ZambiaLa signora maestra radioDi Newton Sibanda
Il governo dello Zambia, nel tentativo di contenere l'alto quoziente di abbandono nelle scuole elementari del paese, ha lanciato un programma radio, unico nel suo genere, destinato ad aumentare i livelli di iscrizione e gli standard educativi, tramite quella che e' stata definita una sorta di" rappresentazione unica, speciale". Si tratta di un tentativo di risposta al grave problema legato all'abbandono della scuola, per l'impossibilita' di pagarne la retta, da parte di ben 800.000 studenti. Il progetto, denominato IRI, cioe' istruzione interattiva duplicata via radio, sara' supervisionato dai Servizi di Trasmissione Educativa, EBS, del Ministero dell'Istruzione del Paese. Probabilmente si tratta della migliore opportunita' che Regina Mwale, residente nella township di Ngombe a Lusaka, abbia mai avuto in vita sua di entrare nella scuola elementare del Paese. Lei che non e' mai entrata in un'aula scolastica, neanche per andarci a trovare qualcuno, ha ora la possibilita' di ricevere un'istruzione grazie al nuovo programma IRI dei servizi radio per l'educazione. Regina, di 10 anni, fa parte di quei 250 bambini che sono stati inseriti nel programma, avviato nelle aree residenziali di Kamanga, Kaunda Square e Ngombe, visitate dall'articolista. Un insegnante presso uno dei centri, a Ngombe, il signor Kaka Mucala, ci ha detto che fin da quando il programma e' iniziato il 19 marzo c'e' stato un continuo aumento nel numero dei bambini desiderosi di essere accettati ed inseriti. L'iniziativa IRI funziona in modo tale per cui alle lezioni trasmesse da radio Zambia 2 (ZNBC) si affianca un insegnante con il compito di accompagnare le lezioni alla presenza dei ragazzi. Il programma, che ha cominciato a funzionare in tutte le nove Province, prevede che le comunita' identifichino i centri presso i quali l'attivita' deve essere svolta, scegliendo al contempo gli studenti da far partecipare. La coordinatrice del programma, Faustina Sinyangwe, sostiene che l'istruzione impartita via radio dovrebbe essere propedeutica ad una successiva educazione formale, dal momento che i ragazzi dovrebbero proseguire gli studi nelle scuole governative ordinarie, ed afferma che: " Finora, da molti anni, il sistema educativo del Paese ha funzionato molto male, perche' troppi ragazzi non hanno potuto permettersi di pagarsi la scuola. Con questo programma tentiamo di dare la possibilita' di accedere all'istruzione formale a coloro che, a causa della mancanza dei requisiti scolastici, non se la possono permettere." La coordinatrice continua spiegando che da quando il programma e' incominciato, ha ricevuto una fortissima risposta, sia da parte dei genitori che degli stessi ragazzi. Precisa poi che le comunita' hanno il compito di aiutare in tutti modi l'insegnante che viene, a sua volta, scelto da questa stessa. Un elemento di preoccupazione, pero', risiede nel fatto che in alcune parti del Paese, specialmente lungo i confini, la ricezione radio non e' sufficientemente buona e Innocent Chilupula, che lavora con una ONG per il coordinamento del programma Care for Children in Need di Rundasi, afferma che i ragazzi delle aree rurali, proprio per questo motivo, rischiano di rimanere tagliati fuori da questo programma di istruzione. La Sinyangwe risponde che il Ministero dell'Istruzione si sta dando attualmente da fare con gli altri Ministeri ed Autorita' competenti perche' vengano installati trasmettitori piu' potenti, capaci di garantire un buon ascolto da tutte le parti. Buona parte di un campione di genitori, i cui ragazzi sono stati inseriti in questo programma, ha confermato che questa iniziativa del governo e' indubbiamente meritoria e ben accetta, poiche' gran parte delle famiglie del Paese vive in condizione di tale poverta' da non possedere risorse per l'educazione dei propri figli. Questi genitori hanno anche detto che il governo dovrebbe sostenere il programma in quanto, purtroppo, di questi tempi, solo pochi bambini in eta' scolare frequentano le scuole e, specialmente nelle zone rurali remote, la frequenza e' assolutamente irregolare. Va a finire che la maggior parte dei ragazzi abbandona, oltre che per il costo della retta, per mancanza della divisa scolastica e di altri elementi indispensabili per frequentare la scuola. Il programma IRI ha lo scopo di aumentare i tassi di frequenza scolastica dei ragazzi che non sono in grado di frequentare le scuole normali, provvedendo loro un'istruzione informale alternativa. Cio' si puo' ottenere aumentando l'accessibilita' alla scuola tramite la radio e, al contempo, facendo capire il piu' possibile a tutti quanto importante sia l'istruzione. In questo senso il nuovo programma dovrebbe ridurre drasticamente la necessita' di molti ragazzi di mettersi a lavorare, dal momento che proprio coloro che non vanno piu' a scuola ingrossano le file dei giovanissimi lavoratori ma soprattutto disoccupati. Probabilmente i bambini di strada sono una delle componenti della societa' zambiana che potrebbe beneficiare maggiormente di questo programma. Si tratta di una folla che si ingrossa a vista d'occhio e si stima raggiungere oggi nel Paese le 75.000 unita', di cui 10.000 solo a Lusaka, la capitale. Nessuno di loro va a scuola ed i residenti sono terrorizzati all'idea di che cosa possano diventare in dieci anni questi ragazzi che infestano i centri piu' importanti del Paese. Gia' ora, comunque, sono soprattutto loro che si rendono protagonisti di parecchie azioni delittuose contro la societa', azioni criminali che vanno dal furto all'omicidio. In passato, istituzioni statali e organizzazioni non governative ( ONG) hanno cercato di intervenire, riunendo alcuni di questi bambini ai genitori, raccogliendone altri in centri di assistenza dove vengono impegnati in qualche attivita'. La maggior parte, comunque, e' ancora sulla strada e con il nuovo programma potrebbe avere la possibilita' di salvarsi, normalizzando la propria esistenza.
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