanti Goldfields Company), una delle più grosse società operanti in Guinea e Tanzania nello sfruttamento delle miniere d'oro, ha contraddetto i risultati della ricerca in merito all'incidenza di malaria nel distretto del Wassa Occidentale, affermando che queste statistiche gli risultavano nuove. Il funzionario ha detto che il suo villaggio nella regione del Volta nel Ghana sudorientale è più infestato dalle zanzare dell'area di Tarkwa nel sudovest dove la ricerca è stata condotta, affermando:" nella regione del Volta non potete dormire una notte senza la zanzariera, mentre sono stato nel Tarkwa tre mesi senza mai dormirci sotto." Secondo lo studio di Akabzaa più del 70% del territorio nelle aree di Tarkwa, Prestea, Bogoso e Nsuta nella regione occidentale, una delle regioni del Ghana più ricche in legname e risorse minerarie, è stato ceduto in concessione a società minerarie. La ricerca indica che le malattie prevalenti nell'area includono la silico-tubercolosi, le congiuntiviti acute e le malattie della pelle che causano disordini mentali, specificando che:" i casi di disordine mentale sono in aumento, mentre la ricerca ospedaliera ha dimostrato che questi sono stati osservati in relazione alle dermatiti da arsenico nell'area di Bogoso dove opera la Bogoso Gold Mines con una miniera d'oro a cielo aperto." Lo studio continua affermando che l'aria nella zona interessata è molto inquinata da polveri di diossido di zolfo, monossido di carbonio e fumi neri, mentre le rilevazioni delle polveri nell'aria hanno dimostrato valori parecchio al di sopra della soglia raccomandata da EC, WHO ed EPA, i cui valori sono rispettivamente 50 gr-3, 70gr-3, 70gr-3. Questi inquinanti, conclude lo studio, possono causare malattie cardiache, degli occhi, bronchiti ed altri problemi respiratori. Il rappresentante dell'EPA (Agenzia per lo Sviluppo Ambientale), il signor Albert Boateng, ha comunque criticato i risultati della ricerca dicendo che lo studio non ha riportato la situazione reale, dal momento che essa è stata condotta durante il periodo di picco della presenza delle polveri inquinanti nell'atmosfera. Boateng ha sottolineato che negli ultimi due anni la loro stazione di monitoraggio a Tarkwa ha registrato livelli di concentrazione di polveri nella norma e nei limiti raccomandati dall'EPA, eccetto che durante la stagione secca di Harmattan. Per quanto riguarda i livelli di inquinamento acustico permessi, essi sono stati rilevati più bassi di quelli riportati dallo studio di Akabzaa. Nana Molobal, il capo degli Abekoase, una delle comunità colpite dall'attività mineraria, ha affermato che le vibrazioni ed il rumore causati dalle esplosioni in miniera ha provocato molta paura se non panico specialmente fra donne e bambini che addirittura cadono a terra quando le cariche esplodono. Nana Sam Agyekum, capo di Eduapriem, un villaggio a venti chilometri da Tarkwa, ha criticato le società minerarie per essersi rifiutate di assumere locali adducendo che si tratta di gente non qualificata, argomento toccato pure dallo studio di Akabzaa che ha aggiunto che alla gente sono pagate modeste compensazioni per i loro spostamenti forzati, mentre le costruzioni per ospitarli sono mal pianificate e mal costruite. Il signor Owusu Koranteng dell' Associazione Wassa delle Comunità Colpite dall'Attività Mineraria (WACAM) ha aggiunto che alcuni di questi edifici sono talmente mal costruiti che è più corretto chiamarli dei..pollai. Il capo di Eduapriem ha affermato che lo studio riguardante la fuoriuscita di cianuro dalle miniere di Tebrebe, tempo fa, non è stato preso sul serio e citando un caso in Europa in cui ben quattro paesi sono insorti contro gli australiani per un incidente similare, ha aggiunto, con rammarico, che queste stesse società non sono autorizzate a operare nel loro stesso paese, ma sono benvenute in Ghana. Egli ha anche criticato l'EPA perché non controlla adeguatamente le società minerarie e la loro attività. Il direttore amministrativo del Consiglio di Coordinamento Regionale della Regione Occidentale, signor Appiah, si è unito al coro di accuse di mancanza di responsabilità da parte delle società minerarie verso una gestione ambientalmente sicura delle loro operazioni e di fallimento da parte delle agenzie governative nell'esercizio dei loro compiti di controllo. Appiah aveva precedentemente criticato lo studio di Akabzaa, definendolo di parte, poi, con un dietro front aveva criticato l'EPA per aver fatto un cattivo lavoro di monitoraggio delle miniere. Aveva anche contraddetto i risultati dello studio di Akabzaa, che sostiene che le nove maggiori miniere operanti nell'area sono responsabili dell'inquinamento dei corsi d'acqua. Appiah, che era sembrato più razionale e pragmatico, aveva viceversa affermato che i maggiori responsabili dell'inquinamento delle acque erano i circa cinquemila "galamsey", i minatori illegali che usano metodi tradizionali e ad utilizzo intensivo di manodopera nelle loro operazioni. Costoro, per via dei loro mezzi di lavoro estremamente primitivi, si limitano allo sfruttamento minerario superficiale che lascia pozze di acque stagnante che a loro volta offrono aree di riproduzione ottimale alle zanzare. I galamsey, operatori illegali, sfruttano ogni terreno disponibile, compreso quello che non può e non deve esser dato in concessione. Lo studio di Akabzaa riporta infine il fatto che la rapida migrazione di parecchia gente verso l'area in questione, per sfruttarne le opportunità, ha peggiorato il problema delle malattie sessuali, con l'AIDS e la sifilide ai primi posti. Sono anche in aumento l'uso di marijuana e altre droghe, prevalentemente fra i galamsey. George Ahadzie, della Green Earth Organization, una ONG che lavora nella responsabilizzazione ambientale, ha espresso il suo disappunto sull'andamento del convegno, criticando i rappresentanti che a suo dire erano preoccupati solo di difendere i propri interessi a discapito della grande maggioranza della gente residente nelle aree minerarie. Concludendo che è meglio preservare la nostra biodiversità e curare i nostri malanni con le erbe piuttosto che andare alla ricerca…..del prezioso metallo.
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