MalawiScandalo per gli easami truccatiDi Brian Likomega
La ventenne Clara Mjojo è completamente confusa e disfatta. Dopo quattro anni di preparazione intensa per gli esami di MSCE non poteva credere alle sue orecchie quando ha sentito che tutti gli esami erano stati cancellati a causa di una grave fuga di informazioni. "Quale fuga?, mi sono chiesta", dice la Mjojo. " Non sapevo perche il MANEB aveva cancellato le prove d'esame. Mi ero preparata seriamente ed ero pronta ad essere selezionata per entrare all'Università". Clara Mjojo non è l'unica studentessa in Malawi ad essere confusa e addolorata. Fa parte di una schiera di cinquantamila studenti che sono stati fortementi colpiti dalla cancellazione degli esami di MSCE che costituisce un certificato di accesso all'istruzione universitaria e al lavoro. Gran parte dei lavori qualificati d'ufficio richiede il certificato come una condizione fondamentale di impiego. E' ancora oggetto di controversia il momento in cui è avvenuta la fuga di informazioni delle prove di esame. Il Ministro dell'Educazione Cassim Chilumpha ha affermato recentemente ad una conferenza stampa che il MANEB è venuto a conoscenza della fuga di informazioni il 10 ottobre. Insegnanti di scuola superiore affermano invece che i funzionari del MANEB hanno fatto sfuggire informazioni addirittura a luglio. Si dice che la polizia stia investigando sui responsabili della fuga, mentre accusa i funzionari del MANEB di aver ignorato le procedure di sicurezza nei passaggi delle prove di esame con il risultato che queste sono state diffuse all'esterno. Risulta che ogni anno i documenti delle prove vengono consegnati alle varie stazioni di polizia più vicine ai centri di esame dove gli insegnanti li ritirano al mattino presto, il giorno stesso dell'esame. E ci si domanda perché, stranamente, quest'anno ciò non sia avvenuto. A causa di questa fuga senza precedenti il Presidente ha anche allontanato due funzionari di massimo livello del MANEB, Meria Nowa Phiri, direttore generale e Cedric Khanje, suo vice. Phiri ha comunicato alla stampa che i preparativi degli esami e la loro consegna si svolgono sotto stretto controllo della polizia che non lascia spazio a fughe di sorta. Dopo aver preparato le prove con la collaborazione di esaminatori e consulenti, dattilografi di fiducia battono i documenti in stanze segrete sotto stretto controllo della polizia per poi essere mandati in Inghilterra per la stampa. Durante i preparativi gli addetti sono sotto controllo dei poliziotti che li perquisiscono e non permettono loro di circolare con borse, mentre delle telecamere sono collocate in punti strategici per monitorare il lavoro degli impiegati. Phiri, comunque, non ha dato una spiegazione del fatto che le prove d'esame non erano passate dalle stazioni di polizia prima di essere consegnate ai centri.
Durante l'incontro con Phiri e Khanje il Presidente Muluzi ha affermato di essere contrariato per il loro fallimento nel seguire le misure di sicurezza atte ad evitare fughe d'informazione. Il Ministro dell'Educazione Chilunpha ha comunicato che il governo ha speso più di 30 milioni di kwacha (400.000 US$ cioè oltre 800 milioni di lire) nei preparativi delle prove cancellate, e dal momento che i nuovi testi dovranno essere preparati in fretta si spenderà ancora di più di questa cifra. Noti educatori del Malawi hanno descritto la fuga di informazioni sugli esami e la loro cancellazione come un evento critico che investe in pieno il MANEB e richiede cambiamenti drastici nell'intero sistema della pubblica istruzione. Brown Chimphamba, ex vice rettore dell'Università del Malawi, ritiratosi l'anno scorso, attribuisce la fuga di informazioni al collasso della disciplina, aggiungendo che si tratta di un problema a livello nazionale in quanto la disciplina e l'etica sono completamente crollate, mentre c'è un gran bisogno di ritorno al patriottismo, all'autodisciplina, all'integrità e all'onestà. Il vice rettore dell'Università Mzuzu, Peter Mwanza, è d'accordo con Chimphamba e cita il decadimento dell'orgoglio professionale fra i docenti criticando anche, fra le cause, il lassismo nel concedere licenze alle scuole private. Egli afferma che le scuole private sono sostanzialmente prima di tutto delle imprese che fanno affari e solo secondariamente istituzioni educative. L'impresa attrae più clienti se, tutto sommato, dimostra che i suoi studenti superano gli esami per cui la tentazione del proprietario della scuola di ottenere alte percentuali di promozione, con tutti i mezzi, leciti ed illeciti, diviene a questo punto pericolosamente troppo forte. La cancellazione degli esami ha infastidito molti genitori, gran parte dei quali deve tirare la cinghia per pagare tasse scolastiche ed esami dei propri ragazzi. Molti affermano che il MANEB non avrebbe dovuto cancellare gli esami in quanto non tutti gli studenti erano venuti a conoscenza delle informazioni sfuggite e suggeriscono che il MANEB avrebbe dovuto piuttosto mettere in piedi un'indagine per colpire i responsabili.
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