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N.33 - Gennaio 2001

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Sud Africa

Il re del Leshoto s'è offeso

Di Thabo Motlamelle

Prevarrà sulla sensibilità democratica il potere divino di re Letsie III? Dipende, se il Presidente del Sud Africa Thabo Mbeki consegnerà o meno una vacca al suo più vicino confinante, per scusarsi di non essere stato presente al regale matrimonio.

Il Presidente del Sud Africa Thabo Mbeki potrebbe non essere disposto a pagare la multa di una vacca per non aver partecipato al matrimonio di re Letsie III, lo scorso febbraio, ma i contadini di Ladybrand vogliono a tutti i costi venire in aiuto del Presidente offrendo loro stessi la vacca in questione.

I media hanno detto che Mbeki sarebbe venuto in Lesotho un certo giorno non precisato per consegnare personalmente una vacca a re Letsie III. Ciò avrebbe dovuto costituire l'atto di scusa per non aver partecipato al matrimonio del re, un avvenimento che è stato ritenuto da molti in Africa il più importante evento sociale che ha dato inizio al nuovo millennio nel continente.

L'Alto Commissario sudafricano per il Lesotho, Japhet Ndlovu, non fa commenti sulla questione dato che la sua missione diplomatica non è stata coinvolta nei preparativi per la consegna della vacca di Mbeki a Maseru. Le sue ricerche hanno semplicemente svelato che un gruppo di contadini appartenenti all'Associazione degli Agricoltori del Manyatseng ritiene che sarebbe opportuno che il Presidente Mbeki pagasse la multa. I contadini hanno infatti scritto all'Ufficio del Presidente per cercar di capire se il Presidente intendeva pagare la vacca, in quanto, in caso contrario, sarebbero stati pronti a dargli una mano consegnandola loro stessi, per suo conto, a re Letsie III.

L'Ufficio di Mbeki deve ancora rispondere all'offerta dei contadini, ma l'informazione che questi erano pronti a fornirgli una vacca per pagare la multa è trapelata alla stampa ancor prima che la negoziazione andasse in porto attraverso i canali opportuni. Intanto è perfino diventato difficile accertare presso l'Alto Commissariato a Maseru se Mbeki sia intenzionato a pagare la multa, dal momento che tutta la faccenda non ha seguito i canali diplomatici ortodossi.

L'Ufficio di Ndlovu non si occupa della storia dal momento che ha preso avvio fuori dal Lesotho ed il Ministero degli Esteri sudafricano non la prende in considerazione perchè la lettera non è stata diretta a loro, bensì all'Ufficio del Presidente. Per non aver presenziato al suo matrimonio, Letsie, scherzando, ha multato Mbeki di una vacca, dicendo di essere rimasto sorpreso del fatto che molte personalità erano intervenute, ma non il suo più contiguo ed unico vicino. Mbeki non è stato presente alle nozze in quanto era occupato in quel momento in una riunione del Comitato Esecutivo Nazionale dell'ANC (African National Congress) e non poteva permettersi di sacrificare i suoi interessi politici per un evento sociale, anche se riguardava un re del vicinato.

Il ministro Ndlovu ha comunque respinto, definendole stupidaggini, le argomentazioni della stampa estera, incapace a suo dire di comprendere che Mbeki, leader di una potenza militare dell'Africa Australe, non avrebbe mai potuto cedere alle pressioni del re di un piccolo stato geograficamente inghiottito dal Sud Africa. Aggiungendo però che il Presidente Mbeki se la vede politicamente con gli stessi elettori che sono allo stesso tempo sudditi del re e sarebbe poco prudente che trattasse Sua Meastà in modo sprezzante.

L'Alto Commissario ha spiegato infine che ci sono parecchi Basutho legati al re del Lesotho, ma cittadini e residenti sudafricani a tutti gli effetti, compresi quelli elettorali. E che alcuni di questi occupano posizioni molto importanti in organizzazioni come il COSATU che è politicamente centrale nella leadership dell'ANC. Uno di questi personaggi è James Motlatsi, nato e cresciuto Mosotho, ma ora residente in Sud Africa, dove vota ed esercita un potere politico straordinario.

La questione se Mbeki consegnerà mai una vacca a Maseru rimane controversa, ma solo la provvidenza, in questo nuovo ordine delle cose, ci rivelerà se il potere divino dei re prevarrà sulla sensibilità democratica.

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