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N.3 - Maggio 1998

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Angola

L'Angola rinasce anche nei quadri

di Patrick Chapita

Gli artisti dell'Angola stanno ora ritraendo quello che accade intorno a loro attraverso i quadri. Cercano di mostrare lo sviluppo attuale, sotterrando trascorsi devastanti scenari di guerra, hanno inoltre preso iniziative nuove mirate a combattere l'epidemia di AIDS.

Gli artisti dell'Angola dicono che per la loro nazione è arrivato il momento di riacquistare la posizione che aveva decenni fa. Stanno adesso trasmettendo questo messaggio attraverso le loro arti e i loro quadri.

Con la pace che sta attualmente prendendo il sopravvento in Angola, anche gli artisti e i pittori locali stanno cambiando il loro atteggiamento. La loro arte e i loro quadri non ritraggano più scene di guerra, ma i nuovi sviluppi che stanno realizzandosi per la costruzione della nazione. Nel corso dei venti anni di sanguinosa guerra civile, gli artisti in Angola rappresentavano sempre brutali scene di violenza. In particolare, ogni artista cercava di mostrare con ogni mezzo l'estrema devastazione causata al loro paese dalla guerra. Le loro opere ritraevano magari un singolo edificio in una città, che non era più che uno scheletro di cemento, distrutto dai bombardamenti e butterato dai buchi di proiettile.

A volte l'opera di un artista mostrava un elicottero in azione, che bombardava o anche che veniva colpito in aria da un missile. Alcune immagini mostravano bambini che piangevano, mentre i genitori venivano abbattuti, e tutte le altre cose ripugnanti della guerra civile. Con la fine delle ostilità in Angola, anche gli artisti nella capitale, Luanda, hanno cambiato il loro modo di vedere le cose. Non rappresentano più quelle brutte scene di guerra nelle loro opere, ma quello che succede intorno a loro in tempo di pace.

Lucius Quinquino, un artista autodidatta trentottenne di Luanda, dice che gli artisti sono persone che devono stare al passo con i tempi.
"Se ci sono dei cambiamenti nella società, è quello che dovremmo vedere - dovremmo cambiare il nostro modo di guardare le cose," spiega Quinquino. "Non abbiamo più la guerra civile e stiamo godendo della pace, questo vuol dire anche che l'arte e i dipinti dovrebbero fare altrettanto." E aggiunge: "Continuare a mostrare scene di guerra è come aprire la vecchia ferita - gli angolani sono stanchi della guerra."

Gli artisti dicono che è arrivato il momento, la loro arte dovrebbe cioè riportare le persone indietro nel tempo, negli anni sessanta, quando l'Angola era autosufficiente per quanto riguarda il sostentamento.
"Mostrando le terre agricole fertili al momento in cui vengono di nuovo coltivate, le nostre strade nuove piene di macchine per dire che la guerra è finita e che c'è la pace," ha detto Quinquino.

La loro arte sta adesso richiamando più dollari statunitensi di prima, sostengono gli artisti. Un maggior numero di acquirenti dall'estero sono interessati alla vita in Angola.
Gli artisti stanno adesso ritraendo un riflesso di quello che gli sta accadendo intorno. Stanno mostrando la gente che torna nelle proprie case di campagna in uno stato d'animo gioviale, le file di persone cui vengono distribuiti i pacchi per il lavoro agricolo e le fabbriche di petrolio con sbuffi di fumo per mostrare che sono tornate in funzione.

"Non essendoci nulla che ci impedisca il movimento come artisti, possiamo viaggiare verso altre zone, vedere altre persone, parlargli e anche essere in contatto con la natura," ha detto Quinquino. "Le mie opere ritraggono adesso immagini allegre" prosegue, "cioè persone al lavoro nei campi, delle donne a un seminario sull'Aids, tutto ciò che mostra uno stato d'animo positivo."
Gli attivisti delle campagne contro l'Aids, gli ambientalisti e altri funzionari dei Ministeri della Sanità e della Difesa sono anche loro contenti delle opere attuali che vengono ritratte dagli artisti.

"Il popolo dell'Angola ha una nuova guerra - che è la battaglia contro l'Aids," dice Maria Olivia Fortunato Torre, la segretaria generale dell'Associazione dell'Angola per la Lotta all'Aids (Angolan Association of the Fight Against Aids). "Sono contenta che i nostri artisti si siano anche fatti carico di educare la gente ai pericoli dell'Hiv/Aids che stanno adesso minacciando il paese.

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